2🌼 Si cambia (?)

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Un mese dopo

Un pugno, poi un altro e un altro ancora. Un calcio con la sinistra, uno con la destra, respiro, pugno, calcio, calcio, pugno e respiro.

E da un'ora oramai che vado avanti così e continuerei se non fosse che tra trenta minuti esatti dovrò essere al mio colloquio di lavoro.

In questo mese sono successe tante cose nella mia vita e sono pronta a farne succedere altre, spero migliori visto che fin adesso non sono state poi così tanto soddisfacenti. Se mi sentisse mio fratello Logan dire queste cose non sarebbe tanto contento visto che so per certo che direbbe "non è successo nulla nella tua vita perché tu non hai fatto nulla per farle accadere".

Lo ammetto, sono qui da un mese è l'unica uscita con un vestito elegante l'ho fatta la sera del party, una settimana dopo il mio trasferimento, e che serata, credo indimenticabile.

Avevo deciso di ricominciare subito a lavorare e riprendere in mano la mia vita, ma quel proposito è andato a farsi fottere. I giorni successivi li ho passati sul divano a guardare film strappalacrime in televisione sotto lo sguardo accusatorio di Logan che mi guardava male, anzi malissimo.

Due settimane fa mi ha paragonata a una di quelle persone che si lasciano andare e si trascurano, senza uscire, senza amici, senza un fidanzato, senza voglia di vivere praticamente. Ma io non sono così e lui lo sa bene. Lo ha detto solo per darmi una scossa, per farmi arrabbiare per poi vedermi reagire, è così è stato visto che da quel giorno ho alzato il culo dal mio divano, anzi il suo divano, e mi sono incavolata.

Mi sono incavolata con me stessa perché davvero sono successe tante cose dal mio punto di vista e nessuno pare però capirmi davvero.

Ho cambiato città, ho lasciato il mio lavoro, ho lasciato i miei amici e la mia casa piena di ricordi, ho lasciato un piccolo pezzo di cuore a Londra, non sono già troppe cose da assimilare?

Sì, tutti dicono di capirmi ma secondo me, nessuno può davvero.

Io ti capisco.

Dopo quel battibecco con mio fratello ho girato per qualche studio legale della città, ho fatto colloqui e mi dispiace ammettere che aprivano gli occhi all'ennesima potenza quando sentivano il mio cognome mettendo da parte il curriculum come se non servisse più. Ho lasciato ogni colloquio dove vedevo quella reazione perché io non voglio essere assunta per il mio cognome, ma per le mie competenze, ed è per questo che a breve mi presenterò in uno studio legale suggerito da Logan "lì non sarai guardata per il nostro cognome, lì si lavora sodo e non fanno sconti a nessuno, fidati di me" e io mi sono fidata.

Mi accompagnerà lui, non so perché ma ha detto che deve vedere una cosa, spero di vederla anch'io anche se non so cos'è.

«Wow più che un colloquio sembra che tu debba andare a fare uno shooting»
«È il mio modo di vestire a lavoro, che dovrei mettermi dei jeans?»

Sinceramente fosse per me andrei in tuta, ma come dicevo quando vuoi fare qualcosa devi stare con determinate persone, frequentare determinati ambienti e ahimè vestirti in un modo consono anche se scomodo. Per questo ho messo questa gonna nera a vita alta, con una camicia bianca e ovviamente i tacchi, non possono mancare.

«No no, volevo solo dirti che sei bella... Sei uguale alla mamma» non gli rispondo subito, potrebbe sentire la mia voce incrinata dall'emozione e non voglio fargli vedere quanto ancora soffro solo a parlarne, così gli sorrido e prendo la mia borsa.
«Andiamo a vedere gli ennesimi occhi sbarrati?» È evidente il mio voler cambiare argomento e lui non è stupido mi conosce molto bene, così annuisce e usciamo di casa.

"Carol, ora devo proprio andare sono qui, si ti faccio sapere stai tranquilla, no non mando a fanculo nessuno non preoccuparti, a dopo un bacio" chiudo la chiamata e guardo mio fratello che se la ride sotto i baffi che non ha.
«È sempre assillante vero?»
«Peggiora sempre di più» Sorridiamo insieme alla mia affermazione e non posso fare a meno di pensare che ho la migliore amica assillante più buona del mondo. Stronza, ma buona.

«Allora io ti accompagno, vedo quella cosa e poi ti lascio per il colloquio»
«Ma cosa devi vedere?» La curiosità per fortuna sta prendendo il sopravvento sul pensiero del probabile prossimo fallimento di colloquio, non voglio deludere Logan.

«Vedrai» risponde lui e non faccio più in tempo a rispondere che una bellissima ragazza con i capelli corti e biondi ci accoglie con il sorriso, o meglio accoglie Logan con il sorriso, me un po' meno.
«Come stai? Da quanto tempo non vieni qui!» Vorrei dirle che ci sono anch'io ma mio fratello mi precede.
«Molto bene, e tu? Sono stato impegnato, comunque lei è mia sorella, Scarlett» gli occhi della ragazza sono sorpresi e mi pare più impacciata di prima.
«Pi-piacere mi chiamo Lena» mi porge la mano che non mi aveva offerto prima e la stringo leggermente più di lei.
«Piacere mio» le faccio un sorriso tenero del tipo "tranquilla Logan è tuo se lo vuoi".

Ne ho viste tante di ragazze nell'ultimo mese guardarmi male solo perché credevano stessimo insieme, non mi conoscono ovviamente e si fanno film mentali, e mio fratello pare divertirsi molto per questo.

Nei minuti successivi la vedo che mi osserva con curiosità dalla sua scrivania mentre si sistema gli occhiali neri giganti che ricoprono il suo viso e mi fa sorridere, ma appena si accorge che la guardo cambia subito direzione del suo sguardo.

Sgamata.

Ci ha fatto accomodare perché c'è un'altra ragazza prima di me e stiamo aspettando che esca dall'ufficio per poter entrare subito dopo noi. Nel frattempo restiamo in silenzio, quando sono nervosa tendo a non parlare.

Quando il telefono squilla Lena solleva la cornetta e la vedo incupirsi, ma non riesco a sentire cosa dice e soprattutto cosa le viene detto, ma subito dopo si alza e ci raggiunge.

«Seguitemi, ti avviso che il capo è un po' arrabbiato» mi guarda con compassione, perché mai? Crede che il suo capo potrebbe riversare la sua incazzatura su di me?

Ancora non mi conosci Lena.

Non sa quanto puoi essere stronza.

Attraversiamo un largo corridoio e noto tanti piccoli studi con le vetrate e scorgo alcuni avvocati intenti a parlare con qualche cliente, ci sono molti uffici e tutti sembrano lavorare serenamente come se quello sia esattamente il posto in cui vogliono essere in questo momento, ed è una cosa bellissima.

Mentre camminiamo una ragazza visibilmente in lacrime ci passa accanto praticamente correndo, ma che sarà successo?

Sarà uno stronzo il capo!

Appena arriviamo in fondo all'ultima porta la prima cosa che noto e che l'ufficio non ha vetri rispetto alle altre, è l'unica diversa. Lena bussa titubante alla porta e una voce femminile risponde «avanti» non sapevo fosse donna il mio probabilmente capo, anche perché non me lo sono mai chiesta.

Apre la porta e ci precede per annunciarci «Signor Miller il suo appuntamento è qui» guardo Logan confusa che sorride, ha detto Miller?

Si, ha detto Miller.

«Amico mio» I due uomini si abbracciano affettuosamente e poi gli occhi di chi ha salutato mio fratello  si posano su di me, mi scrutano.

Lo guardo, sono grigi, quelli che in poche persone ho visto...

Oh porca vacca!

«Beh? Non dici niente?» Logan mi spinge con la spalla leggermente mentre mi guarda, la donna accanto a quell'uomo cerca di capire il motivo del mio silenzio, mentre l'uomo dagli occhi grigi slitta lo sguardo tra me e Logan.

È lui stupida!

«Trevor!»

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Spazio Autrice 🌼

Raga non ho resistito a pubblicare, sono impaziente di farvi entrare nel vivo della storia e spero vi faccia piacere ❤️

Allora... Abbiamo incontrato Lena, a primo impatto cosa pensate di lei?

Sarà la volta buona che Scarlett trova lavoro?

Ma soprattutto, chi diavolo è Trevor? 😝

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