Unknow number

574 18 4
                                    

B: non ci credo che tu lo abbia fatto davvero. *mi guardò sorridendo*
Io: dovevo provarci. *sorrisi*
B: la prossima volta lancerò anche io il reggiseno con il mio numero scritto sul palco del mio idolo.
Io: ha fatto una faccia davvero buffa quando l'ha visto.
B: ci credo. *rise*
Io: okay basta pensare a ieri sera che è stata la serata più bella della mia vita, altrimenti piango.
B: non voglio tornare a casa.
Io: neanche io. *mi stesi sul letto dell'albergo*
B: New York ha un'atmosfera magica e noi dobbiamo tornare in quel buco di provincia.
Io: pensa che siamo più che fortunate ad abitare a due ore da qui.
B: si ma alla fine non ci veniamo mai.
Io: ti prometto che lo faremo più spesso.
B: sono pronta ad andare. *si alzò e mi tirò con se*
Io: *presi lo zaino e uscimmo dall'hotel*
B: che odio i treni. *raggiungemmo la stazione*
Io: non lamentarti sempre. *salii sul treno e mi sedetti*
B: l'hai presa davvero bene, non pensavo.
Io: che cosa?
B: la fine del concerto.
Io: sembra stupido ma quell'uomo mi manca più dell'aria.
B: immaginavo.
Io: ti ringrazio per avermi accompagnata.
B: non avrei mai potuto non farlo e poi mi sono divertita davvero tanto.
Io: quanto avrei voluto abbracciarlo.
B: lo so tesoro, lo so.
Io: devo ancora realizzare cosa sia successo.
-
Era passato un anno dal concerto, io avevo cominciato l'università e mi ero trasferita al college, avevo conosciuto nuove persone e la mia compagna di stanza.
Io: *ero in università a seguire una lezione quando mi arrivò un messaggio*
Charlotte: chi è? *mi guardò*
Io: non lo so, non ho il numero segnato, dopo vedo.
C: sarà qualcuno del nostro corso.
Io: sicuramente, non ho ancora segnato i loro numeri.
C: mio dio ma quando finisce questa lezione.
Io: tra mezz'ora purtroppo.
C: oddio ancora!
Io: forza, l'ultimo sforzo.
Finimmo la lezione e poi andammo in biblioteca a studiare.
C: alla fine hai capito di chi fosse quel numero?
Io: no, mi ha scritto semplicemente "ehi".
C: senza nome né niente?
Io: no.
C: strano.
Io: invece a te come va con Ryan?
C: bene, lui è molto carino.
Io: sono contenta, lui è approvato.
C: wow non è una cosa da poco, tu hai sempre qualcosa da dire su quelli con cui esco.
Io: mi ha fatto una bellissima impressione, poi è tutto da vedere.
Verso le sei tornammo nella nostra camera al college e ci mettemmo sul divano.
Io: sono stanchissima. *appoggiai la testa sulla sua spalla*
C: anche io, per fortuna è finita la settimana.
Io: si. *aprii whatsapp*
C: non rispondi all'anonimo?
Io: non si che dirgli, chissà chi è.
C: digli semplicemente ciao.
Io: okay. *risposi al suo messaggio*
-
Ormai erano passate un paio di settimane e io e il ragazzo continuavamo a parlare.
Io: *ero in classe e stavo messaggiando*
C: finalmente anche questa giornata è finita! *si alzò*
Io: *sorrisi al messaggio*
C: sharol? *mi guardò*
Io: si? *le prestai attenzione*
C: vogliamo andare a casa o preferisci restare qui ad arrossire davanti al telefono?!
Io: non sto arrossendo. *presi lo zaino e mi alzai*
C: questa cosa sta diventando inquietante, stai chattando con uno sconosciuto. *uscì dall'aula*
Io: che c'è di male? Parliamo con gente a caso ogni giorno. *la seguii*
C: si ma lui ha il tuo numero, è pericoloso.
Io: credi che sia un killer che vuole trovarmi e uccidermi? *sorrisi*
C: non fare la cretina e stai attenta.
Io: tranquilla charlotte, so badare a me stessa.
C: ho fame. *entrò in casa*
Io: anche io, da morire.
Preparammo il pranzo e ci mettemmo a tavola.
Io: *mi arrivò un messaggio e spalancai gli occhi*
C: cosa?
Io: niente.
C: sharol!
Io: mi ha invitata ad uscire. *non la guardai*
C: no, non se ne parla sharol.
Io: charlotte ho vissuto venti anni della mia vita sentendomi sempre poco all'altezza, non considerata dai ragazzi, brutta e fuori luogo, le poche volte che qualcuno ha provato ad avvicinarsi a me io l'ho sempre respinto per paura di risultare ridicola e stare male. Io mi sento a mio agio con lui, non lo conosco è vero, ma mi ha fatto sentire per la prima volta nella mia vita giusta e apprezzata.
C: sei tu il tuo problema, perché non hai davvero niente che non vada, sei bella, intelligente, simpatica, gentile e avresti la fila se fossi un minimo più sicura di te. Detto ciò se vuoi puoi vederlo ma nel campus, in mezzo a tanta gente.
Io: questo glielo posso proporre.
C: sei scema, davvero.
Io: hai appena finito di dire che sono intelligente. *sorrisi*
C: ma sei anche scema.
Io: ha detto che non c'è problema.
C: allora è un ragazzo dell'università, ne sono sicura.
Io: può essere, anche se poteva avvicinarsi anche in un altro modo.
C: forse è timido.
Io: probabile.
C: quando vi vedete.
Io: oggi pomeriggio.
C: comunque è assurdo che vi siate detti le cose più intime e poi non ha avuto il coraggio di dirti chi è.
Io: non credo sia così importante, infondo è un nome, ma chi se ne frega.
C: ti stai innamorando.
Io: non esageriamo.
C: parli ventiquattro ore su ventiquattro di lui, lo difendi e da quando parli con lui sei diversa.
Io: tipo?
C: non lo so, sei raggiante.
-
Io: charlotte io esco. *aprii la porta*
C: appena arrivi mandami la posizione e qualsiasi cosa chiamami o mandami un messaggio.
Io: tranquilla, sto al bar vicino alla biblioteca.
C: sta attenta comunque.
Io: ci vediamo dopo. *uscii*
Ero molto agitata, perché non sapevo cosa aspettarmi.
Io: *mi sedetti al bar e gli mandai un messaggio*
X: mi dici come sei vestita? *mi rispose*
Io: *gli mandai un foto*
X: credo di averti vista.
Io: io come ti trovo?
X: ti trovo io, tranquilla.
Io: *mi aveva messo un po' di ansia quella frase*
X: ciao. *si avvicinò*
Io: *lo guardai cercando di capire se fosse lui*
X: sei ancora più bella di persona. *mi sorrise*
Io: *lo guardai dal basso dov'ero seduta* oh cazzo.
X: per questo ho evitato di dirti chi fossi. *si sedette*
Io: *ero davvero nel panico più totale, non sapevo neanche che dire* io non so cosa dire, davvero.
X: cominciamo dal presentarsi, piacere Niall. *mi porse la mano*
Io: sharol. *gli porsi la mano anche se tremava*
N: come stai?
Io: sto metabolizzando tutto questo.
N: okay, è normale, però non scordarti che sono la persona con cui hai parlato tutto questo tempo.
Io: hai ragione. *feci un bel respiro*
N: va tutto bene.
Io: non avrei mai pensato che l'idea del numero sul reggiseno funzionasse. *risi*
N: mi ha veramente colpito. *sorrise*
Io: dio, non ci credo che per tutto questo tempo ho parlato con te, sembrava una cosa super normale, pensavo stessi parlando con uno dell'università.
N: è super normale.
Io: mi prendi in giro?
N: io sono davvero una persona comune, te lo assicuro, niente effetti speciali.
Io: ci sono miliardi di persone che venderebbero tutto pur di incontrarti, ascoltiamo le tue canzoni tutto il giorni tutti i giorni e spendiamo tutti i nostri soldi in qualsiasi cosa ti riguardi.
N: okay, è vero, però noi ci stavamo conoscendo e io non voglio che tu mi veda da un'altra prospettiva adesso.
Io: ci proverò, ti ho detto delle cose davvero imbarazzanti.
N: stai parlando con un tipo a caso, puoi dire tutte le cose imbarazzanti che vuoi.
Io: ti ringrazio, veramente, perchè, togliendo queste settimane in cui abbiamo parlato da "persone normali", mi sei sempre stato accanto in un altro modo.
N: avevo capito fossi una persona speciale.
Io: okay dopo questo che mi ha fatto venire le farfalle allo stomaco, possiamo cominciare il nostro normale appuntamento.
N: concordo. *ordinò*
Io: la prossima volta ti porto in un posto più carino ma la mia compagna di stanza ha insistito per farci stare nel campus.
N: è una buona amica, era in pensiero per te, effettivamente potevo anche essere un pazzo psicopatico.
Io: si, era molto preoccupata di questo. *risi*
N: sono contento che tu ti sia fidata di me.
Io: a questo punto sarebbe stato il rimpianto più grande della mia vita.
Dopo un'ora passata a parlare Niall mi riaccompagnò in camera.
Io: arrivata. *guardai la porta della mia stanza*
N: mi hai promesso un altro appuntamento.
Io: manterrò la mia promessa.
N: sono stato davvero bene sharol.
Io: anche io. *sorrisi*
N: ci sentiamo dopo okay? *mi diede un bacio sulla guancia*
Io: si, mandami un messaggio quando arrivi.
N: *mi guardò sorridendo*
Io: scusa, l'abitudine. *arrossii*
N: è la cosa più dolce che mi abbiamo mai detto. *se ne andò*
Io: *rientrai in casa*
C: allora? *mi guardò*
Io: tu non puoi capire. *mi sedetti vicino a lei*
C: com'è andata, chi era?
Io: l'uomo della mia vita charlotte. *la guardai*
C: usi questa frase solo per Niall. *rise*
Io: *sorrisi*
C: non è vero, mi stai prendendo in giro. *spalancò gli occhi*
Io: stavo chattando con Niall Horan.
C: non ci credo. *si mise una mano sulla bocca*
-
Io: buongiorno. *andai in cucina*
C: giorno tesoro, già pronta?
Io: si, devo uscire.
C: con Niall? *sorrise*
Io: si.
C: dove andate?
Io: non lo so, ha detto che era una sorpresa.
C: lo sai che appuntamento è questo?
Io: il quinto? Non lo so, non porto il conto.
C: il quinto, e lo sai che si fa al quinto? In realtà al terzo ma vedo che voi siete un po' lenti.
Io: che si fa al quinto? *la guardai*
C: sesso Sharol.
Io: non credo sia questo l'appuntamento giusto.
C: però ti sei depilata.
Io: quello è un altro discorso.
In quel momento bussarono alla porta.
Io: vado io. *aprii la porta*
N: buongiorno. *mi sorrise*
Io: buongiorno Niall.
N: ciao charlotte. *si affacciò*
Io: entra un attimo, devo mettere le scarpe.
N: d'accordo. *entrò e chiuse la porta*
C: come stai Niall?
N: tutto bene grazie.
Io: charlotte era curiosa di sapere dove mi portassi. *sorrisi*
N: è una sorpresa, ma le piacerà. *si rivolse a charlotte*
C: no immagino.
Io: okay sono pronta. *mi avvicinai alla porta*
N: andiamo.
Io: ciao charlotte, ci vediamo dopo. *uscii*
C: divertitevi.
Uscimmo dal campus ed entrammo in macchina.
N: ciao. *mi guardò*
Io: ciao di nuovo. *mi sporsi verso di lui*
N: *mi baciò*
Io: sei molto bello stamattina. *lo guardai*
N: grazie, devo ammettere che di solito sono io quello che fa i complimenti alle ragazze.
Io: volevo dirtelo, l'ho pensato per tutta la mia vita. *fece spallucce*
N: anche tu sei bellissima. *partì*
Io: non mi dirai dove stiamo andando vero?
N: no. *sorrise e mi mise una mano sulla coscia*
Io: okay. *accesi la radio*
Dopo poco arrivammo e Niall parcheggiò davanti un locale.
Entrammo e ci sedemmo.
Io: è davvero un bel posto.
N: sono contento ti piaccia, ci vengo spesso.
Io: com'è andata la settimana, ci siamo sentiti poco.
N: bene, ho lavorato tanto per questo non mi sono fatto sentire, però è stata una settimana molto produttiva.
Io: tu non sai quanto significhi per me questa frase. *sorrisi*
N: NH3 è vicino.
Io: non puoi dirmi queste cose. *sorrisi*
N: questo è il mio ricatto per qualsiasi cosa.
Io: Niall non ne hai bisogno, te lo assicuro. *lo guardai*
Chiacchierammo per un po' finché un si avvicinarono due ragazzi.
J: ma buongiorno, finalmente abbiamo l'onore di conoscere la nuova conquista di Niall Horan.
N: ciao jake. *lo abbracciò*
John: scusalo, noi siamo John e jake. *si presentò a me*
Io: è un piacere conoscervi, io sono sharol.
N: voi che ci fate qui?
J: stiamo andando a casa di Ed.
John: ci ha invitati Anne Marie.
N: non mi ha detto niente?
John: forse perché sapeva dovessi uscire con sharol.
J: noi andiamo, volete venire?
N: a te va? *mi guardò*
Io: si. *dissi un po' titubante*
N: se non vuoi non fa niente, organizzeremo un'altra volta.
Io: no, va bene davvero.
Dopo aver pagato ci alzammo ed entrammo in macchina.
N: non sei molto convinta. *mi guardò*
Io: ho solo un po' paura di conoscere i tuoi amici, che sono anche le persone che ascolto ogni giorno e non avrei mai immaginato di conoscere.
N: devi stare serena, sono tutti molto gentili e simpatici, persone normali.
Io: *gli sorrisi*
N: e ti adoreranno.
Dopo poco arrivammo e insieme a jake e john entrammo alla festa.
N: buongiorno.
Anne: ciao tesoro, che ci fai qui? *lo abbracciò*
N: mi hanno invitato loro, dato che tu non mi hai detto niente. *indicò i ragazzi*
A: mi avevi detto saresti dovuto uscire con sharol e non ti ho detto niente. Comunque piacere io sono Anne Marie. *si presentò a me*
Io: piacere sharol. *le sorrisi*
A: Niall non ha esagerato sulla tua bellezza.
Io: *arrossii*
J: chi vuole da bere?
Io: io.
Ci spostammo tutti a chiacchierare in cucina e nel frattempo Niall mi presentò un po' di persone.
H: guarda un po' chi si vede qui. *si avvicinò a Niall*
N: Harry. *sorrise*
H: ciao Ní, come stai?
N: tutto bene, mi fa piacere vederti.
Io: *ero rimasta incantata a guardare Harry.
N: lei è la mia ragazza, sharol. *mi presentò*
H: è un piacere conoscerti sharol.
Io: anche per me. *ero davvero imbarazzata*
H: come vi siete conosciuti?
N: storia divertente.
Io: ho lanciato il mio reggiseno al suo concerto con il numero scritto dentro e lui mi ha contattata.
H: non è da te Niall. *sorrise*
N: ha fatto colpo su di me questa cosa.
H: quindi sei una sua fan?
Io: si.
H: hai preferito un concerto di Niall al mio.
Io: non ho mai detto che sono anche tua fan. *sorrisi*
H: ti si legge in faccia tesoro.
Io: e comunque sono venuta anche al tuo.
H: e non ho avuto l'onore di avere un tuo reggiseno, mi sento davvero offeso.
-
N: *mi chiamò a telefono*
Io: ehi Ní.
N: ciao tesoro, come stai?
Io: così e così, tu?
N: cos'è successo?
Io: niente di che, sono un po' giù.
N: vuoi venire da me?
Io: si, non vorrei dare fastidio, che stavi facendo?
N: niente ero con un paio di amici.
Io: sicuro?
N: si, non c'è alcun problema.
Io: mi vesto e vengo.
N: a dopo tesoro. *chiuse la chiamata*
C: dove vai? *prese la borsa per uscire*
Io: da Niall. *andai in camera a prepararmi*
C: stasera è la sera. *mi seguì*
Io: ci sono gli amici. *sorrisi*
C: se ne andranno prima o poi.
Io: e io cono loro, ma tu non dovevi uscire? *la guardai*
C: sto andando.
Io: ecco.
C: buona serata e divertiti. *se ne andò*
Io: anche tu tesoro.
Mi preparai e dopo un quarto d'ora arrivai da Niall.
Io: *bussai alla porta di casa*
N: *aprì la porta* buonasera.
Io: ciao.
N: vieni tesoro. *mi fece entrare*
H: buonasera. *mi guardò*
N: sharol loro sono Louis e Liam.
Io: *guardai Niall*
N: non c'era bisogno di presentarli okay. *sorrise*
Io: piacere. *mi sedetti sul divano*
L: finalmente abbiamo il piacere di conoscerti.
Li: ad un certo punto abbiamo pensato fossi inventata.
Io: addirittura. *risi*
L: a dire di Niall sei la ragazza perfetta.
H: non si vede?
Io: Niall esagera sempre. *lo guardai*
N: come stai?
Io: bene.
N: non mi è piaciuto il tono al telefono. *si sedette vicino a me mi passò un braccio intorno alle spalle*
Io: è passato. *lo guardai*
Li: direi che noi siamo di troppo.
Io: non lo dite neanche, se ve ne andate mi arrabbio.
H: Niall la tua ragazza non vuole restare da sola con te, c'è un problema.
N: è solo gentile, in realtà vorrebbe che ve ne andaste ora.
L: quello sei tu Ní. *si alzò e andò in cucina*
Li: dove studi sharol, ci hai messo dieci minuti per arrivare.
Io: ad Harvard, il college sta qui dietro.
H: sei una secchiona.
Io: non è vero. *lo guardai*
H: sei entrata ad Harvard.
Io: ma non sono una secchiona.
L: *tornò con due birre e me ne offrì una*
Io: grazie. *la presi*
N: ma fa come se fossi a a casa tua lou.
L: sono stato gentile, non le avevi offerto neanche una birra.
Io: vedo che vi volete bene. *sorrisi*
Li: talmente tanto che litighiamo come fratelli.
H: adesso non esageriamo.
Io: Harry per favore. *sorrisi*
H: in realtà sono uno stronzo, il personaggio che conosci è inventato.
Io: non abbiamo tutta questa confidenza ma concedimi di dirti che non sei credibile.
H: te lo dimostrerò sharol.
L: Niall non sei preoccupato per la tensione che c'è tra questi due?
N: in realtà si, ma speravo svanisse.
Li: non credo succederà mai.
-
H: è arrivata l'ora di andare. *guardò l'orologio*
Li: si. *si alzò*
N: ci vediamo in questi giorni ragazzi.
L: divertitevi. *uscì seguito dagli altri*
Io: sono davvero simpatici i ragazzi.
N: si e tu gli stai molto simpatica.
Io: Harry è esattamente come lo immaginavo.
N: non pensavo sareste andati così d'accordo.
Io: forse è meglio che vada anche io. *lo guardai*
N: ti va di rimanere qua?
Io: si.
N: allora non volevi andartene. *sorrise*
Io: no. *lo baciai*
N: *mi appoggiò una mano sul viso*
Io: *gli misi le mani fra i capelli*
N: *mi prese per i fianchi e mi fece sedere su di lui*
Io: *gli baciai il collo*
N: *mi mise le mani sul sedere* andiamo di sopra?
Io: si. *scesi da lui*
N: *mi prese per mano e mi portò in camera*
Io: *mi stesi sul letto e lo tirai con me*
N: lo sai che sei meravigliosa. *mi baciò il collo*
Io: grazie Ní. *gli tolsi la maglia*
N: *mi sbottonò i panatoli e li sfilò*
Io: *lo guardai*
N: *mi aprì le gambe e si mise fra di esse*
Io: dio. *buttai la testa all'indietro*
N: non ho ancora cominciato e tu già imprechi.
Io: è colpa tua.
N: *passò due dita sopra gli slip e li spostò*
Io: *mi levai la maglia*
N: non mi ero accorto fossi senza reggiseno.
Io: non ti distrarre.
N: okay. *sorrise e cominciò a leccare la mia intimità*
Io: *ansimai*
N: *fece movimenti circolari con la lingua e infilò un dito*
Io: Niall. *gemetti*
Continuò il sesso orale e si fermò prima che venissi.
Io: Ní. *lo supplicai*
N: ti do subito quello che vuoi piccola. *si spogliò e si infilò il preservativo*
Io: *mi stesi*
N: *si mise sopra di me e entrò in me*
Io: cazzo. *gli presi il viso tra le mani e lo baciai*
N: *mi mise una mano sul fianco e cominciò a muoversi*
Io: *gemetti*
N: *si mise diritto*
Io: *gli strinsi il bicipite*
N: *mi afferrò entrambi i fianchi*
Io: Ní. *venni*
Continuammo e dopo un po' venimmo entrambi.
N: *si stese affianco a me*
Io: *stavo cercando di riprendere fiato*
N: è stato bellissimo. *mi guardò*
Io: si, tu sei fantastico.
N: anche tu piccola. *mi baciò*
Io: grazie di tutto Ní. *lo strinsi*
N: nessuno mi ha mai ringraziato dopo il sesso.
Io: non è solo per questo, tu sei sempre stata la mia persona, anche quando non ti conoscevo, mi sentivo vicina a te e tu riuscivi a farmi stare bene. E adesso che tutto ciò è più che reale a me non sembra vero.
N: sono contenta che tu abbia deciso di lanciarmi quel reggiseno.
Io: decisione più giusta della mia vita.

ANGOLO AUTRICE
Non sono soddisfatta di questo capitolo, ma non avevo molte idee. Lasciatemi un commento e seguitemi sulla pagina TikTok che ho dedicato alla storia, mi chiamo @/armsofstrangers.

One shots Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora