Tirocinio pt.2

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Io: ti prego. *sussurrai chiudendo gli occhi per la paura*
N: *mi mise la mano libera intorno al collo*
Io: *sentii i brividi percorrermi tutto il corpo*
N: dolcezza.
Io: *aprii gli occhi sentendo i suoi su di me*
N: hai paura?
Io: *avevo davvero paura e non sapevo assolutamente cosa fare, non volevo irritarlo, quindi abbassai lo sguardo*
N: guardami! *ordinò*
Io: *lo guardai quasi con le lacrime agli occhi*
N: non ti sto facendo niente. *mise entrambe le mani dietro la schiena*
Io: perchè l'hai fatto?
N: non volevi passare un po' di tempo con me? *ghignò*
Io: non posso sopportare l'isolamento.
N: non sei in isolamento, sei con me.
Io: in una gabbia, che chissà quando verrà aperta.
N: rilassati dolcezza ci tirano fuori tra qualche giorno. *si girò dandomi le spalle e si stese sulla branda*
Io: perchè hai picchiato quell'uomo? *restai attaccata alla porta*
N: *non mi rispose*
Io: Niall? *lo richiamai come se pensassi non mi avesse sentita*
N: non parlerò con te.
Io: allora ti rifaccio la domanda, perchè mi hai chiuso qui dentro? *alzai un po' il tono*
N: non alzare la voce con me. *si alzò di scatto mettendosi davanti a me*
Io: scusa. *tremai*
N: non farmi domande perchè non ti risponderò, non siamo amici, non lo saremo mai, volevo semplicemente scopare. *mi guardò schifata*
Io: *deglutii per quello che avevo appena sentito*
N: ma non ti toccherò neanche con un dito, perchè sei una frigida del cazzo. *si allontanò*
-
Io: *ero seduta a terra appoggiata al muro con le gambe al petto*
N: *era steso sulla branda con le braccia dietro la testa*
Guardia: Horan il pranzo. *bussò alla porta della cella*
Io: *guardai la porta di scatto pronta ad urlare*
N: *si lanciò verso di me mettendomi una mano sulla bocca* si, lascialo a terra.
G: *passò il vassoio dalla fessura della porta e lo posò a terra*
N: *mi guardò serrando la mandibola*
G: *si allontanò*
N: stavi per urlare. *mi tolse la mano dalla bocca*
Io: no. *scossi la testa mentendo*
N: credi che sia un cretino? *alzò un sopracciglio*
Io: *scossi di nuovo la testa*
N: dio se mi urti il sistema nervoso. *si ristese*
Io: *finalmente respirai*
N: che ci fa una come te in questo posto? *continuò a guardare il soffitto*
Io: non capisco cosa intendi per una come te.
N: stai dicendo che ti senti al nostro livello?
Io: non sono nessuno per sentirmi migliore.
N: risposta del cazzo. *mi guardò*
Io: non capisco cosa vuoi sentirti dire.
N: che sei una che grazie ai soldi di papà ha avuto tutti i privilegi di questo mondo e adesso vuoi fare l'anima pia che aiuta gli altri.
Io: sto solo facendo il mio lavoro, sono costretta a stare qui, è il mio tirocinio.
N: papi non ha pagato abbastanza per farti laureare senza questo lavoro?
Io: mi sono fatta un culo enorme per essere ammessa alla Harvard e guarda tu ora con chi mi devo giustificare, in questo momento dovrei stare in un ufficio all'ultimo piano di un grattacielo con i migliori avvocati di New York. *mi arrabbiai*
N: povera creatura, certo che devi aver un'infanzia difficile!
Io: non permetterti mai più di fare insinuazioni su di me, su mio padre o sulla meritocrazia del mio studio, perchè non sai niente di me.
N: mi fa piacere che tu non abbia neanche un minimo di istinto di sopravvivenza. *si alzò*
Io: non ti lascerò parlarmi in questo modo solo perchè ho paura di te. *mi schiacciai al muro*
N: forse è proprio l'intelligenza che ti manca. *mi alzò per un braccio*
-
Io: *mi svegliai di soprassalto e vidi che Niall ancora dormiva. Mi faceva male tutto, avevo fame e sete, dovevo uscire da lì. Così mi avvicinai alla porta per cercare almeno un modo per comunicare con l'esterno. Prima che riuscissi a fare qualsiasi cosa sentii due mani sui fianchi che mi spinsero contro la porta, misi le mani davanti a me perchè non sbattere il viso*
N: vedo che ti sei svegliata con la voglia di evadere.
Io: *sentivo il suo respiro sul collo e quelle mani enormi premere sui miei fianchi*
N: mi sento offeso che tu non voglia passare più tempo con me. *mi girò verso di lui*
Io: *ero stremata, non avevo neanche le forze per controbattere*
N: dolcezza dovresti imparare quando è il momento di stare in silenzio e quando no. *mi prese il mento con due dita*
Io: *avrei tanto voluto prenderlo a schiaffi in quel momento*
N: non essere arrabbiata con me dolcezza. *mi passò il pollice sulle labbra*
Io: *quel ragazzo mi mandava fuori di testa*
Ma quando si stava per avvicinare la porta della cella si aprì facendomi cadere a terra e Niall sopra di me.
J: mio dio, sharol. *ammanettò Niall e mi fece alzare*
Io: grazie. *lo guardai*
J: da quanto tempo sei qui dentro? *consegnò Niall al collega*
Io: ho perso la condizione del tempo ma penso siano circa due giorni. *mi passai le mani sul viso*
J: ti ha fatto qualcosa?
Io: nulla.
J: vieni, andiamo dal direttore. *mi prese per mano*
Io: io ho bisogno di andare a casa per riprendermi.
J: dobbiamo riferirlo al direttore.
Io: domani, adesso ho bisogno di una doccia e di una dormita.
J: ti accompagno. *mi mise una mano dietro la schiena e mi accompagnò*
Io: grazie ancora, ci vediamo in questi giorni. *presi le chiavi dell'auto*
J: sicura che non vuoi che ti accompagni?
Io: si, grazie mille. *entrai in auto e partii*
-
Io: buongiorno. *entrai in sala relax*
J: giorno sharol, sei mancata un bel po' di giorni, come ti senti? *mi porse un caffè*
Io: meglio grazie. *lo presi*
J: se vuoi ti accompagno dal capo.
Io: si. *dissi titubante perchè non volevo portare guai a Niall, che già mi odiava*
J: forza, non temere. *mi accompagnò nell'ufficio del direttore ma non c'era*
Io: passeremo dopo. *stavo per andarmene*
J: perchè non approfittiamo di questa opportunità? *mi baciò*
Io: John. *gli misi le mani sul petto*
J: so che lo vuoi anche tu. *mi bloccò i polsi sopra la testa*
Io: fermati John.
J: *continuò a baciarmi e poi scese sul collo*
Io: ti prego. *stavo per piangere*
J: *mi spinse ancora di più vicino alla porta*
Io: mi fai male, ti prego. *cercai di liberarmi*
J: sta zitta. *infilò la mano libera sotto la mia maglia*
Io: *chiusi gli occhi per un secondo, ma li riaprii immediatamente non sentendo più la sua presa su di me*
N: che fai John, mi rubi il giocattolo? *cominciò a picchiarlo*
Io: oh dio. *cominciai a piangere scaricando tutta la paura accumulata*
D: ma cosa sta succedendo? *si avvicinò al suo ufficio*
N: *continuava a colpire john, che era steso sotto di lui ricoperto di sangue*
D: Horan! *lo prese per le spalle e lo spinse al muro*
N: *avevo la faccia rivolta verso me*
Io: grazie. *non uscì un suono dalla mia bocca solo le labbra che si muovevano*
N: *alzò gli occhi al cielo*
D: la seconda rissa in meno di una settimana? *gli mise le manette e chiamò aiuto per John*
Io: non lo mandi in isolamento, ha solo cercato di difendermi. *mi asciugai le lacrime*
D: john ha provato a farti del male? *mi guardò*
Io: *annuii solamente*
D: d'accordo, prenderò provvedimenti, Horan va in cella. *gli tolse le manette*
Io: grazie. *seguii Niall*
N: *entrò in cella senza accorgersi di me*
Io: Niall. *mi fermai prima del cancello*
N: non ringraziarmi, non l'ho fatto per te. *non si girò*
Io: per qualsiasi motivo tu l'abbia fatto ti ringrazio. *stavo per andarmene*
N: *mi prese per il polso e mi tirò nella cella a pochi centimetri di distanza da lui*
Io: *il mio corpo a contatto con il suo mi faceva rabbrividire*
N: te l'avevo detto di stare attenta. *si avvicinò al mio orecchio sussurrando la frase*
Io: *inclinai leggermente la testa dal lato opposto*
N: *mi baciò il collo*
Io: *chiusi gli occhi*
L: Niall ci aspettano fuori. *restò impalato davanti alla cella*
N: arrivo. *mi sorpassò senza guardarmi neanche*
-
Io: *stavo passeggiando all'esterno quando sentii due mani sui fianchi e mi ritrovai contro il muro*
N: continui ad andare in giro da sola. *mi guardò*
Io: dio Niall, mi hai spaventata. *sospirai*
N: non dovresti essere preoccupata per me.
Io: di cosa vi occupate tu e Louis? *lo guardai curiosa*
N: non dovresti fare domande di cui non vuoi sapere la risposta. *fece vagare le sue mani sul mio corpo*
Io: e tu non mi dovresti toccare. *non riuscivo a restare seria dopo la frase detta*
N: se non lo volessi anche tu reagiresti in un altro modo.
Io: non ti ho mai dato il consenso. *alzai un sopracciglio*
N: il tuo corpo l'ha fatto per me, solo sfiorandoti mi rendo conto di quanto tu lo voglia. *mi mise una mano dietro il collo*
Io: dio. *buttai la testa all'indietro*
N: ecco di cosa parlo. *mi strinse i capelli tra le mani*
Io: *chiusi gli occhi*
N: *mi baciò il collo lasciandomi un succhiotto*
Io: *gemetti*
N: vieni. *mi prese per mano e mi portò in una stanza lì vicino*
Io: *lo seguii*
N: guardami. *mi prese il mento per costringermi a guardarlo*
Io: *lo guardai negli occhi*
N: *ricominciò a baciarmi il collo e mise le mani sul mio sedere*
Io: *gli mise le mani fra i capelli*
N: *mi sollevò appoggiando la mia schiena al muro*
Io: *legai le gambe alla sua vita*
N: *stava per sfilarmi la maglia*
Io: Niall. *presi le sue mani*
N: *mi rimise le mani sul sedere e mi baciò un po' sotto al collo*
Io: *continuai a godermi i suoi baci*
N: *si avvicinò ancora a me*
Io: *gemetti sentendolo tanto vicino alla mia intimità*
N: *mi sbottonò il jeans e ci infilò una mano*
Io: *tornai con i piedi a terra*
N: che cazzo fai? *strinse la mascella*
Io: stiamo andando troppo veloce. *presi fiato*
N: che sei venuta a fare se non lo volevi. *era arrabbiato e i suoi occhi diventarono scuri*
Io: io. *esitai*
N: tu cosa, pensavi che ti avrei coccolata?
Io: mi stavo fidando di te.
N: non ho bisogno della tua fiducia. *sbattè una mano al muro, accanto al mio viso*
Io: *sussultai* è questo che vuoi. *scossi la testa*
N: *mi guardò confuso*
Io: vuoi che io abbia paura di te. *guardai la sua mano*
N: stai cercando una spiegazione ma non hai capito che nella mia testa non c'è neanche l'ombra di te.
-
Io: *ero appena arrivata in carcere quando mi vennero a chiamare*
G: Brooks in sala interrogatori.
Io: okay. *ero un po' titubante ma lo seguii*
G: prego. *mi aprì la porta e mi fece entrare*
Io: no, io qui con te non ci sto. *abbassai la maniglia ma non si aprì*
N: dieci minuti con me, non sono poi così male. *sorrise*
Io: non ho niente da dirti. *rimasi girata*
N: sei il mio avvocato no? *si alzò e si avvicinò a me*
Io: perchè non hai le manette? *mi girai*
N: l'ultima volta me le hai fatte togliere, non vuoi essere più gentile con me? *si mise davanti a me*
Io: io sono gentile solo con le persone che ricambiano.
N: io non sono stato gentile con te? *mi accarezzò il collo sotto la mandibola*
Io: perchè mi hai chiamata Niall? *lo guardai*
N: voglio solo parlarti.
Io: potremmo parlare come persone sullo stesso livello, e non con me sotto di te?!
N: non potresti mai stare sopra di me, non riusciresti a mantenere il ritmo. *si avvicinò al mio collo*
Io: abbiamo finto. *bussai alla porta per farmi aprire*
N: okay okay, calmati dolcezza, stavo solo giocando, siediti. *mi fece avvinare alla sedia*
Io: *mi sedetti*
N: ti volevo chiedere scusa per l'altra volta. *non mi guardò*
Io: *lo guardai sorpresa, non me l'aspettavo*
N: sono completamente dipendente da te, sei come una droga.
Io: Niall. *sorrisi, quelle parole era davvero importanti per me*
N: non mi sono mai esposto così tanto per qualcuno, quindi se tu hai altro in mente ti prego di dirmelo. *mi guardò*
Io: l'altra volta mi hai detto che il mio corpo ti dice tutto. *misi la mia mano sulla sua*
-
*17:30*
Io: *stavo per andare a casa, ma mentre passavo il corridoio sentii delle urla, mi avvicinai alla stanza da dove provenivano e vidi due delle guardie che picchiavano una persona. Avevo paura ma presi coraggio ed entrai*
A: Brooks fuori! *urlò vedendomi*
Io: Adam, William ma che sta succedendo? *aggrottai le sopracciglia e mi sporsi per vedere chi ci fosse*
A: ho detto fuori. *si mise davanti a me*
Io: chiunque lui sia o qualunque cosa abbia fatto non potete agire così.
A: fai l'avvocato del cazzo fuori di qui. *mi spinse*
N: ehi! *mi difese con le ultime forze che aveva*
Io: Niall. *lo guardai con il cuore che mi batteva a mille vedendolo in quelle condizioni*
N: *aveva le mani legate in alto con il sangue che gli gocciolava dal viso*
Io: adesso ve ne andate di qui, prima che chiami il direttore. *ero nel panico ma dovevo mantenere la calma per niall*
W: l'unica che se ne deve andare sei tu, fa risolvere i problemi ai grandi.
Io: non vi meritate neanche di indossare questa divisa, il vostro potere non vi da il diritto di usarlo così.
W: se non te ne vai fai la stessa fine del tuo amico. *prese il bastone già sporco di sangue*
Io: *feci un passo indietro e non facevo altro che pensare che avessero picchiato Niall con quell'arma*
N: vai sharol, io me la cavo. *mi guardò senza forze*
Io: non ti lascio qui a morire. *vidi che alla mia destra ci fosse una pistola e non so come ma velocemente la presi*
A: giochi con il fuoco. *si avvicinò a me*
Io: sta indietro. *gli puntai la pistola*
N: dimmi che non è la prima volta che prendi in mano una pistola!
Io: no. *ero titubante, in realtà stavo mentendo*
N: non fa niente, spara.
W: tu sta zitto. *lo colpì*
-
Io: *entrai nella cella di Niall e mi stesi nella branda accanto a lui*
N: *si lamentò per il dolore*
Io: shh. *gli accarezzai i capelli*
N: che ore sono? *aveva ancora gli occhi chiusi*
Io: le sei. *gli fece appoggiare la testa sul mio petto*
N: il fatto che sia messo male ti da la sicurezza di stare nel letto con me?
Io: si e mi fai pena. *gli lasciai un bacio fra i capelli*
N: questa me la paghi. *aprì finalmente gli occhi*
Io: non riesco a prenderti sul serio. *risi*
N: te ne pentirai dolcezza. *mi mise la mano sul fianco*
Io: ti ho salvato la vita, mi devi un enorme favore. *presi quella mano e la intrecciai con la mia*
N: hai solo ricambiato il mio favore.
Io: non ce la fai a darmela vinta per un volta eh?
N: non ti darò mai questa soddisfazione. *alzò il viso così da trovarsi allineato con il mio e mi accarezzò la guancia*
Io: *ero incantata dai suoi occhi*
N: *si avvicinò e mi baciò*
Io: *gli accarezzai i capelli*
N: *mi baciò prima un labbro e poi l'altro*
Io: *trattenni il respiro per qualche secondo*
N: rilassati. *disse tra le mie labbra e continuò a baciarmi*
Io: *mi persi tra le sue labbra*
N: *fece scontrare la sua lingua con la mia*
Io: *gemetti*
N: *il suo respiro si fece più pesante*
Io: *mi allontanai per prendere fiato e guardarlo*
N: *continuò a fissare le mie labbra*
Io: mi hai baciata. *ero molto sorpresa, non mi aveva mai baciata e non sembrava il tipo*
N: non bacio tutte, tienilo a mente. *ritornò sul mio petto che andava su e giù*
L: scusate ma avete finito? *si affacciò dalla branda di sopra*
N: si Louis, non posso offrirti nient'altro.
L: vaffanculo. *si ristese*

ANGOLO AUTRICE
Mi sarebbe voluta una ff intera per delineare perfettamente i personaggi e i comportamenti/atteggiamenti. Spero vi piaccia.

One shots Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora