Strip club

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Blair: sei pronta tesoro? *entrò nel camerino*
Io: quasi, sto finendo di truccarmi. *ero davanti lo specchio*
B: il capo è incazzato perché sei in ritardo, un'altra volta.
Io: lo so, ma non è colpa mia, faccio le corse per arrivare qui in tempo dall'altra parte della città, e il professore sta finendo sempre più tardi la lezione.
B: forza tesoro vai, sei bellissima così.
Io: metto il mascara e vado. *lo presi*
B: nel frattempo prendo un po' di tempo.
Io: grazie. *finii di truccarmi*
Cinque minuti dopo ero pronta.
B: ed ecco la vera superstar della serata, colei che tutti aspettate con ansia, miss Lorahs. *urlò il nome d'arte*
Io: *entrai sul palco*
Sentii il pubblico urlare e applaudire e cominciai a muovermi.
Feci metà dell'esibizione vicino al palo, e poi mi avvicinai al bordo del palco per interagire con il pubblico.
X: *mi infilò 50 euro negli slip*
Io: *gli feci l'occhiolino*
Finì la musica e io scesi dal palco.
B: c'è qualcuno che non ti ha staccato gli occhi di dosso neanche per un secondo. *mi mise un braccio intorno alle spalle*
Io: lo spero, vuol dire che ho fatto bene il mio lavoro. *risi*
B: se vuoi andare, ti porto io lo stipendio domani.
Io: mi faresti un favore enorme, che domani devo svegliarmi presto per andare a lezione.
B: vai tranquilla, passo io domani da te.
Io: sei la migliore. *l'abbracciai e corsi a cambiarmi*
Presi tutte le mie cose e uscii dal locale dall'entrata posteriore.
Io: *presi una sigaretta dalla borsa e mi fermai a cercare l'accendino*
X: tieni. *si avvicinò e mi fece accendere*
Io: grazie. *lo guardai meglio e vidi che era il ragazzo dei 50€*
N: piacere io sono Niall.
Io: grazie per la generosa mancia Niall. *gli sorrisi e andai verso la macchina*
-
Avevo appena finito di esibirmi e andai a prendermi un drink al bancone.
Frank: il solito?
Io: si grazie. *gli sorrisi*
N: prendo lo stesso. *si sedette accanto a me*
Io: mi dovrei preoccupare del fatto che ormai sei sempre in questo strip club? *lo guardai*
N: apprezzo le tue esibizioni, dovresti esserne contenta.
Io: ne sono onorata. *dissi sarcastica*
N: l'altra volta non mi hai detto come ti chiami.
Io: non dico a nessuno il mio vero nome. *presi il drink*
N: ah no? Neanche ad uno così generoso come me? *mi infilò un'altra banconota nel body*
Io: no, soprattutto ai tipi come te. *mi alzai e me ne andai*
N: cazzo. 
B: tutto bene tesoro? *si avvicinò a me*
Io: si, a parte i soliti soggetti molesti.
B: qualsiasi cosa parla con john, così ti leva il problema dai piedi.
Io: per ora va bene così, il ragazzo ha le mani bucate. *presi la banconota e la misi nel portafoglio*
B: finché non oltrepassa questo limite non c'è problema.
Io: non mi sembra uno pericoloso, è solo un po' appiccicoso.
B: però è davvero bello.
Io: non male.
B: ma stai zitta, io me lo scoperei all'istante.
Io: vedremo come si comporterà le prossime volte.
Finii il mio turno e tornai a casa.
Trascorse circa un mese e Niall continuata a tornare al locale e a provarci con me.
-
Io: buonasera *entrai nel camerino del locale*
B: c'è una sorpresa per te. *mi indicò i fiori*
Io: ma sono bellissimi. *mi avvicinai*
B: e non hai ancora visto di chi sono.
Io: *presi il bigliettino* non so se essere contenta o spaventata.
B: dai ti sta facendo semplicemente un po' di corte, è carino.
Io: carino o da maniaco?
B: sei cattiva.
Io: solo un po'. *risi*
B: dai che oggi è sabato e ci daranno delle belle mance, può essere che ti addolcisci un po'. *sorrise*
Io: poi sono io la cattiva.
Feci la mia esibizione e dopo aver bevuto qualcosa uscii dal locale.
N: ehi. *mi raggiunse*
Io: *mi fermai e mi girai verso di lui*
N: non ho fatto colpo neanche con i fiori? *si avvicinò*
Io: ci vuole un po' di più per conquistarmi. *arrivai alla macchina*
N: davvero, non mi dai neanche una possibilità? *appoggiò una mano sulla macchina accanto al mio volto*
Io: certo che sei molto tenace. *lo guardai*
N: prendo sempre quello che voglio. *si sporse e mi baciò*
Io: *lo assecondai*
N: *mi prese per i fianchi*
Io: andiamo da me? *lo guardai*
N: si. *sorrise*
Io: *entrai in macchina e misi in moto*
N: *entrò anche lui*
Io: alla fine ce l'hai fatta. *partii*
N: pensavi che mi sarei arreso così facilmente? *mi guardò*
Io: non sapevo cosa aspettarmi sinceramente. *accelerai*
N: non essere impaziente piccola.
Io: e tu non essere arrogante. *accelerai un po' di più*
N: non ti facevo così impavida.
Io: solo perché sono una donna dovrei andare a 30 all'ora? *lo guardai male*
N: non volevo dire questo.
Io: ah no? *alzai le sopracciglia*
N: mi farò perdonare. *mi mise una mano sulla coscia*
Dopo qualche minuto arrivammo da me.
Io: *scesi dalla macchina e aprii la porta di casa*
N: *entrò dietro di me e subito mi prese per il braccio e mi baciò*
Io: adesso chi è impaziente? *lo guardai sorridendo*
N: non ho mai detto di non esserlo. *mi tolse il cappotto e mise le mani sul mio culo*
Io: apprezzo la sincerità. *lo ribaciai e lo feci indietreggiare verso il divano*
N: *si sedette e mi tirò con lui*
Io: cazzo Niall. *mi cominciai a muovere su di lui*
N: *mi tolse la maglia*
Io: *scesi e mi inginocchiai difronte a lui*
N: *mi guardò con l'acquolina in bocca*
Io: *gli sbottonai la cintura e il pantalone*
N: *cominciò a respirare più velocemente*
Io: *gli sfilai i pantaloni e tolsi anche i miei*
N: adesso possiamo incominciare sul serio. *mi prese per mano e mi fece rimettere a cavalcioni su di lui*
Io: *gli presi il viso tra le mani e lo baciai*
N: *mi diede uno schiaffo sul sedere*
Io: *sorrisi e feci scivolare la mano sui suoi boxer*
N: *mi baciò il collo*
Io: *gemetti*
N: *si sfilò i boxer ed entrò in me*
Io: dio. *gli strinsi i capelli*
N: *mi appoggiò le mani sui fianchi per farmi il ritmo*
Io: *mi adattai alla sua velocità*
N: *mi baciò il seno e capovolse la posizione*
Io: pensavo ti piacesse. *lo guardai*
N: mi piace più mantenere il controllo. *mi mise una mano intorno al collo*
Io: *ansimai*
N: *andò sempre più veloce*
Io: *gli strinsi il braccio*
Continuammo per un altro po' e alla fine Niall uscì e venne su di me.
N: cazzo. *si sedette e cercò di riprendere fiato*
Io: *mi alzai e presi dei fazzoletti per pulirci*
N: grazie.
Io: prego. *mi rimisi accanto a lui*
N: sei bellissima. *mi prese il viso tra le mani*
Io: *lo baciai*
-
Io: *mi svegliai e vidi Niall dormire accanto a me*
Mi alzai e mentre cercavo i miei vestiti trovai il portafogli di Niall per terra, lo raccolsi e vidi che all'interno c'era un distintivo della polizia.
Io: oh mio dio. *mi misi una mano sulla bocca e corsi di sotto*
Presi il telefono e chiamai Blair.
B: ehi buongiorno.
Io: Blair ho un problema.
B: ieri non è andata bene con il tuo spasimante?
Io: Blair è un poliziotto. *dissi sotto voce*
B: ma che dici? Dimmi che non te lo sei scopato.
Io: ho fatto un casino.
B: va bene tesoro, devi stare tranquilla, sistemeremo tutto.
N: buongiorno. *entrò in cucina*
Io: ciao tesoro, ci sentiamo dopo. *staccai*
N: ehi. *si avvicinò e mi abbracciò*
Io: ciao. *cercai di fare finta di niente*
N: già ti sei pentita della notte che abbiamo passato insieme?
Io: no. *risposi di getti*
N: questo mi tranquillizza. *mi baciò*
Io: lo vuoi il caffè? *mi allontanai*
N: si, grazie.
Io: *glielo versai e glielo diedi*
N: *lo bevve*
Io: quindi che fai nella vita? *lo guardai*
N: adesso sei curiosa eh?
Io: un pochino.
N: lavoro in una ditta di trasporti, tu invece?
Io: studio.
N: l'avevo pensato, dato tutti i libri che hai in camera.
Io: non te lo aspettavi da una stripper vero?
N: in realtà l'avevo immaginato, hai un po' l'area da studentessa universitaria. *si avvicinò*
Io: era un complimento? *non mi mossi*
N: assolutamente si. *mi accarezzò i capelli*
Io: oggi lavori?
N: no, il sabato non lavoro, mi hai tutto per te. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: chi ti ha detto che non abbia da fare?
N: anche se fosse ti costringerei ad annullare tutti i tuoi piani per stare con me. *mi prese in braccio*
Io: continui a spaventarmi a tratti. *sorrisi*
N: se ti avessi voluta uccidere saresti già morta, non credi? *mi portò in camera da letto*
Io: esattamente quello di cui parlavo.
N: *mi fece stendere sul letto*
-
Avevo appena finito la lezione e mi misi in macchina per raggiungere Blair. Arrivai sotto casa sua in cinque minuti e bussai con il clacson.
B: *venne verso di me e salì in macchina*
Io: ehi. *la guardai*
B: buongiorno tesoro. *chiuse la portiera*
Io: ho fatto un casino.
B: mi devi raccontare esattamente com'è andata.
Io: l'abbiamo fatto e la mattina dopo per puro caso ho trovato il suo portafogli, con all'interno il distintivo.
B: non gli hai chiesto spiegazioni?
Io: no, ero anche un po' spaventata, gli ho solo chiesto che lavoro facesse.
B: e lui?
Io: ha mentito spudoratamente, mi ha detto che lavoro in una ditta di trasporti.
B: non capisco il perché, che vuole da te?
Io: b ho un brutto presentimento, non mi piace questa storia.
B: tu devi stare tranquilla, qualsiasi cosa sia noi troveremo una soluzione.
Io: non so come mi debba comportare adesso.
B: normalmente, non deve sospettare che tu sappia qualcosa, fai finta di niente.
Io: non voglio stare più da sola con lui.
B: non accadrà, ci penso io, okay?
Io: *annuì*
B: adesso andiamo a locale che tra poco inizia il nostro turno.
Io: tutta colpa di questo schifo di lavoro. *misi in moto*
B: ci fa vivere, non scordare perché lo stai facendo.
Io: non lo scordo, però non pensavo mi mettesse nei guai.
B: sono sicura che alla fine ci butteremo tutto alle spalle.
Dopo poco arrivammo al locale ed entrammo in camerino.
Io: oggi inizio prima io giusto? *mi infilai il body*
B: si. *si finì di truccare*
Io: speriamo fili tutto liscio. *misi i tacchi ed entrai*
B: ne sono sicura.
Mi esibii e a fine canzone vidi Niall nel locale.
Io: *scesi dal palco e feci finta di non vederlo*
N: *mi prese per il braccio e mi tirò in un angolo*
Io: ehi. *lo guardai*
N: oggi ti sei superata. *mi mise le mani sul culo*
Io: solita esibizione con i soliti maschi viscidi e arrapati.
N: ehi, così mi offendi.
Io: vorresti dire che tu non sei come loro?
N: lo devo ancora dimostrare? *mi accarezzò il viso*
Io: la risposta la conosci già. *me ne andai*
B: *era ancora in camerino*
Io: ma perché sta sempre in questo cazzo di posto? Non l'ho mai visto prima e adesso non si perde una serata.
B: ancora qua sta?
Io: sempre.
Finimmo il turno e uscii dal locale, e trovai Niall appoggiato alla mia macchina.
Io: devo tornare a casa. *presi le chiavi*
N: non vuoi venire da me? *mi prese per i fianchi*
Io: domani devo alzarmi presto. *non lo guardai*
N: c'è qualcosa che non va? *mi guardò*
Io: no, sono solo stanca. *continuai a guardare in basso*
N: sicura che non riguardi questo posto? *si riferì allo strip club*
Io: è un lavoro come un altro, perché?
N: ho notato qualche tipo poco raccomandabile e sicuramente sostanze non proprio legali.
Io: io ci lavoro e basta.
N: va bene, adesso vai a riposare, ci sentiamo domani allora. *mi diede un bacio sui capelli*
Io: d'accordo. *entrai in macchina*
-
Ero a letto quando sentii un rumore fortissimo da giù.
Io: ma che cazzo. *mi alzai di botto*
Scesi di sotto intontita.
X: Sharol Brooks mani in alto, le metta dove le possa vedere. *mi puntò una pistola*
Io: ma chi siete? Perché siete in casa mia. *alzai le mani*
Agente: polizia di New York, è in arresto. *si avvicinò e mi ammanetto*
Io: *ero confusa e spaventata ma sapevo che la cosa migliore era stare in silenzio*
A: ha il diritto di restare in silenzio, qualunque cosa dica potrà essere utilizzata contro di lei in tribunale. *mi portò fuori e mi fece entrare in macchina*
Mi portarono in caserma e poi in sala interrogatori.
*Niall's pov*
Fui svegliato nel mezzo della notte dal comandante per andare in caserma.
N: *mi misi in macchina e arrivai in centrale dove c'era una confusione mai vista*
Comandante: ma che sta succedendo? *aprì la porta della sala interrogatori*
Io: se non mi fate arrivare un cazzo di avvocato mi alzo e me ne vado. *urlò contro gli agenti*
N: sharol. *la guardai con il cuore a mille*
Io: tu, stronzo di merda, sei stato tu a farmi questo. *me la ritrovai addosso*
N: calmati sharol. *la bloccai*
Io: vaffanculo. *cominciò a piangere*
N: ehi posso spiegarti. *la strinsi*
Io: non mi toccare, non voglio sentire niente da te. *si allontanò da me*
Comandante: Horan nel mio ufficio.
N: comandante mi dia un minuto.
C: ora Horan. *andò verso il suo ufficio*
N: *guardai sharol e poi lo seguii*
C: *chiuse la porta dietro di me*
N: mi lasci spiegare comandante.
C: da quanto te la scopi Niall?
N: è la mia informatrice.
C: da quanto te la scopi? *urlò*
N: ho solo fatto il mio lavoro.
C: il tuo lavoro Niall? Lo sai che qualunque informazione tu abbia recuperato da lei la possiamo buttare nel cesso perché tu ci vai a letto?
N: è successo solo una volta.
C: va a sistemare questo casino Niall. *uscì dall'ufficio*
N: *lo seguii*
Agente: adesso tu mi dici tutto quello sai. *prese sharol per il braccio*
N: tu adesso ti calmi. *lo allontanai da sharol e lo sbattei al muro*
C: Horan esci subito.
N: se qualcuno la deve interrogare sono io.
Io: io voglio andare a casa. *sussurrò*
N: piccola. *mi girai verso di lei*
Io: voglio andare a casa Ní. *quasi mi pregò*
N: adesso andiamo. *l'abbracciai*
C: è libera di andare signorina Brooks.
Io: grazie.

SPAZIO AUTRICE
Mi dovete scusare per quest'assenza, ma purtroppo ho avuto un blocco a causa dell'uni. Spero che questo capitolo vi piaccia, probabilmente ci sarà anche una seconda parte. Con la promessa di impegnarmi ad aggiornare più spesso.

One shots Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora