Ieri sera sono tornata a casa e sono riuscita a dormire un pochetto. Il dottore ha detto che Evan può tornare a casa, suppongo perché o a casa o in ospedale morirà lo stesso. Ecco intendeva questo, ma non lo ha detto.
È stato portato a casa questa mattina, non riesce quasi piú a camminare per questo lo hanno messo su una sedia a rotelle, sta peggiorando e la cosa mi spaventa molto.
Non voleva la sedia, lui la odia, ma non può farci nulla. So quanto non la sopporta, ha sempre detto che lo rende piú malato di quello che già è.
Per il resto è rimasto il ragazzo di prima. Il ragazzo di cui mi sono innamorata. Amo di lui l'affrontare tutto con il sorriso io non ci riuscirei. Io mi deprimerei dalla mattina alla sera per il resto dei pochi giorni che mi rimarrebbero, probabilmente guarderei tutti quei film che non riuscirò a vedere oppure leggerei tutti quei libri che non riuscirò a leggere, oppure scriverò tutte quelle cose che non riuscirò a dire al mondo. Non so di preciso cosa farei, ma di certo non riuscirei a sorridere.
Sto portando Evan a fare un giro. Arriviamo in quel parchetto in cui mi aveva portato una volta. Sembra passato così tanto tempo, eppure quel momento non è poi così tanto distante. Appena si rende conto di dove siamo mi sorride. Ci sdraiamo per terra con sotto di noi un asciugamano e chiudiamo gli occhi. Ho la testa poggiata al suo petto, mentre la sua mano mi carezza i capelli.
"Sai che non é detto" sussurro.
"Cosa?" chiede lui.
"Che morirai" sospiro.
"Bee, quant'è possibilità potrei avere di sopravvivere, meno di zero, affrontando la realtà é così"
"Non é vero, ascolta può essere che effettuerai il trapianto" dico cercando di convincerlo che ci potrebbe ancora essere una speranza.
"Io non dico che non potrebbe succedere, ma non voglio illudere né te né me. Quindi purtroppo bisogna accettare la realtà per quanto dura possa essere." dice cauto lasciandomi un bacio sulla fronte.
Le sue labbra sono calde a contatto con la pelle e restano lì per alcuni secondi per poi staccarsi, senza pensarci due volte lo bacio. Lui non oppone resistenza, anzi ricambia il bacio facendolo diventare sempre piú romantico, le sue labbra danzano sulle mie come se stessero ballando la stessa canzone, come se lo facessero da milioni di anni.
Ci stacchiamo l'uno dall'altro con i respiri un po' affannati e ci guardiamo negli occhi, perdendoci ognuno in quelli dell'altro. Il suo sguardo è immerso nel mio e non distoglie lo sguardo come se fosse rimasto incantato, come se non riuscisse a risalire a galla.
"Bee, devi sapere che io ti amo e che qualunque cosa succederà io ti amerò"
Gli prendo la guancia con una mano e gliela carezzo dolcemente. Lo guardo e mi perdo nella dolcezza delle sue parole. La brezza invernale sfiora i nostri corpi e il mio sorriso si allarga.
"Anch'io ti amo e ti amerò qualunque cosa succederà Evan Cooper" dico baciandolo nuovamente.
Credo che sia stata fortunata, anche solo ad averlo accanto a me in questo momento e non ho paura di quello che potrà succedere perché so che io lo amo e che lui mi ama e mi basta sapere questo. Mi basta sapere che il nostro amore lo ricorderemo per sempre, è passato poco tempo da quando abbiamo capito di provare qualcosa l'uno per l'altro e quel poco tempo mi è sembrato tutta la vita.
Chiudo gli occhi e la mia mente abbandona quella che è la realtà, penso a quello che potrebbe essere il futuro, noi due insieme, sempre insieme con gli occhi pieni di sogni, con il cuore che batte all'impazzata, le labbra aperte in grandi sorrisi che baciamo ogni secondo. Una lacrima mi attraversa il viso, ma devo essere forte per Evan. Devo cercare di guardare il futuro di sognarlo perché solo così diventerà realtà. Perché niente è impossibile.
A volte credo una cosa, che tendiamo a non credere nelle nostre capacità, a sottovalutarci e a credere solo al peggio. Ma secondo me come può succedere il peggio può succedere anche il meglio, come possiamo immaginare il peggio si può immaginare anche il meglio e anche se adesso è difficile immaginare un futuro in cui io e lui siamo insieme, io per renderlo realtà lo sognerò, lo scriverò, lo canterò, lo racconterò e farò di tutto per realizzarlo.
***
Sono a casa a terminare la cena con papà, stasera abbiamo ordinato al Mc. Ci voleva proprio.
"Mi sei mancato tanto, papà" dico finendo di mangiare.
"Anche tu, cucciola" dice lasciandomi un bacio sulla fronte.
Mi butto sul divano e metto Netflix, mi sono mancati da impazzire i nostri momenti padre figlia. Papà si mette di fianco a me.
"Per tutto il tempo in cui non ci sono stato cosa hai fatto?" chiede.
"Sono stata da Katie e ho continuato ad andare a scuola e ti venivo a trovare ogni giorno in ospedale" dico cercando di non pensare troppo a quei momenti.
"Lo sai che io sentivo ogni singola parola che tu mi hai detto?"
"Davvero?" chiedo sgranando gli occhi.
"Davvero" dice lui continuandomi a guardare.
Vediamo il film e dopo salgo in camera mia, sto morendo di sonno, sono certa che appena mi infilerò tutto le coperte mi addormenterò. Metto il pigiama e controllo il telefono. Nessun messaggio. Faccio per spegnerlo, ma una chiamata improvvisa mi blocca. E' da parte di Evan. Ho paura a rispondere, ho paura di quello che potrei sentire. Ma soprattutto ho paura di chi potrebbe rispondermi.
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Effetti collaterali
RomansaDue ragazzi. Un solo amore. Una vita. Infinite emozioni. Bridget Collins si ritroverà ad affrontare situazioni che non sarebbe mai riuscita ad immaginare. Evan Cooper ha la sua vita programmata minuto per minuto su una tabella di marcia che non s...