Olympics

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Eravamo appena arrivati nel villaggio olimpico e già l'atmosfera delle olimpiadi parigine si faceva sentire.
Io: io sto in stanza con Myriam, vi avverto. *entrai nel nostro appartamento*
Paola: non avevamo dubbi. *scelse la sua stanza*
Myriam: qualcuno ha il programma di oggi?
Sarah: alle 11 dobbiamo essere al palazzetto per l'allenamento.
Io: contro chi giochiamo domani? *posai la valigia nella mia camera*
Alessia: contro il tuo uomo. *si sedette in cucina*
Io: già? Cominciamo bene!
Myriam: tanto lo sai che lo faremo a pezzi.
Io: ehi. *la guardai*
In quel preciso istante bussarono alla porta.
Paola: avanti. *alzo la voce per farsi sentire*
Julio: come stanno le mie ragazze? *ci raggiunse*
Niall: buongiorno.
Io: ciao. *sorrisi*
Myriam: due coach mi sembrano un po' troppi.
Julio: l'ho portato per Sharol, così che dopo non si distragga troppo. *si sedette*
N: ciao amore. *si avvicinò e mi baciò*
Io: la sorte ha voluto che la prima partita ci vedesse avversari. *gli presi il viso tra le mani*
N: già è capitato e non sarà l'ultima volta. *mi ribaciò*
Io: ti distruggerò. *sorrisi*
N: questo è da vedere. *mi guardò*
Julio: ora tutte a prepararsi, che dobbiamo andare a riscaldarci.
N: ci vediamo dopo okay? *mi prese il viso tra le mani*
Io: non mi guardare, che mi distrai. *feci scivolare le mani sui fianchi*
N: non te lo posso promettere. *mi baciò*
Alessia: siete carini ma mi sta girando lo stomaco. *alzò le sopracciglia*
N: ho capito, me ne vado. *si allontanò*
Paola: preparati a perdere Horan.
Sarah: ti faremo piangere.
N: *alzò il dito medio e uscì*
Io: siete cattive. *guardai le ragazze sorridendo*
-
Io: palla! *schiacciai*
Myriam: mi volevi fare fuori? *cadde a terra*
Io: scusa. *risi*
Alessia: stava pensando alla faccia di quella stronza della Vargas. *palleggiò*
Paola: la Gunes è il suo problema. *mi guardò*
Io: la odio, che devo fare. *presi la palla*
Sarah: ci prova con il tuo uomo, ci sta.
Io: la devo massacrare. *schiacciai*
Myriam: stai massacrando me per ora. *schivò il mio colpo*
Io: ti voglio bene. *sorrisi*
Julio: ragazze per oggi può andare, non vi scordate quello che vi ho detto.
Sarah: tutto appuntato coach.
Paola: mi raccomando i muri.
Myriam: e teniamo sempre le posizioni, non dobbiamo lasciare neanche un centimetro scoperto.
Alessia: capitano vuoi aggiungere qualcosa?
Io: non ci dobbiamo far prendere dalle emozioni, è importante restare lucide. Per il resto ci basta giocare come abbiamo fatto finora.
Julio: adesso tornate al villaggio e riposatevi, vi voglio al massimo per domani.
Io: a domani capo.
Salutammo e tornammo in appartamento.
Io: *ero appena uscita dalla doccia quando bussarono* chi è?
X: dei fan. *rispose da fuori*
Io: *mi affacciai con l'asciugamano intorno al corpo*
X: disturbiamo? *mi sorrise*
Io: Thomas! *lo abbracciai*
T: ciao splendore. *mi diede un bacio*
Io: come state? *mi allontanai e li feci entrare*
Nicolò: è permesso? *lo seguì*
Myriam: guarda chi si fa vedere! *li salutò*
Alessia: i più belli del villaggio. *li abbracciò*
Paola: vi possiamo offrire qualcosa?
Thomas: abbiamo saputo che voi avete l'aria condizionata e la siamo venuti a scroccare.
Io: il privilegio di avere tutti i coach dalla nostra parte. *sorrisi*
Sarah: senza Sharol saremmo morte.
Nicolò: qui così funziona eh.
Io: mi vado a vestire, non sparlate troppo di me. *andai in camera*
-
Io: pronte ragazze? *le guardai*
Paola: prontissime. *si avvicinò*
Myriam: aspettiamo il tuo discorso capitano.
Io: non ho niente da dirvi, se non divertitevi, giocate come sapete giocare, concentratevi e non lasciatevi influenzare da nulla, siete forti. *misi la mano al centro*
Alessia: siamo le migliori. *aggiunse la sua mano*
Myriam: ognuna di noi sa. *aggiunse anche la sua*
Paola: diamo il meglio di noi. *mise la mano sulla mia*
Sarah: capo qualcosa da dire? *guardò il coach*
Julio: mi raccomando, ricordatevi quanto valete e siate sempre fredde. *infine mise la sua mano*
Io: merda, merda, merda. *urlai insieme alle altre*
Uscimmo dallo spogliatoio ed andrai in campo e lì ci accolse l'altra squadra, insieme ad un'arena piena di persone che erano lì per noi.
Salutammo le avversarie e poi ci mettemmo in campo.
Io e Niall ci scambiammo uno sguardo e poi cominciammo.
Io: palla! *battei dopo il fischio dell'arbitro*
La partita stava andando veramente bene, noi eravamo bilanciate, e loro non riuscivano a starci dietro.
Io: *schiacciai*
Arbitro: *diede il punto alle turche*
Io: c'era il tocco, l'hanno toccata. *mi diressi verso l'arbitro*
Julio: chiamiamo il challenge.
Niall: il mio muro non ha toccato la palla, era fuori. *si avvicinò*
Io: so quello che visto, l'hanno toccata con le dita, il punto è nostro.
N: troppo alta e lunga, è fuori.
Io: *mi zittii perché mi ero innervosita*
Arbitro: *verificò e ci diede il punto*
Io: forza ragazze. *tornai dalle altre*
Myriam: stai bene? *mi guardò*
Io: sì, sto giocando bene, solo questo importa. *mi misi in posizione sotto rete*
N: *mi guardò*
Io: *distolsi subito lo sguardo*
Facemmo qualche altro punto fino a vincere il set, ma il set successivo non fu per niente una passeggiata.
Vargas: *schiacciò potentissimo su di me*
Io: cazzo. *fui presa in pieno*
Julio: time out.
Ci avvicinammo tutti al coach.
Paola: stai bene Sharol? *mi mise una mano sulla spalla*
Io: credo di sì. *mi toccai dove mi aveva colpito*
N: *si avvicinò senza dire niente e mi fece un segno con la testa per chiedermi se stessi bene*
Io: *annuii*
N: vargas in panchina. *ritornò dalle sue ragazze*
V: ma coach? *lo guardò sbalordita*
N: non voglio ripetermi. *le diede le spalle*
Julio: mi raccomando concentrate.
-
Finimmo la partita e vincemmo 3 a 0.
Passammo a salutare tutte le avversarie e poi arrivammo ai coach e agli arbitri.
Io: *diedi la mano a Niall*
N: *me la strinse e mi mimò con la bocca un "ti amo*
Io: *sorrisi*
Ci intrattenemmo un po' in campo anche per rilasciare le interviste.
Giornalista: Sharol abbiamo visto che hai ricevuto un palla davvero forte dalla tua opposta.
Io: si, probabilmente potevo anche io fare qualcosa in più per prenderla meglio, ma può capitare.
G: però poi è intervenuto il loro coach, nonché tuo fidanzato, che ha preso le tue difese.
Io: non ho bisogno di essere difesa, né da lui né da nessun altro, se ha preso quella decisione avrà avuto le sue buone ragioni, indipendentemente da me, sappiamo scindere il nostro rapporto dal lavoro. *me ne andai nello spogliatoio*
Myriam: perché non torniamo in camera tesoro? *mi seguì*
Io: non ce la fanno a non fare commenti inopportuni e a parlare solo di sport?! *mi cambiai*
M: va tutto bene tesoro, hai fatto bene a mettere le cose in chiaro. *mi abbracciò*
Io: grazie. *la strinsi*
Paola: abbraccio di gruppo. *ci raggiunse*
Io: vi voglio bene ragazze.
Ci riunimmo tutte e poi tornammo nel villaggio.
Io: ah finalmente. *mi stesi sul divano vicino alle altre*
Alessia: la doccia ti rigenera sempre.
Io: dovevo liberarmi da tutti i pensieri.
Paola: ragazze abbiamo vinto 3 a 0, ma cosa vogliamo di più di questo.
Io: io vorrei che quei giornalisti facessero il loro lavoro ma per il resto sono più che soddisfatta.
N: *bussò alla porta aperta* si può?
Io: certo Ní, entra. *mi alzai*
N: volevo fare i complimenti alla mia campionessa. *mi venne incontro e mi abbracciò*
Io: grazie. *lo strinsi*
N: e assicurarmi che tu stessi bene, considerando che in campo non ho potuto fare niente. *mi baciò*
Io: sto bene amore, grazie. *mi allontanai un po'*
N: i giornalisti ti hanno fatto arrabbiare? *mi accarezzò il fianco*
Io: un po', ma tu già lo sai questo. *sorrisi*
N: l'avevo capito appena ho visto la tua espressione.
Io: per questo ti amo. *lo baciai*
-
Ero a guardare la gara di nuoto di Thomas.
E lui vinse l'oro.
Io: *scesi giù ad abbracciarlo*
T: *stava cercando di venire da me*
Io: posso abbracciare il mio eroe? *mi avvicinai*
T: sei venuta alla fine! *mi abbracciò*
Io: non potevo mancare. *lo strinsi*
T: se mi dai dieci minuti io parlo con tutti i paparazzi e poi scappo da qui.
Io: hai vinto l'oro, la meriti un po' di gloria. *mi allontanai*
Come previsto Thomas fece le interviste e la maggior parte delle domande erano sulla ragazza che lo era andata ad abbracciare dopo la gara.
T: adesso me ne devo andare, prima che esploda. *venne verso di me*
Io: andiamo a festeggiare come si deve. *uscii fuori e andai verso il villaggio.
Nicolò: ed ecco che arrivare il re. *lo accolse insieme a tutti gli altri*
T: grazie ragazzi. *sorrise e li abbracciò*
Festeggiamo tutti insieme e poi io tornai in appartamento.
Myriam: ed eccola qui, la donna del momento. *mi guardò*
Io: di che parli? *la guardai confusa*
Paola: è da stamattina che non fanno altro che parlare di te, la famosa ragazza che è stata tutto il tempo accanto a Thomas Ceccon.
Io: vi prego ditemi che state scherzando. *mi sedetti accanto a loro*
Sarah: ti assicuro che è tutto vero.
Io: io li odio, veramente, quel ragazzo ha vinto la medaglia d'oro e invece di parlare di lui e della sua impresa parlano di una cosa che non esiste.
Alessia: lo sai come vanno queste cose tesoro.
Io: lo so, però non è giusto.
Dopo qualche ora ci preparammo per festeggiare insieme ai ragazzi, dato che anche Nicolò aveva vinto una medaglia d'oro.
Sarah: siete pronte?
Paola: si.
Myriam: manca solo Sharol, come sempre. *le raggiunse*
Io: sono pronta. *andai da loro scalza e con il vestito sbottonato*
Alessia: prontissima. *rise*
Thomas: certo che vi fate aspettare eh? *entrò in casa con Nicolò*
Myriam: manca il nostro capitano. *mi indicò*
Io: possiamo andare. *cercai di abbottonarmi il vestito*
T: ti aiuto. *si avvicinò e l'abbottonò*
N: serve una mano? *entro in casa*
Alessia: la tua fidanzata è lenta.
T: abbiamo finito. *mi allacciò anche le scarpe*
Io: grazie Tommy. *gli diedi un bacio*
N: che ne dici di andare? *guardò male thomas*
Io: subito. *lo raggiunsi*
N: che cos'era quello? *entrò in macchina*
Io: cosa? *lo guardai*
N: *restò in silenzio*
Io: Ní?
N: non è il momento di litigare.
Myriam: se è per noi non ti preoccupare, fate come se non ci fossimo. *guardò paola*
Io: perché dovremmo litigare? *aggrottai le sopracciglia*
N: grazie Tommy. *imitò la mia voce*
Io: ho ringraziato un mio amico perché mi ha aiutato, cosa c'è di male?
N: un tuo amico. *rise ironicamente*
Io: Niall mi stai urtando il sistema nervoso, è un giorno importante, cerchiamo di non rovinarlo.
Dopo una ventina di minuti di silenzio arrivammo al locale.
Io: ho bisogno di bere. *mi diressi al bancone*
T: tutto bene tesoro? *si avvicinò*
Io: Niall si comporta da stronzo e non voglio che rovini la serata, soprattutto per te.
T: dai vieni con me, andiamo a ballare. *prese il drink*
Io: okay. *sorrisi e lo seguii con il drink in mano*
T: è un giorno importante, dobbiamo divertirci e ricordarlo per sempre così. *iniziò a ballare*
Io: hai ragione. *feci la stessa cosa*
La serata trascorse serena, ci divertimmo molto, ballammo e bevemmo tutti insieme.
N: posso parlarti un attimo? *si avvicinò e mi prese per la mano*
Io: si. *guardai un attimo Thomas e andai con lui*
N: Sharol ti devo ricordare chi è il tuo ragazzo, perché il tuo comportamento dice altro.
Io: ah non ti piace come mi sto comportando? Cioè, in che modo? *già mi stavo innervosendo*
N: stai facendo la cretina.
Io: perché mi sto divertendo con i miei amici?
N: perché stai sempre azzeccata a quello.
Io: ma davvero fai Niall?
N: si, davvero faccio, mi da fastidio.
Io: e non sono problemi miei, io non devo chiedere il permesso a nessuno per essere felice e condividerlo con le persone a cui voglio bene.
N: non sono problemi tuoi!
Io: Niall se avessi voluto rinfacciarti tutte le stronzate che hai fatto fatto durante queste periodo così importante per me staremmo a parlarne ore, ma non mi sembra il caso, perché io passo sopra alle cose, come dovresti fare tu.
N: adesso però devi avere il coraggio di dirle queste cose.
Io: le vuoi sapere? Te le dico subito. Hai iniziato durante la prima partita, io avevo visto il tocco del tuo muro sulla mia schiacciata e tu mi hai praticamente detto che la mia azione faceva schifo, perché troppo alta e lunga e quindi non avevo alcuna speranza, te la potevi anche risparmiare.
N: stavo difendendo la mia squadra.
Io: e a me non ci hai pensato? Come avrei potuto reagire dopo quella cosa?
N: no, non ci ho pensato, perché abbiamo sempre detto di dividere le cose e in quel momento io ero concentrato sul mio lavoro.
Io: ma fammi il piacere, e poi ho visto quanto sei concentrato sulle tue ragazze, tra poco tu e la Gunes vi mettete insieme.
N: ah adesso sei gelosa?
Io: si perché quella troia non fa altro che provocarti.
N: e non credi che io abbia lo stesso diritto di essere geloso di te e Thomas?
Io: no, perché tra me e Thomas non c'è niente.
N: neanche tra me e Gunes, eppure tu sei gelosa.
Io: io ho un motivo per essere gelosa, tu no, io e Thomas ci conosciamo da sempre e in questo momento stiamo condividendo un percorso, non c'è mai stato niente tra di noi e mai niente ci sarà, e il fatto che ognuno di noi siamo fidanzato lo dimostra.
N: forse per te è così ma io lo vedo, lui sta sempre appiccicato a te.
Io: e anche se fosse Niall? Qui dentro sono l'unica persona con cui ha davvero confidenza, è una situazione difficile per tutti, siamo sotto pressione costantemente, e lui caratterialmente fa molta fatica a gestire questi momenti.
N: e io che posizione avrei in questo bellissimo quadretto?
Io: Niall tu sei il mio fidanzato, questo non c'entra nulla con te. Sto semplicemente accanto ad un mio amico in un momento importante e faticoso per entrambi. Non mi sembra difficile da capire.
N: *fece un gran respiro*
-
Il girone era ormai al termine, noi eravamo arrivate in finale vincendo tutte le partite tranne un set. Eravamo imbattibili. Ma per puro caso ci ritrovammo di nuovo contro la Turchia, e di conseguenza contro Niall, con cui c'era un po' di tensione.
Julio: mi raccomando i muri e le posizioni ragazze, per il resto divertitevi, è il vostro momento, la vostra finale olimpica. *mise la mano sulle nostre*
Io: merda, merda, merda. *urlai e mi diressi in campo*
Salutammo le avversarie e ci distribuimmo per cominciare.
Paola: palla! *batté*
Noi stavamo giocando benissimo, come non avevamo mai fatto e i punti arrivavano, ma nell'ultimo set le turche avevano cominciato a fare sul serio e noi stavamo perdendo la concentrazione.
N: cambio, entra Gunes al posto di Dundas.
Gunes: grazie coach. *gli passò una mano sul petto*
Alessia: respira. *mi guardò*
Io: *feci un gran respiro e schiacciai* palla!
E casualmente la mia bomba esplose proprio su Gunes che non riesci a fare niente.
Io: e vai così! *urlai*
Myriam: grande capitano. *mi diedi il cinque*
Io: *ripresi la palla e ribattei*
E anche questa palla a 100 km/h si riversò sulla Gunes che questa volta la presa in faccia.
G: è fallo. *andò verso l'arbitro*
Io: fallo? Ma le sai le regole? *mi avvicinai come una bestia*
G: mi hai colpita in faccia! *urlò*
Io: mi dispiace, non l'ho fatta a posta, ma non puoi dire che è fallo.
N: Gunes torna in campo. *si avvicinò*
G: non può giocare così, è un animale.
Io: non è colpa mia se non sai giocare.
N: ora vai in campo.
G: l'ha fatto apposta questa stronza. *si buttò tra le sue braccia*
Io: io la uccido. *mi girai per non esplodere*
Julio: Sharol va in campo, ci penso io. *mi accarezzò la schiena*
Sarah: è una stupida, sei la più forte, stai tranquilla. *mi venne incontro*
Io: se tocca di nuovo il mio uomo glielo faccio vedere io il fallo.
Paola: mantieni la concentrazione e calmati, stiamo vincendo okay? *mi diede le mani*
Io: hai ragione. *respirai*
Arbitro: *fischiò*
Io: palla! *battei*
E dopo l'ultimo set, per l'ennesima volta, vincemmo 3 a 0, ed eravamo campionesse olimpiche.
Io: *corsi ad abbracciare le ragazze*
Alessia: ce l'abbiamo davvero fatta. *ci strinse piangendo*
Paola: abbiamo vinto le Olimpiadi.
Io: non ci credo. *cominciai a saltare*
Festeggiamo anche insieme al coach e a tutto lo staff.
Io: non penso di poter essere così felice. *mi buttai a terra*
Myriam: abbiamo realizzato il nostro sogno piccola. *si buttò su di me*
Io: come si fa a fermare il tempo. *la abbracciai*
Dopo quel momento di caos salutammo le avversarie e come sempre gli arbitri e il coach.
N: sono fiero di te. *mi sussurrò con le lacrime agli occhi*
Io: grazie. *gli sorrisi*
Passo un'altra oretta e poi ci fu la premiazione e l'inno.
E poi ricominciammo a festeggiare come solo noi sapevamo fare.
N: forse non è appropriato ma io devo abbracciare la mia donna. *mi prese per mano e mi tiro verso di lui*
Io: Ní. *mi buttai tra le sue braccia*
N: sei una forza della natura, lo sai vero? *mi sussurrò all'orecchio*
Io: non penso di poter essere più felice di così. *lo strinsi*
-
Con la nostra partita si chiudevano le Olimpiadi e non ci restava altro che festeggiare.
Alessia: andiamo che ci stanno aspettando. *ci guardò*
Io: le campionesse si fanno attendere.
Sarah: ha ragione. *prese la borsa*
Uscimmo e dopo poco arrivammo al locale, dove trovammo tutti ad attenderci e ad applaudirci.
Julio: ho bisogno di dire due parole alle mie ragazze, quindi fate un po' di silenzio. Sono davvero tanto orgoglioso di voi, che oggi avete scritto una pagina di storia, siamo partiti insieme per quest'avventura solo quattro mesi fa, di solito ci vogliono quattro anni, e invece voi, in così poco tempo, siete arrivate al vostro massimo, siete cambiate, migliorate e siete diventate un tutt'uno. Avete giocato la vostra miglior partita stasera, io sono fiero della mia squadra.
Io: grazie di tutto coach. *lo abbracciai*
E tutte le ragazze si unirono.
Dopo di che cominciò la festa.
T: come ti senti con la medaglia al collo? *si avvicinò*
Io: come un dio. *sorrisi*
T: sei stata davvero divina.
Io: quindi c'eri? *lo guardai stupita*
T: pensavi che mi sarei potuto perdere una finale così?
Io: ti voglio tanto bene.
T: anche io tesoro. E dici al tuo ragazzo che non c'è bisogno di fissarmi tutto il tempo, non ha niente di cui preoccuparsi. *indicò Niall che distolse lo sguardo*
Io: come fai a spiegare ad un uomo così cocciuto una cosa tanto semplice? *andai verso Niall*
N: prima che tu dica qualunque cosa, mi dispiace di essermi comportato in quel modo. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: allora l'hai capito? *sorrisi*
N: ero troppo concentrato sul mantenere il mio ruolo, e non poterti neanche guardare in campo per me è stato devastante. Ma non ci sono scuse per come mi sono comportato, mi dispiace tanto tesoro.
Io: va tutto bene Ní, l'importante è questo, parlarne e risolvere sempre. Ti amo tanto. *gli accarezzai il viso*
N: anche io piccola, più di ogni altra cosa. *mi baciò*
Io: sono così felice di poter festeggiare anche con te. *lo abbracciai*
N: sei la mia campionessa. *sorrise*
Io: abbiamo vinto. *mi vennero le lacrime agli occhi*
N: hai vinto. *mi baciò*
La festa durò a lungo, ci divertimmo da pazzi e scaricammo tutta l'adrenalina accumulata durante il periodo. E quando finimmo tornammo a casa.
Io: forse abbiamo un po' esagerato. *aprii la portiera della macchina*
N: ehi, aspetta. *mi prese per il braccio*
Io: che c'è? *lo guardai*
N: vuoi venire da me?
Io: certo Ní. *sorrisi*
N: andiamo. *rimise in moto e andammo nel suo appartamento*
Io: da quanto non stavamo solo tu ed io. *entrai*
N: da troppo piccola. *mi prese e mi baciò*
Io: *gli misi le mani intorno al collo*
N: vieni con me. *mi trascinò in camera da letto*
Io: *mi stesi sul letto*
N: non vedevo l'ora di festeggiare con te. *si mise sopra di me*
Io: anche io. *gli baciai il collo*
N: *si tolse la camicia*
Io: sei bellissimo. *gli accarezzai il petto*
N: mai quanto te. *mi sfilò il vestito*
Io: mi sei mancato Ní. *capovolsi la posizione e mi misi a cavalcioni su di lui*
N: anche tu piccola. *mi mise le mani sul sedere*
Io: *gli sbottonai la cintura e gli levai i pantaloni*
N: torna qui. *mi diede la mano*
Io: non me lo farò ripetere due volte. *mi rimisi a cavalcioni su di lui e cominciai a muovermi sulla sua erezione*
N: oh dio. *gemette*
Io: *mi sporsi su di lui e lo baciai*
N: *mi strinse il sedere e mi diede uno schiaffo*
Io: *gli morsi il labbro*
N: *capovolse di nuovo la posizione e mi lasciò baci su tutto il corpo scendendo sempre più in basso*
Io: Ní. *ansimai*
N: farò tutto quello che desideri. *mi guardò negli occhi e passò due dita sopra gli slip*
Io: *gemetti*
N: *mi spostò gli slip e cominciò a leccare la mia intimità*
Io: dio Ní. *buttai la testa all'indietro*
N: *infilò un dito*
Io: *gli misi una mano tra i capelli*
N: *mosse la lingua con movimenti circolari*
Io: continua ti prego. *gli spinsi un po' la testa verso di me*
N: *aggiunse il secondo dito*
Io: cazzo. *gemetti*
Continuò così fino al mio limite.
Io: Ní ti prego. *mi stesi sul letto*
N: *mosse le dita sempre più veloce*
Io: *strinsi le lenzuola*
N: *succhiò il clitoride*
Io: sto per venire. *iniziai a tremare*
N: vieni per me piccola.
Io: Niall. *urlai il suo nome venendo*
N: brava piccola. *mi diede un bacio nell'interno coscia*
Io: ti amo. *gli presi il viso tra le mani*
N: ti amo anche io. *mi baciò e si mise su di me facendomi passare le gambe attorno al suo busto*
Io: *gli passai una mano sulla schiena*
N: *si infilò il preservativo ed entrò in me*
Io: *gemetti tra le sue labbra*
N: sei bellissima. *mi le braccia accanto al mio corpo e andò più veloce*
Io: *gli misi una mano sul sedere*
N: ti amo. *mi accarezzò una coscia*
Continuammo per un po' finché non venimmo entrambi e ci stendemmo l'uno accanto all'altro.
Io: il sesso più bello di sempre Ní. *mi girai verso di lui*
N: è l'aura di vittoria che gira intorno a te. *mi guardò sorridendo*
Io: ti amo. *gli presi il viso tra le mani e lo bacia*
N: anche io piccola.

ANGOLO AUTRICE
è passato veramente molto tempo, lo so, ma l'università mi risucchia tutto il tempo. Spero vi faccia piacere quest'aggiornamento.
Penso che non vi appaiano le foto di copertina, adesso ve la posto qui e poi cercherò di risolvere il problema.

Penso che non vi appaiano le foto di copertina, adesso ve la posto qui e poi cercherò di risolvere il problema

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