Capo

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Io: buongiorno. *entrai in ufficio*
B: tesoro sempre in ritardo eh? *sorrise*
Io: scusa blair, per fortuna non ho incontrato il capo.
B: per fortuna? *mi guardò male*
Io: sarà anche bello, ma mi licenzierebbe se sapesse che sono arrivata un'altra volta in ritardo a lavoro.
N: grazie per il complimento e ha ragione Brooks, se arriva un'altra volta in ritardo la licenzio. *entrò dalla porta e incrociò le braccia*
Io: scusi capo.
B: bello è bello. *sussurrò*
Io: smettila. *le diedi una gomitata*
B: perché non ci esci?
Io: perché è il mio capo e non è il mio tipo.
-
Io: buongiorno blair.
B: come mai in orario tesoro?
Io: diciamo che non ho dormito molto stanotte. *sorrisi*
B: che significa?
Io: che qualcuno mi ha fatto compagnia.
N: brooks nel mio ufficio. *urlò dalla stanza a fianco*
Io: vado. Dopo ti spiego. *dissi uscendo dal mio ufficio e andai verso quello del capo*
Io: buongiorno. *entrai e chiusi la porta dietro di me*
N: buongiorno. *si avvicinò a me*
Io: ha bisogno di qualcosa capo?
N: si, volevo parlare di una cosa. Ho bisogno di una persona che venga con me ad una conferenza a Londra.
Io: e io che c'entro? Se vuole le posso consigliare qualcuno.
N: non ha capito, io voglio lei.
Io: oh, sarebbe un onore. *sorrisi*
N: partiamo lunedì alle 8. Non faccia tardi.
Io: non si preoccupi, lunedì alle 8 all'aeroporto.
N: possiamo anche vederci sotto casa mia e andare con la mia macchina.
Io: d'accordo, quanti giorni resteremo a Londra?
N: tre, quattro giorni.
Io: grazie mille capo. *dissi uscendo dal suo ufficio*
B: allora che ti ha detto? Sei nei guai?
Io: per niente, anzi, mi ha offerto di andare con lui ad una conferenza a londra.
B: oh mio dio a londra, da sola con lui.
Io: Blair!
B: quanto starai fuori?
Io: ha detto massimo quattro giorni.
-
Io: *bussai alla porta di casa di niall*
N: *aprì la porta con un'asciugamano in vita e i capelli bagnati* buongiorno Brooks, come mai in anticipo?
Io: mi scusi, io pensavo di fare tardi e quindi ho pensato di venire un po' prima. *arrossii*
N: non si preoccupi, entri e si metta comoda. Io vado di sopra e finisco di prepararmi. *chiuse la porta*
Io: *entrai e mi sedetti sul divano*
-
N: sono pronto. *scese dalle scale*
Io: *lo guardai a bocca aperta*
N: andiamo. *prese le chiavi della macchina e i bagagli*
Io: *presi i bagagli dalla mia macchina*
N: aspetta ti aiuto. *li prese e li mise nel bagagliaio*
Io: grazie. *entrai in macchina*
N: *mise in moto e partimmo*
Io: a che ora dovremmo arrivare a Londra?
N: stasera.
*sull'aereo da 2 ore*
N: tutto bene? *si girò verso di me*
Io: si, per ora si.
N: allora che ne dici di parlare un po'?
Io: sono d'accordo, non ci conosciamo molto.
N: io adoro la musica, è la mia piú grande passione e suono la chitarra da sempre.
Io: anche a me piace tanto, io suono il piano ma preferisco cantare.
N: da quanto canti?
Io: penso da sempre. Ho imparato prima a cantare e poi a parlare. *risi*
N: abbiamo trovato qualcosa che abbiamo in comune.
Io: se non avessimo questa cosa in comune non faremmo lo stesso lavoro. *risi*
N: non puoi contraddirmi, sono il tuo capo ricordatelo. *rise*
-
N: finalmente siamo arrivati. *scese dall'aereo*
Io: non ce la facevo piú a stare seduta.
N: prendiamo le valigie e andiamo in albergo.
Io: va bene.
*entrammo in un taxi e andammo verso l'albergo*
N: *entrò nella reception e chiese le chiavi delle stanze che aveva prenotato*
X: mi dispiace signor Horan le camere non risultano prenotate.
N: ne è sicura? Le ho ordinate io stesso.
X: ho appena ricontrollato e non ci sono.
N: noi veniamo da New York, domani abbiamo un'importante conferenza, ne abbiamo bisogno.
X: mi dispiace ma due non sono possibili.
Io: non fa niente, va bene anche solo una.
N: sei sicura?
Io: certo.
X: allora è libera la stanza 9. *ci porse la chiave*
Io: grazie mille. *presi la valigia e salimmo in camera*
N: mi dispiace per quello che è successo.
Io: non è colpa tua.
-
Io: sono stremata, devo dormire.
N: sono d'accordo.
Io: *andai in bagno, misi il pigiama e mi lavai. Poi uscii e mi misi a letto*
N: *si mise a letto accanto a me*
Io: alla fine non è tanto imbarazzante signor Horan. *risi*
N: puoi chiamarmi anche Niall.
Io: ormai abbiamo piú confidenza noi che io e mio fratello.
N: ora dormi sharol che domani dobbiamo svegliarci presto.
-
*suonò la sveglia e noi ci svegliammo*
N: buongiorno. *sbadigliò e si passò una mano fra i capelli*
Io: giorno. *mi stiracchiai*
N: *si alzò e uscì dalla stanza*
Io: *presi il telefono e vidi i messaggi che mi erano arrivati e poi andai in bagno a lavarmi i denti e la faccia*
N: *tornò in camera con una carrello pieno di roba da mangiare*
Io: oh grazie, ma non c'era bisogno di portarla in camera. *sorrisi*
N: perché no, abbiamo bisogno di riposarci il piú possibile, la presentazione di oggi ci stremerà.
*mangiammo e dopo ci preparammo per uscire*
Io: io sono pronta, puoi usare il bagno.
-
N: è andata benissimo questa presentazione. *sorrise*
Io: certo, il tuo discorso ha convinto tutti.
N: tu sei stata spettacolare, tutti mi hanno chiesto di te.
Io: sono davvero contenta.
N: stasera c'è il gala.
Io: sono agitatissima.
N: non lo devi essere, cercano solo di intimorire ma hanno solo i soldi.
Io: ora torniamo in hotel che non ce la faccio piú.
-
*8:00*
N: sharol sei pronta? *bussò alla porta del bagno*
Io: quasi.
N: dai che facciamo tardi.
Io: sono pronta. *uscii dal bagno*
N: wow ma sei uno spettacolo. *sorrise*
Io: grazie. *arrossii*
N: *prese le chiavi della macchina e uscimmo dall'hotel*
*in macchina*
N: sei ancora agitata?
Io: un po'.
N: ci sono io a sostenerti. *mi mise una mano sulla gamba*
Io: *lo guardai*
N: siamo arrivati. *scese dalla macchina e mi aprì la portiera*
Io: grazie. *dissi scendendo*
-
N: forse abbiamo bevuto un po' troppo. *rise*
Io: ma no. *risi e chiusi la porta della camera*
N: sei bellissima.*si avvicinò a me*
Io: anche tu.
N: *mi baciò*
Io: *lo spinsi sul letto e mi misi a cavalcioni su di lui*
N: mio Dio. *mi sfilò il vestito*
Io: *gli sbottonai la camicia e gliela tolsi*
N: questa notte ti farò vedere le stelle.
Io: non vedo l'ora.
-
Io: oh mio Dio. *mi svegliai e mi accorsi che sia io che Niall eravamo nudi e che c'erano i nostri vestiti per terra*
N: buongiorno. *sbadigliò*
Io: che abbiamo fatto Niall?
N: una cazzata?
Io: una grandissima cazzata. Ma eravamo ubriachi, quindi non conta giusto?
N: io ero lucido.
Io: allora perché non mi hai fermato?
N: perché ti amo.
Io: cosa?
N: hai sentito bene, ti amo da quando ti ho visto per la prima volta in ufficio, e non ho mai smesso di pensare a te.
Io: sei bellissimo. *gli accarezzai la guancia*
N: forse ho sbagliato a dirtelo. *si alzò*
Io: *lo tirai per il braccio per attirarlo a me* perché hai aspettato tanto? *mi misi a cavalcioni su di lui e lo baciai*
N: ti amo tanto. *si stese*
Io: anche io. *appoggiai la testa sul suo petto*
N: perché non me lo hai detto? *mi accarezzò i capelli*
Io: perché sei il mio capo.
-
N: sei pronta?
Io: si, come sto? *feci un giro su me stessa*
N: nuda.
Io: ma ho il cappotto sopra.
N: si, ma adesso sei mia. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: forza andiamo altrimenti facciamo tardi.
-
Io: finalmente a casa. *entrai a casa*
B: ciao tesoro. *quando vide Niall si fermò*
Io: ti devo spiegare un paio di cose.
B: direi.
Io: *raccontai tutto a Blair*
B: perché non me l'hai detto prima?
Io: noi ci siamo goduti quei giorni da soli.
B: io l'avevo detto che c'era qualcosa tra voi.
Io: comunque Londra era bellissima.
B: si proprio Londra. *rise*
Io: ehi!
B: comunque io devo andare, vi lascio da soli.
N: grazie Blair.
-
Io: che ne dici di vedere un film e ordinare una pizza?
N: la trovo un'idea fantastica.
Io: *ordinai le pizze e presi il computer*
N: ci mettiamo sul divano?
Io: meglio in camera, fa un freddo!
N: stai provando a portarmi a letto?
Io: può darsi capo.
N: ma quanto sei insolentente! *mi diede una schiaffo sul sedere*
Io: *risi e corsi di sopra*
N: *mi raggiunse e si mise davanti a me*
Io: che vuoi fare? *dissi sorridendo*
N: shh. *mi baciò e mi fece stendere sul letto*
Io: ti amo tanto.
N: anche io baby. *mi spogliò*
Io: *feci la stessa cosa con lui*
N: non pensi che questo intimo sia di troppo.
Io: toglilo.
B: ciao ragazzi. *aprì la porta*
Io: oh mio Dio.
B: ma che cazzo?
N: *ci coprì con le lenzuola*
Io: scusa tesoro.
B: vi odio.

One shots Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora