Trevor's Pov
Guardo Scarlett soddisfatto, non sono un narcisista, ma come a tutti, credo, mi piace sapere di avere un certo fascino e di piacere.
«Non sei niente male effettivamente» non aspettandomi per nulla una risposta così schietta mi schiarisco la voce con una tosse palesemente finta, probabilmente per coprire un po' dell'imbarazzo che non credevo potessi provare davanti a tale schiettezza, si insomma, sono abituato alla sincerità spudorata di Scarlett, ma non su questo tipo di argomento.«Comunque non preoccuparti, non ti metterò KO, ti alleni scalza?» Fisso i suoi piedi coperti solo da un paio di calze nere e quando scrolla le spalle capisco che è esattamente quello che farà. Certo, è già tanto che in quella borsa avesse quel leggings e quel top striminzito, le scarpe non ci sarebbero mai andate, ma dalle donne mi aspetto di tutto. Loro possono mettere mezza casa in una borsa, ma quando le chiedi di tenerti una minuscola chiave dell'auto si arrabbiano perché secondo loro "riempiono troppo", sono molto strane.
«Mi piace allenarmi scalza, qualche problema a riguardo?» La sua più che una domanda pare voglia essere una sfida, negli ultimi giorni mi sta provocando molto, come ieri sera. Come può credere che io mi beva il fatto che non abbia visto la statua alta almeno mezzo metro davanti casa mia? Sicuramente lo ha fatto apposta per prendermi in giro sapendo quanto ci tengo. Si è anche offerta di ripagarmi "i danni", ma dovrebbe pagarmi quelli psicologici visto che stavo per avere un infarto quando ho sentito il leggero rumore.
Già durante il tragitto mi sembrava di essere in una puntata di fast and furios, terribile. È una spericolata, ma effettivamente di Vin Desel e Paul Walker ha solo tanta imprudenza.
Le lancio i guantoni uno alla volta e quando li afferra mi avvicino per aiutarla, ma è così brava che è riuscita a stringerli da sola. La boxe è uno sport adrenalinico e bello, ma allo stesso tempo forte. Se fatto per passione è piacevole perché scarichi tutti i tuoi problemi, se fatto come sport e livello agonistico non credo lo avrei amato così tanto.
Pensare che Scarlett, questa piccolo scricciolo che mi ritrovo davanti lo abbia dovuto, e voluto, cominciare per autodifesa mi fa venire voglia di spaccare tutto. Non mi aspettavo minimamente che volesse venire qui per questo, magari per qualche addominale, squat e roba del genere, ma non per questo. Con lei provo sensazioni contrastanti, a volte credo sia cambiata tantissimo nel corso degli anni che non ci siamo più sentiti e frequentati, in altri momenti invece mi pare che sia la solita ragazza di otto anni fa. Infatti al tempo non avrebbe mai praticato questo sport.
Mi piace questo contrasto, e al contempo mi spaventa. Quando sono andato via lei era parte integrante nella mia vita, e non voglio che quelle sensazioni che stavo provando nell' ultimo periodo tornino a farmi visita, come allora, anche adesso non voglio rovinare questa bella complicità che ci lega, è raro trovarla.
La guardo muoversi mentre si riscalda un po' e all'improvviso un leggero pugno mi colpisce l'addome.
«Sei ingiusta, non si fa così, all'improvviso» fingo che mi abbia fatto male e mi porto la mano sulla parte colpita.
«Oh avanti sei così deboluccio?» Mi colpisce al braccio con un sorrisetto furbo e poi ancora, non mi fa male, vuole solo cominciare ed io l'accontento.
Le faccio segno di salire sul ring e lei mi asseconda, saliamo la scaletta a tre gradini posta lì per facilitarci la salita e poi passiamo tra le corde spesse.«Sei pronta?» La guardo e non è più così spavalda come lo era qualche secondo fa, ma nemmeno il tempo di formulare questo pensiero che annuisce e allarga le braccia.
«Molto pronta» dai suoi movimenti, imitatori capisco che ha solo visto qualcosa riguardo questo sport, ma non sa molto. Prova a seguire sicuramente tutto quello che ha appreso, magari tramite un video o in televisione, e lo mette in pratica.«La mano destra vicina al mento quando sei in guardia» le dico e annuisce senza problemi, fa come ho detto avvicinando ancora di più la sua mano al suo volto.
Cominciamo così a scambiarci più che pugni e calci, insegnamenti. I nostri movimenti sono lenti, come a voler fare solo pratica.«Sai altre cose oltre a come ci si mette in guardia?» Chiede curiosa mentre beviamo un sorso d'acqua.
«Diciamo di sì, sai quanto adoro la teoria» sono fiero di questo mio interesse, vado al di là della pratica, nutro la mia curiosità ogni qual volta che mi sfugge qualcosa. Amo sapere cose nuove.
«Bene sapientino, dimmene qualcuna, le più importanti però» mi avverte e così per il resto del tempo le parlo mentre i nostri movimenti accompagnano le mie parole. Quando i colpi si fanno più intensi, da parte sua, non mia visto che non riesco a superare un certo livello di forza per paura di farle del male, vedo la sua adrenalina crescere negli occhi e per quanto mi piaccia vederla così questo mi fa parecchio eccitare. Il top le si è incollato alla pelle ed è facile intravedere i suoi capezzoli turgidi, mentre il pantalone è così stretto che vorrei strapparglielo per fargli arrivare un po' d'aria.Sono solo una persona che si preoccupa per il benessere degli altri.
Così schivo i suoi pugni e nel frattempo mi tolgo i guantoni per poi afferrarle i polsi.
«Credo che basti per oggi» il suo respiro affannato e i capelli scompigliati da perline di sudore mi portano ad immaginare cose poco caste, ancora una volta.
«Sei noioso Trev» sussurra vicino al mio orecchio «ma grazie per tutto ciò che mi hai insegnato» mi lascia un bacio sulla guancia e si allontana da me.Torniamo a casa leggermente stanchi, i nostri volti non nascondono qualche sbadiglio.
Morris, lasciato ancora libero per via del cancello ancora da sistemare, ci viene incontro scodinzolante, e ci resto leggermente di merda quando anziché venire da me, va da Scarlett.«Ciai amore, siamo tornati» lei lo accarezza mentre lui beatamente si lascia fare tante coccole «è da molto che condividete la vostra vita insieme?» Si volta per guardarmi e apprezzo le parole dolci con cui me lo ha chiesto.
«Sono tre anni, quando l'ho trovato era ridotto male» al solo pensiero di come l'ho trovato quel giorno qui, quasi vicino casa, mi fa salire una rabbia tremenda. Molti pensano che io lo abbia "comprato", infondo è un cane di razza, ma in realtà l'ho trovato zoppicante e con qualche segno di sangue, forse dovuta alla lotta con qualche altro animale, sul collo e altre parti del corpo.«Lo hanno abbandonato?» La sua più che una domanda è una tacita consapevolezza. Abbandonare gli animali per molti è quasi un hobby, non si rendono conto di quanto male facciano ad un animale lasciandolo solo in un posto sperduto. Per non parlare dei possibili incidenti stradali che potrebbero causare. Ma alla gente non interessa, forse questo Dobermann era diventato troppo grande per vivere con loro.
Imbecilli, esistono altre soluzioni.
«Sì, molti mi avevano consigliato di portarlo ad un canile, sai la sua stazza non è proprio da tenerone» lei sorride a annuisce comprendendo le mie parole, non è semplice portare in casa un cane di cui non si conoscono i comportamenti «ma da quando l'ho visto ho sentito un senso di protezione verso di lui, e da quel giorno non l'ho più lasciato» accarezzo Morris con un leggero magone di tristezza per lui, perché è stato abbandonato come carta straccia, e felicità per me, perché da quel giorno ho trovato davvero un fedele amico.
«È una storia triste, ma anche bella» aggiunge subito, pensa sicuramente quello che penso anche io «e mi fa piacere che ti abbia fatto compagnia in questi anni, almeno sei stato meno solo in questa città» continua lei mentre ci avviciniamo verso il porticato.
«Ehi guarda che non sono stato solo! Oltre ai miei amici ti ricordo che ho mia madre» so che si riferisce ad una compagna/moglie, però alza le mani sorridendo come a dire "scusa hai ragione" e a me viene un lampo «a proposito di mia madre, vuole vederti. Ti va di venire a pranzo da lei domenica?» La faccia che fa subito dopo non riesco bene a decifrala.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Spazio Autrice 🌼Beh che dire, Trevor ha proprio gli ormoni a palla.😂
Fin quando durerà questo suo trattenersi secondo voi?😎Mi raccomando non abbandonate mai gli animali, sono esseri speciali 💘
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𝑪𝒉𝒊𝒍𝒍𝒔
ChickLitScarlett è una giovane segretaria che di punto in bianco abbandona la sua città per lasciarsi i problemi alle spalle, o almeno così crede. A Manhattan, oltre suo fratello, rincontrerà un vecchio amico. L'ormai non più ragazzino Trevor, che altro no...