Let me photograph you in this light

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Io: buongiorno. *entrai nell'ufficio del mio manager*
Austin: buongiorno splendore. *mi guardò sorridendo*
Io: che hai per me? *mi sedetti alla scrivania*
A: un progetto pazzesco, spero ti piaccia. *mi diede un contratto*
Io: *lo presi e lo lessi*
A: cosa ne pensi? *mi guardò*
Io: è una cosa enorme. *sorrisi*
A: hai visto che ho fatto per te?!
Io: mi farà il culo.
A: sarai il capo fotografia e scenografia del nuovo tour di Niall Horan, che vuoi di più?
Io: ho conosciuto il fotografo precedente ed è scappato prima che lui lo licenziasse, a metà tour.
A: tu sei la migliore. E poi passerai dalla prima fila dietro le transenne al proscenio.
Io: al diavolo tutto. *firmai*
A: così mi piaci, parti settimana prossima, domani conoscerai la band e il capo.
Io: okay già sono in ansia.
A: fai bene il tuo lavoro, come sai fare, e andrà tutto bene.
Io: grazie Austin, ti manderò dello foto spettacolari. Adesso devo solo trovare il coraggio di dirlo al mio ragazzo.
-
Io: ciao tesoro. *mi sedetti al tavolo dov'era*
Jackson: ciao piccola.
Io: scusa se ho fatto tardi ma stavo lavorando.
J: tranquilla, abbiamo tutta la giornata, stasera ti porto a cena.
Io: amore oggi non ci sono, ho un "colloquio".
J: ma non hai lavorato finora?
Io: dobbiamo parlare di una cosa amore.
J: dimmi.
Io: stamattina Austin mi ha proposto un'opportunità unica, però è un lavoro a tempo pieno.
J: ci organizzeremo piccola, devi stare tranquilla.
Io: sarò la fotografa di un tour mondiale.
J: cosa?
Io: è una cosa importante per me.
J: sarai mesi e mesi fuori.
Io: lo so.
J: potevi coinvolgermi.
Io: dovevo chiederti il permesso? *aggrottai le sopracciglia*
J: non ho detto questo, ho detto che potevi coinvolgermi, perchè non ci vedremo più e non so se sono pronto ad affrontare una relazione a distanza.
Io: per me la possiamo chiudere qui. *mi alzai*
J: stiamo parlando.
Io: non ho più niente da dirti, sapevo saresti rimasto spiazzato, però credevo anche saresti stato contento per la tua ragazza che sta realizzando il sogno della sua vita. Quindi va bene così. *me ne andai ed entrai in macchina dove crollai*
Dopo una decina di minuti mi ricomposi e andai all'appuntamento per conoscere la band.
Io: buongiorno. *entrai nella casa discografica*
N: *smise di cantare appena mi vide*
Harry: tu sei? *mi guardò*
Io: sono Sharol Brooks, ieri ho firmato il contratto per essere il capo fotografia e scenografia del tour, il mio manager ha fissato un appuntamento per conoscervi.
Liam: è un piacere conoscerti.
Louis: da quanto fai questo lavoro?
Io: da un bel po' ma è il primo incarico così importante.
N: non prendiamo le matricole.
Io: non sono una matricola.
N: hai detto che non hai mai lavorato in tour, è diverso dallo scattare semplici fotografie.
Io: sono brava.
Harry: dalle una chance Niall.
N: se mi intralci sei fuori, se mi dai fastidio sei fuori, se parli e mi dici cosa fare sei fuori, se ti avvicini troppo sei fuori.
Io: okay, cercherò...
N: *non mi fece finire la frase* non esiste cercherò, vedi di stare al tuo posto.
John: lui è un po' così all'inizio, poi si aprirà.
-
Io: buongiorno. *salii sull'aereo*
Harry: ciao sharol.
N: sei in ritardo. *non mi guardò*
Li: non è vero, siamo ancora qui.
Io: scusate. *mi sedetti difronte a Niall*
N: cosa ti avevo detto sul fatto di non darmi fastidio? *buttò la testa all'indietro*
Io: *cercai di non rispondergli male* dove mi dovrei sedere?
N: per me anche a terra.
H: smettila di fare lo stronzo.
Io: mi dispiace.
N: ti sei scusata due volte in cinque secondi.
Io: scusa.
N: smettila.
Il volo fu davvero teso ma finalmente arrivammo a Las Vegas.
Dopo esserci sistemati nelle nostre stanze andammo a pranzo.
Li: raccontaci qualcosa di te sharol.
Io: cosa volete sapere?
L: dove hai studiato?
Io: all'accademia delle belle arti.
Li: hai più o meno la nostra età?
Io: sono un po' più piccola, ne ho venti.
Li: un po'? Abbiamo quasi dieci anni di differenza.
Mentre parlavamo mi squillò il telefono.
Io: scusatemi ragazzi. *mi alzai e risposi*
J: ciao sharol.
Io: ehi.
J: sei occupata?
Io: un po' ma se vuoi parlare ci sono.
J: potevi almeno salutarmi prima di partire.
Io: Jackson sento che questa conversazione finirà come la volta scorsa.
J: sembra che di me non te ne freghi più niente.
Io: non è vero e mi dispiace che tu lo pensi.
J: te ne sei andata così, non capisco neanche cosa siamo.
Io: mi spieghi il significato di questa chiamata? Pensavo volessi chiarire, che ti saresti scusato, e invece sei qui che per la seconda volta mi punti il dito contro. *alzai la voce*
J: pensavi ti chiedessi scusa? Pensi sia colpa mia?
Io: vaffanculo Jackson, non chiamarmi più. *chiusi e tornai dagli altri*
H: tutto okay?
Io: si, scusate.
N: dio ma quante volte al giorno ti scusi, capisco perchè il tuo ragazzo ti abbia lasciato.
Io: *rimasi immobile con la rabbia che mi saliva in corpo*
N: forza controbatti, una volta nella vita affronta invece di scappare.
Io: pensi di conoscermi e invece non sai un cazzo di me. *me ne andai*
-
H: pronta per il tuo primo sound check? *si avvicinò*
Io: più o meno.
H: non devi fare niente di che, questo è solo una prova per prendere le misure.
Io: okay, posso chiederti se sai dove posso scattare le foto?
H: dove vuoi sharol, devi solo stare attenta a non dare nell'occhio con Niall, odia sentirsi in soggezione.
Io: mi mette sotto pressione.
H: è solo duro ma poi imparerai a conoscerlo.
N: siamo pronti? *salì sul palco*
L: pronti. *si posizionò dietro la tastiera*
Li: eccomi. *andò alla batteria*
N: Harry?
H: arrivo. *salì sul palco e prese la chitarra*
N: base.
Io: *girai un po' sotto il palco per trovare l'angolazione perfetta*
Continuammo le prove e io salii sul palco.
Io: *mi accovacciai per scattare*
N: fermi, fermi tutti. *smise di cantare*
James: qualcosa non va? *chiese dalla cabina di produzione*
N: cosa ci fai tu qui? *mi guardò*
Io: pensavo di poter scattare dove volevo.
N: non devi essere nella mia traiettoria, devi essere invisibile.
Io: farò più attenzione, scusami.
N: sei insopportabile. *non mi guardò e riprese il microfono*
Io: *scesi e continuai a scattare*
Finimmo le prove e tornammo in albergo.
Io: dio. *mi stesi sul letto e presi il telefono per chiamare Blair*
B: ciao tesoro. *rispose subito*
Io: come va? *misi il telefono davanti a me*
B: tutto bene, oggi ho avuto una giornata abbastanza pesante a lavoro. Come va il tuo nuovo lavoro?
Io: Niall è uno stronzo di merda e non capisco perchè mi tratta sempre male.
B: tu fai il tuoi lavoro, come sai fare, se lui non è contento sono affari suoi.
Io: lo so, ma così mi rende anche difficile farlo. E sai quanto sono in soggezione in situazione tese.
B: tesoro se non ti senti a tuo agio puoi anche andartene, non sei costretta.
Io: ma è il mio sogno.
B: lo so bene, ma non ti puoi ridurre a stare male per un lavoro. Vedi come va nel primo periodo altrimenti nessuno di stimerà di meno per aver lasciato.
Io: grazie tesoro, vedrò come va la situazione e poi deciderò.
X: *bussò alla mia porta*
Io: ci sentiamo dopo tesoro.
B: ciao piccola. *staccò*
Io: *andai ad aprire*
Li: ciao Sharol dobbiamo andarci a preparare per il concerto.
Io: arrivo subito.
Li: ti aspettiamo nella hall.
Io: grazie Liam. *presi la borsa e misi le scarpe*
-
L: buonasera. *entrò nel camerino dove c'era la stilista*
X: piacere io sono Tara. *si presentò a me*
Io: piacere Sharol, la nuova fotografa. *le sorrisi*
T: finalmente una donna da vestire.
Io: quindi mi vesti tu?
T: certo.
Io: okay. *arrossii un po'*
T: tranquilla cercherò di creare un outfit abbastanza comodo.
Ci preparammo e dopo un'ora iniziò il concerto.
Io: *mi misi in posizione con la mia macchina fotografica*
N: buonasera Las Vegas. *prese il microfono*
La folla impazzì.
Io: dio che casino. *dissi tra me e me*
Durante il concerto feci delle belle foto sia di Niall da solo che della band e poi tornammo tutti nei camerini.
Li: come ti è sembrato sharol? *si sedette sul divano*
Io: rumoroso. *sorrisi*
H: prima volta ad un concerto?
Io: no, ma il fatto di non stare tra la folla ti da una strana sensazione.
L: ho preso un po' di alcol. *posò le bottiglie sul tavolo*
N: adesso si. *prese la bottiglia e bevve da vicino*
Io: *avrei troppo voluto scattare una foto in quel momento ma sapevo che a Niall avrebbe dato fastidio*
N: ne vuoi? *mi guardò*
Io: *mi accorsi che lo stavo fissando e annuii*
N: basta chiedere. Apri la bocca.
Io: *lo guardai perplessa*
N: fa come ti dico.
Io: *aprii la bocca*
N: *mi prese il mento e fece scorrere l'alcol nella mia bocca*
Io: *bevvi e sentii scorrere il bruciore nella mia gola*
H: questo è il rito di iniziazione. *rise*
Io: adesso faremo anche un patto di sangue? *sorrisi*
Li: se vuoi si.
Io: penso di poterne fare a meno. *in quel momento squillò il telefono*
H: okay, questo lo prendo io. *prese il mio cellulare*
Io: fammi vedere chi è.
H: bebe.
Io: fammi rispondere.
H: faccio io. *rispose*
Io: Harry. *cercai di prendere il telefono*
H: buonasera, sharol in questo momento è impegnata, richiama più tardi. *staccò*
Io: che ti è passato per la testa?
N: era solo uno scherzo. *rise*
Io: poi ci litigate voi con lui? *mi girai verso Niall*
N: sono bravo a litigare con le persone.
H: ma non vi eravate lasciati?
Io: è complicato. *mi risiedetti*
H: è uno stronzo.
Io: non lo conosci.
N: non hai negato il fatto che sia uno stronzo.
Io: è un bravo ragazzo, abbiamo trascorso davvero dei bei momenti.
L: per quello che ho sentito si è comportato male e non meriti una persona così.
Io: ne stiamo parlando solo perché siamo ubriachi.
Li: probabile, ma è la verità.
Io: lui mi ha praticamente chiesto di non venire in tour, pur sapendo quanto ci tenessi, volevo solo una parola di incoraggiamento da parte sua.
H: siamo contenti che tu non l'abbia ascoltato.
N: il fatto che non ti abbia appoggiato fa capire quanto poco ci tenga a te.
Io: lui è importante per me.
Li: sei sicura che non sia abitudine?
Io: non lo so, lui c'è sempre stato per me.
-
Io: dio che mal di testa. *scesi a fare colazione*
Li: buongiorno.
Io: giorno. *mi sedetti a tavola*
L: come stai?
Io: le miei occhiaie parlano da sole.
H: abbiamo esagerato ieri sera.
Li: direi di sì.
Io: ma Niall?
L: dorme ancora.
N: giorno. *ci raggiunse*
H: ehi, sei vivo!
N: *si alzò il cappuccio e si sedette a tavola*
Ordinammo la colazione e dopo poco arrivò.
Li: non so come affronteremo il concerto di stasera.
N: con tanto alcol.
Io: io non bevo più.
H: si, l'hai detto anche ieri e l'altro ieri.
Io: posso sopravvivere anche solo con il caffè. *lo bevvi*
N: se non fosse stato per te stanotte avrei dormito. *mi guardò*
Io: non volevo dare fastidio.
N: ho sentito le tue lagne tutta la notte.
Io: scusami.
H: hai parlato con il tuo ragazzo?
Io: ex ragazzo.
L: l'hai lasciato?
Io: si e se potessimo cambiare discorso ve ne sarei davvero grata.
Li: tranquilla.
N: io ho sentito tutto live.
Io: scusami davvero.
N: ti do un consiglio, se vuoi tenerti un ragazzo devi avere un po' più di carattere.
Io: questa è l'ultima volta che te lo dico, tu non mi conosci, non sai niente di me e non ti permetto di trattarmi così. *alzai un po' la voce*
N: ti sta facendo bene la mia presenza.
Io: la verità è che sei una persona di merda. *mi alzai e salii in camera*
Ero scoppiata a piangere perché arrivata al limite della tolleranza e dovevo sfogarmi in qualche modo.
Io: *presi il telefono e chiamai Austin*
A: pronto?
Io: ehi.
A: ciao bellezza, come va?
Io: voglio tornare a casa Austin. *tirai su con il naso*
A: che succede tesoro?
Io: ti prego, non fa per me, sono stati i dieci giorni più difficili della mia vita. *mi asciugai le lacrime*
H: sharol apri. *bussò alla porta*
Io: ti richiamo tra due minuti, okay?
A: a dopo tesoro.
Io: davvero Harry non sono in vena. *aprii la porta*
H: ti prego di resistere un altro po', perché Niall è uno stronzo solo all'inizio.
Io: io con le persone così non voglio avere niente a che fare, ho sofferto fin troppo per tipi come lui.
H: credimi, vi conoscerete sul serio e vi vorrete bene.
Io: io torno a casa Harry, non ce la faccio, ho fatto il passo più lungo della gamba.
H: non te lo permetto.
Io: so cos'è più giusto per me.
H: ti supplico.
Io: non mi farai cambiare idea, ma sono molto contenta di averti conosciuto. *lo abbracciai*
-
Finimmo il concerto e tornammo in camerino.
L: concerto più lungo della mia vita. *si sedette*
Li: per fortuna abbiamo un paio di giorni di riposo.
Io: ragazzi io devo dirvi una cosa. *mi sedetti difronte a loro*
H: non è quello che penso.
Io: eh si, è arrivato il momento di dirvelo.
H: non puoi farlo.
N: ma di cosa parlate tutti e due?
Io: questo è stato il mio ultimo concerto, domani torno a casa.
Li: cosa?
L: perchè?
H: già l'ho supplicata di restare, non ha voluto ascoltarmi.
Io: mi dispiace ragazzi ma ne ho bisogno. *abbassai lo sguardo*
N: che ne dite di bere? *prese il gin*
Io: *alzai lo sguardo per guardarlo*
H: io voglio tornare in hotel. *si alzò*
L: ti seguo.
N: non siete per niente divertenti.
Tornammo tutti in hotel e ognuno andò nella sua stanza.
Io: *mi spogliai e mi misi a letto*
X: *bussò alla porta*
Io: Harry non ho voglia di parlare.
X: *bussò di nuovo*
Io: *mi alzai e andai ad aprire*
N: ciao.
Io: ciao Niall, hai bisogno di qualcosa?
N: penso che sia il caso di brindare. *entrò con la bottiglia in mano*
Io: certo, festeggiamo il fatto che tu sia riuscito a far scappare l'ennesimo fotografo. *gli strappai la bottiglia da mano e ne bevvi un sorso*
N: te ne vai per causa mia?
Io: mi hai reso questi giorni un inferno, non hai fatto altro che giudicarmi e urlarmi contro, mi hai trattato uno schifo e mi chiedi se me ne vado per colpa tua?! Pensi che non abbia emozioni? *urlai*
N: smettila di parlare. *mi spinse al muro e mi baciò*
Io: *rimasi immobile*
N: la tua voce è irritante. *appoggiò una mano sul muro affianco al mio viso*
Io: ora posso andarmene? *mi morsi il labbro*
N: non ho ancora finito con te. *mi prese in braccio e mi baciò*
Io: *gli presi il viso tra le mani*
N: *indietreggiò verso il letto e mi fece stendere*
Io: *cercai di riprendere fiato*
N: *si mise sopra di me e mentre mi baciava con una mano mi sbottonò il pantalone*
Io: *volevo fermarlo*
N: *infilò la mano negli slip*
Io: Niall. *gli presi la mano*
N: si? *mi guardò*
Io: cosa stai facendo?
N: cosa ti sembra stia facendo?
Io: vaffanculo Niall, vaffanculo. *lo spinsi*
N: volevo solo scoparti sharol, rilassati.
Io: *cominciai a picchiarlo*
N: smettila.
Io: *non stavo ottenendo nessun risultato*
N: ho detto di stare ferma. *mi bloccò i polsi*
Io: lasciami.
N: se prometti di fare la brava ti lascio. *sorrise*
Io: non ho mai conosciuto una persona tanto egoista, manipolatrice e presuntuosa come te.
N: oggi avresti avuto il sesso più nello tua vita, hai perso un'occasione. *si allontanò*
Io: vattene. *mi alzai*
N: non essere arrabbiata con me piccola.*aprì la porta*
Io: tranquillo non ti darò questa soddisfazioni, da domani non dovrò più vedere la tua faccia.
N: ti mancherò. *se ne andò*
-
Io: *mi svegliai e mi preparai, finii di sistemare le valigie e stavo per scendere*
Mi avvicinai alla porta e abbassai la maniglia ma non si aprì. Provai per una decina di minuti ma niente e mi stava venendo il panico.
Io: okay sharol calmati, adesso chiami qualcuno che ti verrà ad aprire. *cercai di calmarmi e presi il cellulare, ma non riuscii a sbloccarlo*. Ma cosa sta succedendo? *mi stavo per semite male*
Decisi che dovevo mantenere la calma e mi avvicinai al telefono fisso per chiamare la reception ma neanche quello funzionava.
Dopo un paio di volte che avevo provare ad urlare mi arresi.
Cercando di far passare il tempo, dopo essermi disperata perché avevo perso l'aereo ed ero chiusa in una stanza da sola, mi feci uno shampoo, una bella dormita e alla fine si fece tardi.
Mentre ero sul letto in preda all'ennesima crisi isterica la porta si aprì.
Io: *mi alzai dal letto e mi affasciai per vedere chi fosse*
N: buonasera. *mi diede le chiavi*
Io: ma che problemi hai? *cominciai ad urlare*
N: hai detto che avevi bisogno di tempo.
Io: tu sei malato, non provare ad avvicinarti a me che comincio ad urlare.
N: non apprezzi niente. *si avvicinò*
Io: Niall ti giuro che urlo.
N: è una sfida? *mi prese il braccio*
Io: *cominciai ad urlare*
N: sta zitta. *mi mise una mano sulla bocca*
Io: *non smisi*
N: sharol!
H: ma cosa sta succedendo? *si affacciò*
N: niente. *mi lasciò*
Io: Harry. *mi buttai fra le sue braccia*
H: tesoro, Niall se le hai fatto qualcosa... *mi strinse*
N: sta benissimo. *se ne andò*
H: mi dici cos'è successo? *mi diede un bacio sui capelli*
Io: è una persona orribile. *gli raccontai tutto*
H: mi dispiace piccola, vuoi scendere a mangiare qualcosa, che sei digiuna da oggi?
Io: solo se stai con me.
H: non ti lascerò un attimo.
Scendemmo di sotto e mangiammo tutti insieme.
Li: quindi non parti più. *mi guardò*
Io: si Liam, settimana prossima.
L: dai sharol rimani.
Io: vorrei davvero ma non posso.
N: nessuno ti costringe.
Io: non provare a parlare.
Finimmo di mangiare e salimmo nelle camere.
H: vuoi dormire da me?
Io: si.
H: vieni. *mi prese per mano e entrò nella sua stanza*
Io: grazie Harry davvero.
H: non devi ringraziarmi. *si mise a letto*
Io: lo vorrei colpire tanto dalla rabbia. *mi stesi accanto a lui*
H: sta esagerando e non se ne accorge neanche.

ANGOLO AUTRICE
Ditemi cosa ne pensate, arriva presto (spero) la seconda parte.

One shots Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora