Incidente

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Io: siamo arrivati? *guardai Niall*
N: non ancora piccola, non essere così impaziente. *rise*
Io: mi mancano i ragazzi.
N: lo so amore anche a me. *mi guardò*
Io: Niall frena! *gridai*
N: porca puttana. *sterzò e andammo a finire in un dirupo*
-
N: sharol, sharol per favore, svegliati. Aiutateci per favore. *urlò e scese dalla macchina*
Io: *ero intrappolata e non ero cosciente*
N: amore per favore, io ti scongiuro, devi svegliarti. *venne vicino a me*
Io: *avevo sangue ovunque, una brutta ferita al viso e la gamba destra tra il sediolino e il parabrezza*
N: *cercò di tirarmi fuori*
Io: Niall. *dissi a bassa voce*
N: sharol sei viva. *mi venne vicino e cercò di tirarmi fuori ma non ci riuscì*
Io: Niall mi fa male. *cominciai a urlare*
N: ehi piccola, guardami, concentrati su di me, ti tirerò fuori, te lo giuro.
Io: per favore fallo smettere. *cominciai a piangere*
N: andrà tutto bene. Aiuto, abbiamo bisogno di aiuto. *cominciò a urlare*
Io: *continuavo ad urlare dal dolore*
N: *entrò dalla parte del guidatore* ti tiro fuori. *cerco di slacciarmi la cintura ma senza riuscirci*
Io: Niall arriva qualcuno.
N: aiutateci, ehi siamo qui, per favore. *urlò*
X: ragazzi chiamo aiuto. *scese giù e chiamò l'ambulanza*
N: grazie.
J: io sono Jesse, sono un medico.
N: per favore aiuta la mia ragazza.
J: vado subito, i rinforzi arriveranno presto. *venne verso di me*
Io: puoi aiutarmi? *lo guardai*
J: sarò il tuo salvatore. *mi sorrise*
N: amore lui è Jesse, è un medico, ci aiuterà. Lei è sharol.
J: sharol mi sai dire che è successo?
Io: stavamo in auto, una macchina ci stava venendo addosso e Niall ha svoltato e siamo caduti. *mi lamentai per il dolore*
J: riesci a muovere la gamba?
Io: non lo so, so solo che mi fa male.
J: è incastrata?
Io: si.
J: Niall vai nella mia macchina, nel cofano ci dovrebbe essere un kit di pronto soccorso e cerca qualcosa per togliere questa porta.
N: vado. *corse sulla strada*
-
J: non riesco con questo. *provò a tagliare la portiera*
Io: mi fa male. *urlai*
J: finché fa male vuol dire che è ancora la tua gamba, se non ti facesse male sarebbe morta.
N: ma dove sono i rinforzi, sta facendo buio?
J: non ne ho idea Niall, riprova a chiamare. *gli passò il telefono*
N: d'accordo. *lo prese e chiamò*
J: sharol ora ho bisogno del tuo aiuto. *entrò dalla parte del guidatore*
Io: farò tutto quello che mi dici.
J: ora ti toglierò la cintura, ma la gamba ti farà molto male.
Io: penso che penso di così non possa andare.
J: fidati di me, farà più male. *prese le forbici e tagliò*
Io: *urlai*
J: devo fermare l'emorragia. *si tolse la camicia e mi avvolse intorno alla gamba*
N: baby resisti per favore. *mi strinse la mano*
J: niall hai qualcos'altro da mettere intorno alla gamba?
N: tieni. *prese una maglia dall'auto*
J: grazie. *l'avvolse intorno alla gamba*
N: non puoi tirarla fuori?
J: in realtà potrei ma ho paura la porta stia fermando la gamba e quindi una volta tolta non so in che condizioni la troveremmo.
N: l'ambulanza ha detto che ci metterà tempo.
J: ancora? Allora prendi il mio cellulare, scorri la rubrica e cerca dottoressa Callie Torres.
N: *fece come aveva detto e la chiamò*
J: cos'ha detto?
N: arriva il prima possibile.
-
J: cazzo, da dove viene questo sangue?
N: sharol, sharol per favore guardami, devi restare sveglia.
Io: non ce la faccio.
J: sharol non puoi farlo, devi resistere, devi combattere, se non lo fai perderai la gamba.
N: baby fallo per me, ti prego.
J: brava sharol stai andando benissimo.
N: arriva una macchina.
J: la Torres grazie a Dio. *si girò*
C: che abbiamo Jesse?
J: sharol ha la gamba bloccata e sta perdendo sangue da questa ferita sulla pancia.
C: l'hai fermata l'emorragia della gamba?
J: si la sto tenendo sotto controllo.
C: la cosa certa è che non la possiamo tirare fuori perchè la portiera tiene ferma l'emorragia?
N: quindi che si fa?
C: si chiama il carro attrezzi e si fa portare la macchina al pronto soccorso.
-
J: ragazza di 16 anni con ferita alla pancia, inizio di emorragia alla gamba destra e una brutta ferita al viso, è cosciente ma ancora per poco. *gridò da sopra al carro attrezzi per farsi sentire dai medici giù*
S: dobbiamo tirarla fuori, io devo controllare neurologicamente come sta.
J: dottor shepherd sharol sta bene, per ora, ma dobbiamo tirarla fuori.
C: forza ragazzi tiratela fuori. *disse ai vigili del fuoco*
J: sharol i vigili del fuoco taglieranno la porta e in quel momento la pressione che la porta svolgeva sulla tua gamba svanirà e farà male, il doppio di quanto hai sofferto fino ad ora, ma devi resistere.
Io: *annuii* salvatemi la gamba, qualsiasi cosa succeda.
C: sei forte sharol, sopravvivi un altro po' .
Tom: via la porta. *la tagliarono*
Io: *stavo per perdere conoscenza*
J: resisti sharol. *mi portò giù ed entrammo in sala operatoria*
-
C: ok, per ora è stabile ma non so per quanto tempo sarà così. *uscì dalla sala operatoria*
N: come sta?
T: per ora sta abbastanza bene ma non sappiamo se la gamba la farà morire.
N: non potete tagliargliela.
J: se sarà necessario lo faremo, o la gamba o la vita.
N: lei non vuole farsi tagliare la gamba.
J: Niall se muore non vedrà neanche che le hanno tagliato la gamba, capisco che è una ragazzina e che sarà dura senza una gamba, ma penso sia peggio lasciarla morire.
N: fate tutto il possibile per salvarla.
C: tutto quello che è nelle nostre possibilità. Non la lasceremo morire.
Infermiera: dottor Avery sharol si è svegliata.
J: arrivo subito.
C: sta tranquillo niall.
J: *entrò in camera seguito da Callie*
C: ben svegliata. *mi sorrise*
Io: la mia gamba. *la toccai*
J: sharol non ti posso promettere che resterà lì per molto.
Io: perchè? Io sto bene, la gamba mi fa un po' male ma penso sia normale.
C: sharol la gamba ha una grave infezione e ho paura che si estenda per tutto il corpo fino ad arrivare al cuore e farti morire.
Io: io non voglio perdere la gamba.
C: lo so che è dura, ma noi faremo di tutto.
-
N: amore come stai? *entrò nella camera*
Io: abbastanza bene.
N: meglio di ieri?
Io: si.
N: vengo subito, vado a fare una telefonata. *uscì dalla stanza*
*dopo 20 minuti*
C: l'infezione sta avanzando la dobbiamo portare in sala operatoria subito.
N: che sta succedendo? *entrò in camera*
J: Niall devi uscire, dobbiamo operare.
C: non c'è tempo di portarla in sala operatoria.
J: anestesia.
I: subito. *mi anestetizzarono*
C: *tagliò*
J: si sta stabilizzando.
C: era la gamba il problema, dovevamo tagliarla prima.
J: adesso starà bene.
-
J: ciao sharol, come ti senti? *mi sorrise*
Io: bene. *dissi ancora assonnata*
N: baby, stai bene? *entrò nella camera e si avvicinò a me*
Io: sto bene. L'avete tagliata? *guardai jesse*
J: sharol stava compromettendo la tua vita.
Io: va bene. *mi scese una lacrima*
N: andrà tutto bene piccola, ce la faremo, tu sei forte e io ti starò accanto. *mi accarezzò il viso*
Io: grazie.
C: ciao sharol, devo controllarti. *entrò nella stanza*
Io: d'accordo. *mi misi a sedere*
C: adesso ti toglierò le coperte.
Io: ok.
C: *tolse le coperte*
Io: oh Dio.
N: va bene piccola. *mi prese la mano*
C: sta benissimo. *toccò il moncone*
Io: *rabbrividii a quel tocco*
C: la buona notizia è che potrai cominciare presto la riabilitazione.
Io: dovrò usare una protesi?
J: si, ma ci sarà uno specialista ad aiutarti.
Io: va bene.
-
Io: no, non ce la faccio. *mi sedetti*
Mark: so che è difficile, ma ti ci devi abituare, questa è la tua nuova gamba. *indicò la protesi*
Io: ma mi fa male.
M: lo so, ma devi impararci a convivere. Dai riproviamo. *mi diede le mani*
Io: *mi alzai e feci qualche passo*
M: stai andando benissimo.
Io: *scivolai e urlai*
N: sharol. *mi prese al volo*
M: stai bene?
Io: si, ma devo sedermi.
M: continuiamo un altro po' e poi ti siedi.
Io: no, ho detto che devo sedermi.
M: se non ci cammini l'arto si atrofizzerà e non potrai più camminare, è questo che vuoi? Sopporta un po' di dolore.
Io: tu non sai quello che si prova, penso di aver sopportato abbastanza dolore fino ad ora e adesso sono una ragazza di 16 anni che non ho una gamba.
N: vieni tesoro siediti. Posso parlarti un attimo mark? *lo portò fuori*
M: deve sforzarsi.
N: lo sta facendo e così non l'aiuti.
-
Io: voglio la Torres.
J: sharol Callie non c'è.
Io: voglio lei, mark non mi piace.
J: provo a chiamarla.
*dopo 5 minuti*
J: Callie sharol fa i capricci perchè non vuole mark.
C: tesoro ma perchè?
Io: lui non mi piace, non mi aiuta, mi urla solo contro.
C: ma lo fa solo per motivarti.
Io: non è capace di prendermi, non può seguirmi lei?
C: d'accordo, ma solo perchè sei tu.
Io: grazie.
C: forza in piedi. *mi diede le mani*
Io: *le afferrai e scesi dal letto*
C: sei migliorata tantissimo.
Io: *feci qualche passo*
C: va bene sharol adesso puoi sederti, dobbiamo fare poco alla volta.
Io: mi fa malissimo. *mi levai la protesi*
C: fammi vedere. *mi visitò*
Io: c'è qualcosa che non va?
C: no sharol sta benissimo, ma il dolore è normale e continuerà.
-
N: baby finalmente sei a casa. *mi aiutò a scendere dalla macchina*
Io: non ce la facevo più in quell'ospedale. *gli presi le mani ed entrammo in casa*
N: siediti tesoro, sarai stanca.
Io: vieni vicino a me. *mi sedetti sul divano*
N: ti fa male? *si sedette accanto a me*
Io: si, tanto.
N: vieni. *mi tolse la protesi*
Io: no, che vuoi fare?
N: ti faccio un massaggio.
Io: no, non toccarmi.
N: perchè piccola?
Io: non lo so, non mi piace.
N: vieni qui. *mi abbracciò*
Io: grazie. *appoggiai la testa sulla sua spalla*
N: per cosa?
Io: per avermi supportata, e sopportata.
N: non devi ringraziarmi, se non fosse stato per me...
Io: *non lo lasciai finire* no, non provare a dirlo, non ti dare la colpa, non è tua. Poteva capitare a chiunque e adesso stiamo bene. *lo guardai*
N: se fossi stato un po' più attento non sarebbe successo.
Io: non darti una colpa che non è tua. *lo baciai*
N: ti amo. *approfondì il bacio*
Io: aspetta Ní. *gli misi le mani sul petto*
N: che c'è piccola?
Io: non posso. *mi sedetti sul divano*
-
N: io non capisco che hai, e se tu non mi lo dici io non posso aiutarti.
Io: non devi aiutarmi.
N: sharol non ti lasci toccare dall'incidente.
Io: è questo il problema? Vuoi fare sesso?
N: non voglio fare sesso, voglio che tu ti senta al sicuro con me.
Io: io mi sento al sicuro.
N: ma non a tuo agio, visto che da quando hai perso la gamba non ti posso neanche più guardare.
Io: il problema sono io, che non riesco a vedermi senza una gamba.
N: ma io sono qui per aiutarti.
Io: ti sto dicendo che non devi aiutarmi, devi solo avere un altro po' di pazienza, io prenderò confidenza.
-
Io: *mi svegliai urlando*
N: sharol. *si svegliò*
Io: scusa.
N: sharol hai fatto un altro incubo?
Io: *annuii*
N: vieni qui piccola. *mi abbracciò*
Io: quando finiranno? *cominciai a piangere*
N: non lo so piccola, ma ti aiuterò.
Io: *misi il viso nel suo collo*
N: torniamo a dormire amore. *si stese con me addosso*
Io: non voglio dormire.
N: cosa vuoi fare? *mi guardò*
Io: grazie per avermi aspettato. *lo baciai*
N: sei pronta?
Io: si ho bisogno di te. *gli levai la maglia*
N: sei bellissima. *si mise sopra di me e mi spogliò*
-
Io: oggi facciamo qualcosa? *lo guardai*
N: vuoi uscire? *mi guardò sbalordito*
Io: non usciamo di casa da un mese, gli altri penseranno che siamo morti.
N: vogliamo andare a casa dei ragazzi.
Io: d'accordo.
-
N: *bussò alla porta*
H: *aprì la porta* sharol! *mi abbracciò*
Io: ciao Harry. *gli diedi un bacio*
H: venite ragazzi entrate. *chiuse la porta*
Li: come stai?
Io: io sto bene. *sorrisi*
L: ci sei mancata tanto. *mi diede un bacio*
N: non mi avete minimante calcolato.
H: lei ha la priorità.
N: vi voglio bene ragazzi. *rise*
Io: possiamo sederci?
L: certo, vieni. *si sedette*
Io: *mi sedetti sul divano*
Li: vedo che ti sei ripresa bene. *si sedette vicino a me*
Io: si sto abbastanza bene, devo solo prendere un po' di confidenza con la protesi.
H: ti fa male?
Io: si, ma devo solo abituarmici.
L: se ti fa male puoi levarla.
Io: no, io preferisco tenerla.
-
Io: vado a prendere un po' d'acqua.
H: vado io, non ti alzare.
Io: potreste non trattarmi come una disabile?
N: vai, se hai bisogno di aiuto chiama. *mi aiutò ad alzarmi*
Io: *andai in cucina, presi l'acqua e tornai di là*
N: brava piccola. *mi baciò la tempia*
Io: mi fa male. *gli strinsi la gamba*
N: baby toglila, lo puoi fare davanti ai ragazzi.
Io: *annui*
N: *mi slacciò la protesi e me la levò*
L: va bene sharol, noi non ti giudicheremo.
Io: non è questo, è che io non riesco a vedermi, la protesi mi fa pensare di avere ancora una gamba.
N: sei bellissima lo stesso. *mi strinse*
Io: non ce l'avrei fatta senza di lui.
N: non dire così.
Io: è la verità. *lo guardai*

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