Capitolo 17

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Sono tornata a casa dopo una giornata così ho bisogno di riposo. Non mi sarei mai aspettata tanto da Evan. Ho un sorriso da ebete stampato sulle labbra. Credo che lui mi piaccia, ma non voglio lasciarmi andare. Ne rimarrei ferita lo so. Ha un carattere schifoso e questo non aiuta ne ora ne mai.

Apro la finestra e faccio entrare una bella arietta, nell'aria si sente il profumo del Natale alle porte, tra qualche giorno qui a casa di Katrine si comincerà ad addobbare la casa, io non lo so, papà non è qui con me a festeggiare, peró vorrei portare qualche nostro addobbo per far sì che sia sempre qui con me. Sperando che il Natale lo faccia svegliare. Katrine mi ha detto che se non me la sento non devo aiutare con le preparazioni, ma dopo tutto quello che loro hanno fatto per me è il minimo aiutare almeno nelle decorazioni natalizie.

Ho un sogno fin da bambina, un sogno che non si è mai avverato. Un Natale con la neve. La neve candida e leggera l'ho sempre amata, così elegante, così romantica.

Stasera il cielo è sereno, c'è la luna piena splendente con miliardi di stelle attorno a lei. Sono a dir poco bellissime, sono qualcosa di inspiegabile, qualcosa a cui noi non troviamo spiegazione, ragione.

Chissà quante persone ora sono assieme ad ammirare questo spettacolo, magari su un tetto, magari su una terrazza mentre si scambiano il loro primo bacio, mentre si mettono insieme. Chissà se papà dalla finestra della sua stanza viene illuminato da tutti questi miliardi di stelle, che ogni giorno aleggiano su di noi.

"Ei, cosa fai qui? Dovresti essere già a dormire" dice una voce femmile alle mie spalle.

Mi giro e vedo gli occhi verdi della madre di Katrine, Stephenie è davvero dolce nei miei confronti.

"Stephenie, non mi ero accorta che fossi qui. Adesso vado a dormire" dico velocemente.

"Bee, scherzavo, sei libera di andare a dormire quando vuoi. Che facevi affacciata alla finestra?"

"Guardavo il cielo, le stelle, la luna" alzo le spalle sorridendo.

"Che meraviglia eh" sorride passando i una mano sulla schiena.

Acconsento con un debole 'già'.

"Vedi che si risolverà tutto"

Non ci credevo più di tanto, quando sei nella mia situazione non sei portato a credere più a nulla, niente è lo stesso, ti mancano i pezzi fondamentali della tua vita e non puoi fare niente per rimettere le cose apposto. Questa è la cosa più brutta che tu devi stare ad aspettare, ma non puoi fare niente per impedire che accada il peggio, non puoi fare niente per salvare le persone a cui tieni di più al mondo.

Guardo Stephenie e vedo in lei la migliore amica di mia madre, cerco di trovare mia madre in lei, perchè le persone che incontriamo nella nostra vita tracciano un solco profondo in noi sempre. Ha le labbra sottili e aperte in un sorriso, un naso piccolo e all'insù, la pelle è solcata da rughe piccole e sottili, quasi invisibili. La mamma la rivedo nei suoi occhi, verdi e grandi.

"Io vado a dormire Bee, buonanotte tesoro" dice lei dandomi un bacio sulla fronte.

"Buonanotte Stephenie e grazie di tutto" le dico abbracciandola.

"Bee, devi sapere che sto facendo tutto questo con un enorme piacere. Volevo dirti anche, che se non te la senti di addobbare la casa con noi, non devo farlo. Non devi sentirti obbligata"

"Oh ma io voglio farlo. Davvero ne sarei davvero felice se mi permetteste di aiutarvi" dico sincera.

"Sicura?"

"Al cento per cento"

"Allora va bene" dice per poi andare via.

Decido anche io di mettermi a dormire. Ormai si sta facendo tardi e domani mattina ho scuola e non posso fare tardi, tra poco cominceranno le vacanze natalizie e io non posso permettermi di non andare neanche gli ultimi giorni.

Sto pensando che domani devo rivedere anche Evan, e la cosa non credo sia positiva, prenderà ad ignorarmi come sempre e ció che è successo oggi non starà a significare nulla. Per questo vorrei tanto rimuoverlo, cioè preferirei cercare di pensare che lui non sappia neanche il mio nome così da soffrire di meno quando mi ferirà. Perchè so benissimo che quando t'innamori niente è come dovrebbe. Tu sei diverso. Diventi tutto zucchero e miele. Diventi gentile e altruista, ma non capisci che sei solo un egoista. Perchè amare è essere egoisti.

A questo mondo dobbiamo saper sbagliare per trovare la nostra strada, per trovare la nostra strada dobbiamo fare milioni di errori, dobbiamo avere uno specchio, poi questo si frammenterà in milioni di pezzettini, e siamo noi che dobbiamo trovare il pezzo giusto per ricomporlo, il frammento giusto per ripartire da capo. E per costruirci la nostra strada dobbiamo osare, dobbiamo compiere delle scelte, dobbiamo lasciare andare delle persone e farne entrare altre nella nostra vita, dobbiamo lasciarci andare, buttarci a capofitto in ogni situazione perchè solo così quando avremmo trovato la strada giusta potremmo dire 'cavoli dopo tanto, dopo tanti errori ci sono riuscito, e ne è valsa la pena'. E per trovare la nostra strada bisogna essere anche egoisti a volte.

E adesso guardo fuori la finestra e vedo tante stelle. Ma qual è la mia? E qual è la mia strada?

Adesso non lo so, ma sono sicura che un giorno la troveró e la percorreró insieme a tutte le persone che hanno fatto si che la trovassi.

Perchè non c'è niente di meglio che vivere la tua vita fino all'ultimo, e quando ormai sai che non hai più tempo dire 'è stata una bella vita'. Senza rimpianti. Ecco è così che vorrei vivere, senza rimpianti.

Mi sdraio sotto il caldo piumone e chiudo gli occhi. Perchè a volte bisogna chiudere gli occhi per sognare quella che noi chiamiamo realtà.

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