Manager

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Io: *mi svegliai e andai in cucina per fare colazione*
Charlotte: giorno tesoro. *mi sorrise*
Io: giorno, sono agitatissima per oggi. *mi sedetti a tavola*
C: andrà benissimo il colloquio, perchè sei molto preparata e sei una delle ragazze più giovani ad esserti laureata con il massimo dei voti in management.
Io: si, ed è questo il problema, sono donna e sono giovane, e quindi la gente pensa che io non possa essere all'altezza.
C: stai facendo un colloquio per essere la manager di un cantante di fama mondiale, sei all'altezza e se non lo capiscono sono loro che ci perdono.
Io: grazie tesoro. *l'abbracciai*
Finii di fare colazione e mi andai a preparare per uscire.
Io: come sto? *andai in salone*
C: molto professionale e attraente al punto giusto. *mi guardò*
Io: non voglio essere assunta perchè sono provocante.
C: ho detto attraente, non provocante, adesso muoviti, non puoi arrivare in ritardo.
Io: va bene, vado. *andai verso la porta*
C: fagli vedere quanto vali.
Io: grazie tesoro. *uscii di casa e salii in macchina*
Dopo poco arrivai ed entrai in questo palazzo enorme, salii al quinto piano e mi fecero entrare in un ufficio.
James: salve. *mi strinse la mano*
Io: buongiorno, Sharol Brooks. *gli sorrisi*
J: si accomodi, cominciamo il suo colloquio.
Io: grazie mille. *mi sedetti e gli diedi il curriculum*
J: questo è il suo curriculum? *lo guardò sbalordito*
Io: si, mi sono laureata quest'anno alla Harvard business school con la lode, l'argomento della mia tesi era management dell'industria musicale.
J: ha avuto qualche esperienza in precedenza in questa campo?
Io: ho lavorato un'estate per un'azienda discografica, ma ho potuto fare solo quell'esperienza essendomi dedicata completamente all'università e infatti sono riuscita a laurearmi un 1 anno e mezzo in anticipo.
J: infatti è giovanissima, quanti anni ha?
Io: ne ho appena compiti ventuno, anche perchè ho fatto la primina.
J: vedo che l'azienda per cui ha lavorato ha il suo stesso nome. *mi guardò serio*
Io: si, è l'azienda di mio padre, anche lui è un manager. *dissi titubante*
J: mi dispiace signorina Brooks ma non posso assumerla.
Io: perchè? Perchè sono troppo giovane o forse perché sono una donna? E quindi con questo pensa che io sia una creatura indifesa, non capace di prendere decisione, forse troppo influenzabile. O perchè non ho molta esperienza e pensa sia una ragazzina viziata e raccomodata, solo perché mio padre lavora in questo campo? Beh sa che le dico qualsiasi ragione per cui mi sta dicendo di no è sbagliata e se mi da una possibilità glielo dimostrerò.
-
Io: *entrai in casa*
C: allora? *mi guardò*
Io: mi hanno detto di no. *la guardai*
C: mi dispiace tesoro. *mi abbracciò*
Io: e io gli ho detto che stavano sbagliando tutto, perchè io sono un fottuto manager.
C: quindi? *si allontanò da me e mi guardò sorridendo*
Io: mi hanno assunto. *risi e l'abbracciai*
C: sono così fiera di te.
Io: stava andando malissimo il colloquio, per le solite ragioni ma ho davvero esposto tutte le mie motivazioni.
C: sono contentissima tesoro, te lo meriti.
Io: domani conoscerò Niall Horan. *mi sedetti sul divano*
C: questo è assurdo. *si sedette vicino vicino a me*
Io: sono super emozionata. *sorrisi*
C: e ti invidio per questo, sappilo. *mi guardò*
Io: poi te lo presenterò. *risi*
-
Io: tesoro io esco, ci vediamo dopo. *aprii la porta*
C: buona giornata sharol. *mi urlò dalla cucina*
Io: anche a te. *uscii ed entrai in macchina*
Poco dopo arrivai a lavoro e incontrai James che mi fece vedere il mio ufficio personale, dopo di che raggiungemmo Niall e la band che ci stavano aspettando in un'altra stanza.
Io: buongiorno. *entrai*
N: buongiorno. *mi sorrise*
J: ragazzi lei è Sharol Brooks, la nuova manager, passerà la maggior parte del tempo con voi. *mi presentò i ragazzi*
Io: è un piacere conoscervi. *strinsi la mano a tutti*
J: allora ci lascio, buon lavoro. *uscì dalla stanza*
N: sharol ti posso chiedere l'età, perchè sembri davvero giovanissima.
Io: ne ho appena compiuti ventuno.
John: com'è possibile che tu sia già laureata?
Jake: sei laureata vero?
Io: si, mi sono laureata quest'anno ad Harvard, con la lode tra l'altro.
Louis: in quanto ti sei laureata, due anni?
Io: tre e mezzo, ho fatto la primina.
J: Niall ti vedo molto silenzioso, è successo qualcosa?
N: no, stavo ascoltando sharol.
Io: va bene ragazzi parliamo di cose serie, come state messi con i brani?
N: diciamo che ci stiamo lavorando. *disse titubante*
Io: in che senso? James mi ha detto che dovevate far uscire un album prima della fine dell'anno.
N: nel senso che non riesco a scrivere. *non mi guardò*
Io: okay...volete farmi sentire qualcosa?
Jo: si, vogliamo suonare il nuovo pezzo? *guardò gli altri*
Conor: non è ancora finito.
Io: non fa niente.
Mi fecero sentire il pezzo.
C: non ti piace?
Io: allora è un bel pezzo, ha delle belle potenzialità, con alcuni accorgimenti può uscire davvero bene.
L: che sollievo.
Io: però posso dirle una cosa? *mi rivolsi a Niall*
N: certo, però mi devi dare del tu.
Io: okay, io non vorrei risultare antipatica ma ho sentito il tuo album precedente e penso tu possa fare molto di più.
N: diciamo che non ho molta inspirazione in questo periodo.
Io: non c'è problema, ci lavoreremo insieme.
-
*2 mesi dopo*
Io: buongiorno. *entrai di corsa in ufficio*
Assistente: signorina Brooks la cercano i ragazzi.
Io: si, vado subito.
A: sono in sala registrazione.
Io: grazie. *raggiunsi i ragazzi*
J: sei arrivata finalmente.
Jo: ti cerchiamo da più di un'ora.
Io: scusate ragazzi, stamattina ho fatto tardi, qual è il problema?
L: lui, è lì dentro da un'ora e non ha ancora aperto bocca. *indicò Niall da dietro il vetro*
Io: e io che devo fare?
C: parlagli, con te si apre.
Io: *mi alzai e andai da Niall* ehi.
N: ciao. *mi guardò a malapena*
Io: che hai? I ragazzi sono preoccupati per te.
N: non ci riesco.
Io: a fare cosa?
N: non riesco a cantare. *mi guardò terrorizzato*
Io: che significa non riesci a cantare? Hai una voce bellissima, in questo periodo hai scritto tanto, ora devi solo tramutare i testi in musica. *gli accarezzai i capelli*
N: tu non capisci, non ci riesco.
Io: guardami Niall. Hai la voce più bella che io abbia mai ascoltato, devi solo provare a superare questa barriera che ti sei creato da solo.
N: non posso. *gli scese una lacrima*
Io: vieni qui tesoro. *lo abbracciai*
N: mi sento malissimo, è come se avessi un enorme buco in petto. *continuò a piangere*
Io: sono qui per te. *lo strinsi e gli accarezzai la schiena*
N: scusa.
Io: non devi scusarti, che ne dici di fare una pausa? *continuai ad accarezzargli i capelli*
N: si.
-
Io: buongiorno. *entrai in sala di registrazione*
L: ciao. *mi sorrise*
Io: oggi sta meglio?! *guardai Niall cantare*
J: si, sta registrando da quando è arrivato.
Io: sono contenta.
Jo: l'hai aiutato davvero tanto.
Io: non ho fatto niente.
N: buongiorno. *venne da noi sorridendo*
Io: mi fa piacere vedere quel sorriso.
N: a me fa piacere vedere te.
Io: forza ragazzi tornate a lavoro, io vado in ufficio, qualsiasi cosa chiamatemi. *stavo per uscire*
N: aspetta, prima che te ne vada, devo chiederti una cosa. *mi fermò per il braccio*
Io: dimmi. *lo guardai*
N: vuoi venire a pranzo con me?
J: wow.
L: ce l'hai fatta Niall.
Io: si. *sorrisi*
*13:30*
N: *bussò alla porta del mio ufficio* sei pronta?
Io: si. *posai la cartellina e presi la giacca*
N: che ti va di mangiare?
Io: qualunque cosa tu voglia. *uscii dall'ufficio*
N: allora scelgo io.
Uscimmo dal palazzo e Niall mi un portò in un posto molto carino.
N: ti piace? *mi fece sedere*
Io: molto. *gli sorrisi*
N: avevo paura che mi dicessi di no. *si sedette anche lui*
Io: non avrei mai potuto.
N: sarò diretto sharol, ormai ci consociamo da un po' e ogni giorno aspetto che arrivi tu per migliorarmi la giornata. Forse è troppo presto ma penso che mi sto innamora di te.
Io: mi hai spiazzato. *lo guardai*
N: ho trovato il coraggio e ti ho detto tutto, senza filtri.
Io: non ti posso nascondere che io provi qualcosa per te, non so ancora cosa sia, ma possiamo scoprirlo insieme. Però mi devi promettere che ci metterai tutto te stesso, e sarai al cento per cento Niall, e non il cantante.
N: ti assicuro che sarò io, senza veli.
Io: non ho mai avuto una conversazione così schietta e la cosa bella è che con te non mi sento nemmeno in imbarazzo.
N: sono contenta che tu ti senta a tuo agio.
-
Io: giorno ragazzi. *entrai in studio con i caffè per tutti*
N: buongiorno. *mi sorrise*
J: oggi è una brutta giornata sharol?
Io: non lo so, mi sento un po' giù. *diedi un caffè ad ognuno*
Jo: infatti è la prima volta che ti vedo con la tuta.
Io: vado in ufficio. *uscii e attraversai il corridoio*
N: amore è successo qualcosa? *mi prese la mano*
Io: *non dissi nulla e lo portai nel mio ufficio*
N: se c'è qualcosa che non va, qualunque cosa sia, puoi dirmela. *si mise davanti a me*
Io: *mi gettai tra le sue braccia*
N: ci sono io, va tutto bene. *mi strinse accarezzandomi la schiena*
Io: resta qui con me. *misi il viso nel suo collo*
N: va bene amore.
Restammo per una decina di minuti abbracciati e poi mi allontanai da Niall e mi andai a sedere alla scrivania.
N: se vuoi puoi sfogarti con me. *mi venne vicini*
Io: sto bene. *lo guardai e cominciai a lavorare*
N: non è vero, so che fai fatica a mostrarti indifesa davanti agli altri, ma con me devi essere al cento per cento te stessa, vale per entrambi. *si sedette difronte a me*
Io: okay, adesso ti dirò una delle cose più personali che custodisco. Sei una delle poche persone che ne è a conoscenza.
N: ti ascolto. *mi prese la mano*
Io: due anni fa...mia nonna se n'è andata, ed è stata la perdita più dura da affondare delle mia vita. E il fatto che oggi siano passati due anni ma io senta ancora lo stesso dolore del primo giorno mi distrugge, perchè io vorrei stare meglio ma non ci riesco. *dissi con la voce rotta dalle lacrime*
N: amore. *mi accarezzò la mano*
Io: non dire niente, resta solo qui con me.
N: d'accordo. *si sedette accanto a me e mi cominciò ad accarezzare la schiena*
Io: so che devi lavorare. *continuai ad aggiustare delle carte*
N: può aspettare.
-
*18:00*
J: posso? *bussò alla porta aperta del mio ufficio*
N: entra jake.
J: scusa Niall ma che sei venuto a fare stamattina?
N: hai ragione, ma stavo sistemando delle cose con sharol.
J: si, vabbè ci vediamo domani?
N: si, scusate ragazzi.
I ragazzi se ne andarono e io stavo prendendo le cose per tornare a casa. Nel frattempo mi squillò il telefono.
N: chi era?
Io: Charlotte, la mia coinquilina, mi ha detto che stasera non c'è. *presi il giubbotto e la borsa*
N: per caso vorresti venire da me stasera? *mi prese il viso tra le mani*
Io: vorrei tornare a casa e rilassarmi un attimo.
N: non voglio che tu stia da sola, non stasera.
Io: va bene.
Ci mettemmo in macchina e andammo a casa di Niall.
N: vieni. *aprì la porta*
Io: hai una bella casa. *entrai*
N: grazie tesoro. *prese i nostri giubbotti e li appese*
Io: grazie.
N: che ne dici di vederci un film?
Io: si.
N: *mi prese per mano e ci sedemmo sul divano*
Io: oggi mi hai aiutato tanto. *appoggiai la testa sulla sua spalla*
N: sono qui per questo. *mi abbracciò*
Io: mi dispiace che oggi abbia dovuto vedermi così.
N: ci siamo promessi di non indossare maschere tra di noi. Mi ha fatto piacere che tu ti sia fidata di me.
Io: vorrei tanto farti conoscere mia madre. *lo guardai*
N: ne sarei più che onorato. *mi sorrise*
Io: penso di aver fatto una cosa sbagliata oggi, mettendo la foto delle nostre mani sulle storie di Instagram.
N: ti prego non farti influenzare dalle cose che scrivono su Instagram, quello che conta siamo noi. *mi accarezzò la guancia*
Io: no, a parte i commenti, quelli me li aspettavo, è che non ti ho chiesto se per te andasse bene.
N: non devi chiedermi il permesso. *mi baciò*
-
X: *bussò alla porta di casa*
Io: puoi andare ad aprire charlotte? Dovrebbe essere Niall. *le urlai dalla mia stanza*
C: vado. *andò verso la porta e aprì*
N: ciao Charlotte.
C: ciao Niall, vieni entra, sharol sta finendo di prepararsi. *lo fece entrare e chiuse la porta*
N: posso? *bussò alla porta della mia camera*
Io: sono pronta giuro. *avevo ancora il vestito aperto*
N: a me farebbe davvero piacere se tu venissi così, ma non mi sembra il caso davanti a tua madre. *si avvicinò e mi abbottonò il vestito*
Io: grazie. *lo guardai*
N: sei bellissima. *mi baciò*
Io: grazie. *mi misi le scarpe e presi la borsa*
Uscimmo dalla mia camera e dopo aver salutato charlotte salimmo in macchina.
N: agitata? *mi mise una mano sulla coscia*
Io: tu dovresti esserlo. *lo guardai*
N: io sono sereno, so che sono fantastico. *mi sorrise*
Io: purtroppo concordo con te.
Dopo poco arrivammo a casa di mia madre e bussammo.
M: buongiorno. *mi sorrise*
Io: ciao mamma. *l'abbracciai*
M: venite, accomodatevi. *ci fece entrare*
N: piacere io sono Niall. *le strinse la mano*
M: sei davvero bello come dice sharol. *gli sorrise*
Io: mamma!
M: penso gli faccia piacere che la sua ragazza lo ritenga bello.
N: grazie.
M: venite, ho preparato il pranzo.
Ci sedemmo a tavola e cominciammo a mangiare.
M: allora Niall com'è sharol a lavoro?
N: è davvero brava, preparata e molto professionale.
M: era contentissima di questo lavoro, e di lavorare per te.
Io: mamma mi stai mettendo in imbarazzo, nella nostra relazione io sono quella tosta.
M: non avevo dubbi, lei fa sempre la forte ma in fondo è tenera come il pane.
N: la sto imparando a conoscere. *mi guardò sorridendo*
M: mi raccomando, se la fai soffrire ti aspetta l'inferno. *lo guardò seria*
N: non ne sarei capace.
-
Io: buongiorno. *raggiunsi i ragazzi e vidi Niall cantare una Ashe*
J: giorno. *mi sorrise*
Jo: buongiorno sharol.
N: *finì di cantare*
Io: *aprii il microfono* Niall Horan sei pregato di venire a salutare la tua ragazza. *sorrisi*
N: *uscì dalla sala di registrazione* buongiorno. *si avvicinò a me*
Io: ciao amore. *gli sorrisi*
N: sei bellissima. *mi baciò*
Io: grazie amore. *lo ribaciai*
N: come ti sembrava la nostra canzone?
Io: molto bella.
A: piacere io sono Ashe. *mi strinse la mano*
Io: piacere sharol.
A: non vedo l'ora di esibirmi con te. *guardò Niall*
Io: Niall posso parlarti un attimo?
N: si.
Io: vieni nel mio ufficio. *uscii dalla stanza e andai nel mio ufficio*
N: è successo qualcosa? *entrò pochi minuti dopo*
Io: è successo che io sono la tua manager e non sapevo niente di questa esibizione. *lo guardai seria*
N: stamattina mi hanno chiesto di cantare la nuova canzone con Ashe e io ho detto di sì.
Io: non è compito tuo dire di sì. Ci sarà un motivo se sono io la tua manager.
N: non mi sembrava la fine del mondo.
Io: lascia stare, chiamo e disdico io.
N: ma io voglio esibirmi.
Io: e io sono pagata per prendere questo tipo di decisioni, eppure sono stata esclusa, non sempre si ha quello che si vuole. Puoi andare. *mi sedetti alla scrivania*
N: sei arrabbiata per l'esibizione o perchè canterò con Ashe?
Io: come scusa? Adesso devi uscire da qui. *urlai*
James: ragazzi ma che succede? *ci raggiunse*
Io: pensi davvero che io non sappia scindere il lavoro dalla mia vita privata? *urlai*
N: sembra proprio così, data la tua reazione.
Io: se ti dico che sarebbe meglio non esibirti è perchè ci sono delle ragioni, non perchè sono gelosa che tu canti con una ragazza. Ma non starò qui a spiegartele, perchè in questo momento vorrei solo prenderti a schiaffi.
-
Io: fatto! *schiacciai un pulsante del computer*
N: il mio disco è appena uscito, non ci credo. *sorrise*
Io: spaccherete ragazzi, questo album è una bomba.
N: grazie a te.
Io: che ne dite di fare un brindisi?! *presi lo champagne*
J: Twitter è impazzito. *sorrise*
Io: a te l'onore tesoro. *passai la bottiglia a Niall*
Jo: i fan già lo adorano.
Brindammo tutti insieme e si fece tardi.
N: adesso è arrivato il momento di festeggiare a modo mio. *si alzò e mi prese per mano*
Io: okay amore, adesso andiamo. *lo baciai e andai a prendere il cappotto*
L: mi raccomandi Niall, non vogliamo un nipotino. *rise*
N: siete dei cretini. *rise*
Io: io sono pronta. *lo raggiunse*
N: a domani ragazzi. *mi prese per mano*
Io: buona serata ragazzi. *lo presi per mano*
Dopo una decina di minuti arrivammo a casa.
N: domani vedremo il riscontro che ha avuto l'album.
Io: andrà benissimo, ne sono sicura. *lo baciai*
N: devo ringraziarti per tutto quello che hai fatto.
Io: io conosco il modo giusto. *lo spinsi sul divano e mi misi a cavalcioni su di lui*
N: sei bellissima. *mi levò il maglione*
Io: anche tu amore. *lo spogliai*
N: ti amo. *fece la stessa cosa con me*
Io: non riesco a resisterti. *gli baciai il collo e gli stavo per lasciare un succhiotto*
N: amore in questi giorni avrò un sacco di interviste. *rise*
Io: non è divertente così.
N: troveremo un altro modo per divertirci. *mi slacciò il reggiseno e mi lasciò un succhiotto sul seno*
Io: dio Niall. *gli tirai un po' i capelli*
N: vogliamo andare di sopra?
Io: si.
Salimmo di sopra e continuammo con i preliminari. E dopo un po' facemmo l'amore.
N: ne è valsa la pena aspettare. *si stese accanto a me*
Io: concordo con te. *lo baciai*
N: sei davvero importante per me. *mi guardò negli occhi*
Io: anche tu tesoro. *sorrisi*
N: ti amo. *mi baciò*
Io: anche io. *mi appoggiai sul suo petto*

ANGOLO AUTRICE
Scusate se è un po' più lungo, ma non mi piaceva più di tanto e quindi ho cercato di aggiustarlo.
Non ne sono molto soddisfatta ma il prossimo capitolo sarà molto più interessante.

One shots Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora