È ormai risaputo in tutta Manhattan praticamente che ad ogni nostro caso importante chiuso dallo studio Miller, ovviamente con la nostra vittoria, il capo ci porta a mangiare fuori. È un rituale che abbiamo fatto spesso, anche quando non c'era molto da festeggiare, anche piccoli casi all'ordine del giorno, ne abbiamo fatto un'occasione per stare insieme. Molti colleghi si sono aggregati al gruppetto rispetto alla primissima volta, e sono certa che non è per "scroccare" una cena al capo. Mi piace pensare che abbiano capito che Trevor non è come lo dipingevano tutti loro, ma è una persona socievole e anche molto allegra con cui passare una bella serata. Ricordo ancora quando Lena mi mise in guardia da lui dipingendolo quasi come un mostro, ora li vedo ridere insieme e quasi stento a crederci io stessa, non voglio immaginare lei. Lena lavora da molto tempo con lui e ogni volta che ne ha l'occasione mi ripete che lui è cambiato nel momento esatto che sono arrivata io. "Prima era sempre nervoso, o urlava o era troppo silenzioso." Sono contenta che lui non sia più così, non mi avrebbe fatto piacere lavorare in un ambiente poco propenso alla tranquillità, certo a volte accade che lui si arrabbi, ma lo stress lo abbiamo tutti e lui che è il capo probabilmente ne ha molto di più in alcuni momenti rispetto a tutti noi. Mi spaventa e fa piacere al tempo stesso il fatto che mi associno al suo cambiamento perché arriverà il giorno in cui dovrò tornare a casa e non voglio in alcun modo stravolgergli l'umore. Dall'altra parte mi fa piacere perché anche lui ha questo potere su di me, cerco di non rendermene conto ma è così.
Quando Jacob si avvicina per salutarmi con un abbraccio mi fa ridere il modo in cui mi guarda con quel sorriso furbacchione di chi me ne sta per dire una delle sue, e infatti è così.
«Cosa ne hai fatto del mio amico? Nemmeno se me lo avessero raccontato avrei creduto a questa cosa, non so davvero come tu ci sia riuscita» Rido con lui ma effettivamente io questa volta non ho fatto assolutamente nulla. Non l'ho ne ricattato, ne minacciato ne obbligato.«Se le dici così si monta la testa, ti ricordo che Logan è anche mio amico» quando Jacob si sposta per voltarsi, la figura di Trevor si proietta difronte a me. Incredibile il modo in cui il mio cuore prende a battere più forte ogni volta che mi guarda.
Alla fine abbiamo deviato destinazione, per questa volta Trevor ha fatto un'eccezione e ci ha portati tutti i discoteca anziché al Noisy. È stato un cambio veloce, nessuno di noi se lo aspettava.
«Certo, però hai dato il cambio di programma nell'esatto momento che lei ti ha detto che non ci sarebbe stata, sei stato poco furbo amico, devi ammetterlo» Effettivamente quando ho detto che non sarei potuta andare con loro perché mio fratello aveva una serata importante lui non ne era nemmeno a conoscenza.
«Guarda, lì c'è una ragazza che ti sta guardando da un po'» Trevor indica un punto dietro di noi per deviare ovviamente l'attenzione da questo argomento. Stranamente però lui ci sorprende.«Questa sera non sarò di nessuna amico mio» Jacob lo dice quasi con superiorità, come se si stesse vantando della sua stessa risposta. Sia io che Trevor restiamo abbastanza spiazzati, mai prima di ora è successo che rispondesse così, si sarebbe già voltato per poi procedere a passo svelto verso la sua prima preda della sera.
«Esci da questo corpo» Trevor lo scuote leggermente dalle braccia facendomi sorridere «ridammi il mio amico» I due amici cominciano a insultarsi a vicenda come due bambini che si puntano il dito in contemporanea accusandosi a viceversa di essere particolarmente strani o cambiati.
Io mi allontano con una piccola consapevolezza, solo una donna riesce a ricavare da un uomo un cambiamento tale, magari una con uno charme irresistibile, di cui difficilmente se ne può fare a meno. Magari è una bionda alta mozzafiato che si chiama Carol, chi lo sa, indagherò.«La sorellina piccola di Logan, da quanto tempo» quando entro nel privè accompagnata da Lena e Judie trovo già il solito gruppo di amici di mio fratello pronto li a fare il tifo per lui. È sempre un emozione vedere questi legami esserci sempre per lui, sono davvero delle persone speciali che credono in lui e lo supportano sempre.
«Ciao Liam» lo saluto con un bacio alla guancia dato che si era alzato e avvicinato, mentre gli altri con un cenno della mano «ciao ragazzi è un piacere rivedervi.»
Dopo qualche chiacchiera piacevole con i presenti ci raggiungono anche i due amici che fino a poco fa stavano bisticciando goliardicamente tra loro, per fortuna mio fratello questa volta ne ha riservato uno più grande.
«Devi aiutarmi a scoprire quale donna gli ha fottuto il cervello» Trevor si mette seduto tra me e Liam nonostante ci siano molti altri posti più comodi e mi parla a bassa voce avvicinando la sua bocca al mio orecchio, chiunque penserebbe che mi stia sussurrando qualcosa di intimo e credo stia marcando il territorio. Non mi dispiace la cosa, ma se aggiungesse altro a questi atteggiamenti avrei un quadro più completo.
«Credo abbia a che fare con la mia migliore amica» si stranisce e si allontana di poco.
«Carol? Non credo! Come è possibile?» Alzo le spalle perché di concreto non so nulla.
«Posso dire solo che è un mio presentimento dovuto a qualche domanda fugace fatta a me da Carol riguardante Jacob, ma è solo un'ipotesi» nelle nostre chiamate mi chiede sempre più spesso di lui, domande innocue del tipo "ci sarà anche lui stasera? E Jacob come l'ha presa? L'hai visto? Lui lo sa?" Tutte domande a cui credo lei abbia già delle risposte, vuole solamente tastare il terreno e vedere se io mi lascio andare a qualche pettegolezzo, ma non ricava nulla. Non ricava nulla perché obiettivamente se ci penso ultimamente lui si contiene anche con le sue solite battute leggermente a sfondo sessuale su qualche ragazza, anzi, è da un po' che non ne fa più.
«Sono abbastanza scioccato» annuisco trovandomi d'accordo. Se fosse vero sarebbe assurdo, una relazione a distanza per due tipi come loro, non so come sarebbe.«Ecco il tuo amico» Trevor torna a parlarmi da vicino e mi indica Austin, il quale sembra un po' spaesato difronte alla vista di tutte queste persone che non conosce bene.
«Vado da lui» mi alzo e quando mi vede sorride sollevato.
«Grazie per esserci» ci abbracciamo e come d'abitudine mi lascia un bacio sui capelli. Io la malizia purtroppo con lui non riesco a mettercela, nonostante abbia pizzicato Trevor sulla gelosia proprio nominando Austin. Per carità è un bellissimo ragazzo, ma i miei occhi purtroppo al momento sono impegnati da quello stronzo che ci sta guardando cercando di mascherare il fastidio di averci visto abbracciati. Mi diverte, ma ovviamente non userò mai concretamente Austin per sporchi giochetti.Quando vedo entrare anche Isabel mi volto di scatto verso Trevor che ha la mia stessa espressione. Ovviamente mio fratello ha riservato un privè per i suoi amici e me, Trevor altri due per tutti i nostri colleghi così ci siamo divisi autonomamente. Isabel è sicuramente l'ultima persona che mi aspettavo di vedere, sia perché con mio fratello non c'entra nulla, sia perché non è mai venuta a nessuna delle serate organizzate di lavoro. Trovo la sua presenza una pagliacciata, spero per lei che non sia venuta per rompere le palle perché stasera non sono in vena di fargli passare nulla.
Quando ci passa accanto senza degnarci di uno sguardo per poi dirigersi dritta verso Trevor per salutarlo Austin mi tira una gomitata.
«Che c'è?» Lo guardo torva
«Hai fatto una faccia schifata, sìì meno palese almeno» come potrei vedere malizia con una persona a cui ho raccontato tutto ciò che è successo e che implicitamente ho fatto capire che se tutto questo non fosse successo ci sarei stata con Trevor a quella festa e non con lui? Ovviamente non se l'è presa, almeno credo, ma dovevo raccontarglielo ed essere sincera con lui.Do agli altri la stessa sincerità che pretendo.
Sta alla base di tutto.
«Impossibile, sapevi sarebbe venuta?» Chissà forse lui essendo il suo braccio destro sapeva qualcosa.
«Mm no, lei non mi ha reso partecipe di questa cosa» Austin non mi guarda negli occhi, segno di chi mentre dice una bugia non riesce a guardare l'interlocutore. Però credo alle sue parole. Sono sicura che sia la verità tanto quanto so che sicuramente Isabel ha in mente qualcosa.Staremo a vedere, stasera si balla.
In tutti i sensi.
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Spazio Autrice 🌼
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Lo scopriremo nel prossimo capitolo. 😏Ricordate che potete trovarmi su Instagram, Tiktok e Twitter scrivendo solamente _blondewriter_ 💖
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𝑪𝒉𝒊𝒍𝒍𝒔
ChickLitScarlett è una giovane segretaria che di punto in bianco abbandona la sua città per lasciarsi i problemi alle spalle, o almeno così crede. A Manhattan, oltre suo fratello, rincontrerà un vecchio amico. L'ormai non più ragazzino Trevor, che altro no...