Mare fuori pt.2

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Io: *ero in sala comune da sola a suonare*
N: *si fermò all'entrata a guardarmi*
Io: *ero concentrata e non ci feci caso*
N: *si appoggiò allo stipite della porta*
Io: *finii il brano*
N: *applaudì*
Io: *mi girai di scatto verso di lui* che paura Niall.
N: scusa, non volevo spaventarti. *si avvicinò e si sedette accanto a me*
Io: ti è piaciuta?
N: tantissimo, hai un talento immenso. *mi accarezzò il viso*
Io: grazie, mia madre mi ha fatto studiare piano fin da piccola.
N: ha dato i suoi frutti.
Io: le senti queste urla? *mi alzai e mi avvicinai alla finestra*
N: non sento niente. *mi raggiunse*
Io: ascolta più attentamente, arrivano dalla mensa. *guardai fuori*
N: okay, adesso le sento anche io.
Io: cosa starà succedendo? *vidi le guardie correre verso la mensa*
N: mi sembra abbastanza grave, forse è più sicuro restare qui.
Io: si? *lo guardai spaventata*
N: andrà tutto bene.
Io: *prima che potessi dire qualcosa vidi Chris e Matt entrare nella sala*
C: eccoli qui, i nostri piccioncini. *si avvicinò*
M: finalmente siamo soli.
N: che volete da noi?
M: sai una cosa Niall, oggi è il tuo giorno fortunato, da te non vogliamo niente. *si avvicinò per bloccarlo*
C: abbiamo solo bisogno della tua bella. *si avvicinò a me*
Io: vi conviene uscire da qui prima che chiami le guardie.
C: il comandate non ti verrà a salvare questa volta. *mi prese*
M: non verrà nessuno.
N: lasciatela stare. *cercò di difendermi*
M: ti conviene farti gli affari tuoi. *gli diede un pugno*
C: ci divertiremo noi due eh? *mi accarezzò il viso*
Io: *voltai la faccia*
C: non cominciare a fare la difficile, altrimenti non sarò tanto gentile. *mi prese il mento tra le mani*
Io: vaffanculo. *mi dimenai*
C: che ti ho detto? *mi spinse contro il muro e mi bloccò prendendomi per il collo*
N: perché non te la prendi con me? *urlò*
M: se sei così impaziente! *gli diede un pugno nello stomaco*
Io: *cominciai a gridare per farmi sentire da qualcuno*
C: forse non hai capito, le guardie sono tutte impegnate a sedare la rivolta che abbiamo scatenato.
Io: *guardai Niall nel panico*
C: sei molto più bella quando stai zitta. *si sporse verso di me e mi baciò*
Io: *gli sputai in faccia*
C: *accenno un ghigno e poi mi colpì*
N: basta, la dovete smettere, cosa volete da noi! *urlò*
C: io ho bisogno di questo bel faccino.
N: lei non c'entra niente.
C: allora non sai bene con chi vai a letto. *mi bloccò i polsi sopra la testa e l'altra mano la fece vagare su tutto il corpo*
Io: ti prego. *sussurrai*
C: come scusa, non ho capito bene. *mi palpò il seno*
Io: farò quello che vuoi, ma adesso smettila. *ero spaventata*
C: finalmente ci siamo arrivati.
M: dai Chris, che non abbiamo molto altro tempo.
C: voglio solo godermi un altro po' questa sottomissione. *mi strinse a lui e mi palpò il sedere*
Io: cosa vuoi?
C: tu adesso verrai con me. *mi fece camminare*
N: no Sharol, no, dove la porti? Chris fermati! *si dimenò mentre uscivo dalla sala*
M: noi dovremmo aspettare qui.
-
*arrivammo in mensa dove c'erano tutti gli altri ragazzi barricati dentro con le guardie fuori che cercavano di trovare una soluzione*
C: guardate che ho qui! Merce di scambio. *entrò con me*
Tutti i ragazzi cominciarono ad urlare.
Comandante: Chris lasciala andare, ma cosa hai intenzione di fare? Così peggiorerai solo le cose. *cercò un contatto con lui*
C: questa è la mia carta esci gratis di prigione. *prese un coltello e me lo appoggiò sul collo*
Io: *cominciai a piangere*
Comandante: andrà tutto bene Sharol, ti tiro fuori da lì. *mi guardò*
C: usciremo solo insieme da qui dentro.
Comandante: tu hai due alternative, mettere fine a tutto ciò o uscire da qui dentro ma in un sacco nero, a te la scelta.
C: ho già detto le mie condizioni.
Comandante: Chris ragiona, puoi ancora fare la cosa giusta, ma devi lasciare andare Sharol.
C: pensate che sia stupido? Adesso non si torna più indietro e lei è la mia unica possibilità per uscire vivo.
Comandante: ti serve un ostaggio? Prendi me, facciamo questo scambio, sono io quello di cui hai bisogno per uscirne.
C: non farei mai entrare una guardia qui dentro.
Comandante: resisti, finirà presto. *mi guardò*
Io: *annuii*
C: è tutta vostra ragazzi, fatene quello che volete. *mi spinse al centro della mensa*
Comandante: ci prepariamo ad entrare. *si rivolse agli altri*
Guardia: è sicuro comandante?
Comandante: ci stiamo facendo controllare da dei ragazzini.
*due ore dopo*
Io: *ero rannicchiata in un angolo sperando che sarebbe finito tutto*
Comandante: tutti a terra! *entrò insieme agli altri*
C: che nessuno si muova. Comandante non erano questi gli accordi. *mi prese*
Comandante: non prendo ordini dai criminali. *caricò la pistola*
C: volete sparare? Spero abbiate una bella mira. *mi mise un braccio intorno al collo*
Comandante: nessuno si deve fare male, non mi costringete ad usarla.
Pian piano i ragazzi obbedirono agli ordini e rimase solo Chris con qualche altro amico.
Comandante: è finita Chris, ti hanno abbandonato, non puoi vincere da solo.
C: non finisce finché non lo dico io.
Comandante: lascia Sharol. *si avvicinò*
C: un altro passo e la uccido. *riprese il coltello*
Comandante: cosa vuoi Chris?
C: voglio uscire da qui.
Comandante: bene, ti accompagno.
C: niente scherzi comandante, non volete un cadavere sulla coscienza.
Comandante: nessuno scherzo. Ti do quello che vuoi. Tutti fuori. *fece sgombrare la mensa*
C: prima voi comandante.
Comandante: seguimi. *uscì dalla mensa*
N: Sharol. *mi vide*
Comandante: adesso la lasci ed esci dal quel portone.
C: continuate a sottovalutarmi comandante, lei non la mollo. *mi tirò verso il cancello*
Io: *feci resistenza*
C: cammina Sharol.
Io: basta. *mi fermai*
C: due metri e siamo fuori, poi fai quello che vuoi. *mi strinse*
Io: *mi feci trascinare fino all'uscita*
C: puoi venire con me se vuoi. *si mise davanti a me*
Io: dopo tutto quello che mi hai fatto, hai anche il coraggio di chiedermelo.
C: un'accusa di omicidio sarà lunga da scontare. *mi prese il mento tra le mani*
Io: meglio una vita in carcere che fuori con quelli come voi. *corsi all'interno*
N: dio Sharol. *mi corse incontro e mi abbracciò*
-
I giorni seguenti furono duri, i ragazzi ricevettero pensanti punizioni e dopo un po' Chris fu ripreso e riportato dentro.
Io: *stavo pulendo gli uffici*
N: buongiorno. *entrò*
Io: ehi. *lo guardai sorridendo*
N: sono riuscito a farmi mettere alle pulizie con te. *si avvicinò e mi prese per i fianchi*
Io: come stai? *gli presi il viso tra le mani*
N: bene, me la sto cavando.
Io: Niall io dovrei parlarti di una cosa. *lo guardai negli occhi*
N: può dirmi tutto. *si allontanò e si sedette sulla scrivania*
Io: ieri ho parlato con mia madre, e dopo quello che è successo è riuscita a far accelerare le cose.
N: okay, questo che significa?
Io: che è molto probabile che sconterò il resto della pena a casa, agli arresti domiciliari.
N: sono molto contento per te. *sorrise*
Io: io ti aspetto fuori però. *gli presi la mano*
N: io ti amo Sharol, e questo non cambierà per il solo fatto che non sarai qui con me.
Io: anche io Niall.
N: vieni qui. *mi tirò a sè e mi abbracciò*
Comandante: queste sono le pulizie che fate, per questo qua dentro fa sempre schifo. *entrò*
Io: ci scusi. *mi allontanai da Niall*
C: Sharol vieni con me, ci sono visite.
Io: arrivo, noi ci vediamo dopo. *guardai Niall*
N: a dopo.
Io: chi c'è? *seguii il comandante*
C: tua madre con l'avvocato.
Io: *non dissi nulla*
C: tua madre ha smosso mari e monti per te, non scordarlo.
Io: lo so, lei è la migliore.
C: so che ti sei affezionata alle persone qui dentro, però Sharol, la vita è lì fuori e tu non puoi sprecare un minuto di più. *si fermò*
Io: ho paura che non sia più in grado di vivere nel mondo vero.
C: è solo questione di ambientazione, ti basterà qualche giorno, ne sono sicuro.
Io: grazie.
C: ora vai. *mi aprì la porta della sala*
-
Anne: sei pronta? *mi guardò*
Io: non lo so. *presi lo zaino*
A: saluta questa cella, perché è l'ultima volta che la vedrai. *mi aiutò con le altre cose*
Io: non ci credo che sia finita. *uscii e andai in cortile*
A: io non penso di essere pronta a salutarti. *si mise davanti a me*
Io: non è un addio.
A: appena esco da qui vengo da te.
Io: non aspetto altro. *l'abbracciai*
A: ti voglio tanto bene piccola, sei speciale. *mi strinse*
Io: fa la brava, mi raccomando. *mi allontanai e la guardai negli occhi*
Agente: non abbiamo molto tempo. *guardò l'orologio*
C: c'è tutto il tempo.
A: l'accompagna lei a casa?
C: si, se ne può anche andare.
A: *non ci pensò due volte e se ne andò*
Io: grazie. *gli sorrisi*
N: è davvero arrivato il momento di salutarci? *mi prese per mano*
Io: non metterti nei guai, stai attento, e torna presto da me.
N: questo vale anche per te, tranne per la parte di tornare qui, non ci provare.
Io: te lo prometto.
N: ti amo. *mi prese il viso tra le mani*
Io: anche io. *mi scese una lacrima*
N: non si piange, è un bel momento. *mi abbracciò*
Io: ho bisogno di te, quindi esci presto.
N: non vedo l'ora di cominciare una vita con te fuori da qui. *mi strinse*
Io: nel frattempo ti verrò sempre a trovare. *lo guardai negli occhi*
C: pronta a tornare a casa Sharol?
Io: si. Vi voglio bene ragazzi, mi raccomando. *sorrisi*
C: forza andiamo. *mi aprì la portiera della macchina*
Io: non vi dimenticate di me. *salii*
C: *salì anche lui e partì*
Dopo poco arrivammo a casa mia.
Io: prima di andare io devo dirle una cosa. *mi girai verso il comandante*
C: dimmi.
Io: lei è stata l'unica persona che mi ha dato speranza dentro quel posto, che mi ha protetto e allo stesso tempo mi ha insegnato cosa significa scontare una pena.
C: tu sei speciale Sharol, ti auguro il meglio per questa vita.
Io: la ringrazio, di tutto.
C: *mi abbracciò*
Io: le assicuro che mi vedrà più spesso di quanto pensa. *scesi dalla macchina*
C: non avevo dubbi. *sorrise*
Io: *entrai nel cancello di casa mia*
C: *se ne andò*
-
I due anni seguenti furono davvero duri, io avevo cominciato l'università, ormai ero alla fine del mio secondo e nel frattempo cercavo di mantenere un rapporto stabile con Niall, anche se non era facile. Avevo mille nuove influenze, la vita universitaria, gli esame e lo stress che rendevano tutto più complesso.
Ma alla fine arrivò il mese di luglio, io finii gli esami del secondo anno e nel frattempo Niall finì di scontare la sua pena.
Io: *arrivai fuori il carcere e aspettai in macchina che uscisse*
Comandante: *bussò al vetro della mia macchina*
Io: buongiorno. *abbassai il finestrino*
C: devo fare un controllo per sapere se questa range rover sia rubata? *sorrise*
Io: probabilmente scoprirebbe di si. *risi*
C: Sharol! *mi guardò serio*
Io: sto scherzando! Adesso sono un'spirante giurista, rigo dritto.
C: sono molto fiero di te.
Io: grazie. Ma devo ancora aspettare tanto per il mio uomo? Fanno tipo 50 gradi.
C: sta arrivando. *guardò il cancello*
Io: *scesi dalla macchina*
N: ho addirittura l'autista privato? *mi guardò*
Io: ciao amore. *lo abbracciai*
N: ho scontato la mia pena, ti ho detto che ce l'avrei fatta.
Io: sono tanto fiera di te. *lo baciai*
C: mi raccomando ragazzi, non vi voglio mai più vedere qui dentro.
N: agli ordini capo. *gli strinse la mano*
C: in bocca al lupo e tu guida piano, ti tengo d'occhio. *mi guardò*
Io: sono una pilota provetta.
C: immagino. *rise e tornò dentro*
Io: *salii un macchina*
N: quindi adesso ho la ragazza con il range, che studia giurisprudenza e fa la bella vita? *salì anche lui*
Io: la bella vita non direi proprio. *sorrisi e partii*
N: non sono mai stato così felice.
Io: posso dire lo stesso. *lo guardai*
N: comincia la nostra vita insieme. *mi mise la mano sulla gamba*
Io: ti amo Niall.
N: anche io piccola.
-
Io: buongiorno.
N: buongiorno amore. *si girò verso di me*
Io: che bello svegliarsi insieme a te. *lo guardai*
N: che bello dormire in un letto vero e comodo.
Io: mi devo offendere?
N: no amore, non ho mai dormito così bene ed è tutto merito tuo.
Io: per quelle tre ore che abbiamo dormito. *sorrisi*
N: dovevamo festeggiare. *mi mise una mano sul fianco e mi baciò*
Io: mi sei mancato tanto. *gli accarezzai il viso*
N: anche tu.
Io: ti va di andare a fare colazione? *stavo per alzarmi*
N: altri cinque minuti così, ti prego. *mi tirò di nuovo sul letto*
Io: e va bene, cinque minuti. *lo baciai*
N: sei bellissima. *mi strinse il sedere*
Io: sei insaziabile.
N: tu non mi basti mai. *mi ribaciò*
Io: adesso però ho fame. *mi alzai*
N: sei cattiva. *si alzò anche lui*
Io: *andai in cucina e preparai la colazione*
N: ma tua madre non c'è? *si sedette a tavola*
Io: no, è partita per le vacanze e ci ha lasciato tutta la casa a nostra disposizione. *gli diedi il caffè*
N: amo tua madre. *si alzò e mi circondò i fianchi*
Io: è la migliore. *mi guardai verso di lui*
N: quindi possiamo testare tutta la casa.
Io: che hai in mente? *sorrisi*
N: adesso vedrai. *mi prese in braccio*
Io: tu sei pazzo. *risi*

ANGOLO AUTRICE
Sono finalmente riuscita a pubblicare il continuo del capitolo precedente, spero vi piaccia, nonostante l'attesa.

One shots Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora