𝑪𝒉𝒊𝒍𝒍𝒔

47🌼 Vorrei

Quei due occhioni color mare non aspettavano altro che la mia risposta mentre io restavo in silenzio a perdermi in varie parti del suo corpo troppo scoperte, come le sue gambe. Non sono il solito tipo che va dietro ad ogni gonna, ma a quella di Scarlett a quanto pare sì, anche se è bellissima e si fa guardare anche con una semplice tuta e cappuccio in testa.

«Scarlett è tardi» è l'unica frase di senso compiuto che il mio cervello in questo momento riesce ad elaborare, ma probabilmente anche la più stupida.
«Hai ragione, scusa» i suoi occhi che guardano a terra per l'imbarazzo mi mandano fuori di testa, odio quando si mostra così per colpa di ciò che dico.
«No, scusami tu» mi affretto a dire come se mi fossi risvegliato solo in quel momento «hai ancora paura?» Credo sia esattamente quello il motivo, altrimenti non sarebbe mai venuta a bussare alla mia porta alle due di notte con il gelo fuori.
«Sì, Logan mi ha fatto vedere quello stupido film e non riesco a dormire, prima avevo Morris con me e mi sentivo protetta» sorrido come un ebete per ciò che ha detto, e io come uno stupido prima l'ho portato via. Senza aspettare altro le afferro la mano fredda e la trascino verso di me.
«Sei gelida, entra» mi segue senza problemi ma quando torna a guardarmi negli occhi mi sento perso.

Lei è esattamente la donna che mi fa impazzire, ha quel lato audace e duro quando parliamo di argomenti seri e poi è una bambina che ha paura per uno stupido film, probabilmente nemmeno tratto da una storia vera.

«Quindi alla fine è stato con te questa mattina Logan?» Mi schiarisco la voce e le faccio segno che si può accomodare mentre io nel frattempo mi avvicino alla cucina per preparare due tisane alla camomilla, farà bene ad entrambi.

«Sì abbiamo parlato un po', tua mamma invece come sta?» Vorrei poterle dirle che mi ha chiesto di lei un minimo di cinquanta volte, ma per questa volta evito, sa anche lei che mia mamma spesso si fa mille film mentali accoppiandomi con qualcuno senza motivo. Ricordo ancora quando disse che ero fidanzato con una tipa, di cui non ricordo nemmeno il nome, solo perché l'avevo riaccompagnata a casa in una giornata di diluvio in cui era a piedi.

«Molto bene, mi ha parlato del suo nuovo compagno» mi punge leggermente il cuore quando lo dico ad alta voce, per quanto io sapessi dell'esistenza di quest'altra persona mi ha fatto piacere che mia mamma me ne abbia parlato, ma allo stesso tempo è stato strano. È strano associare la vita di mia madre, che per anni e anni ha vissuto con mio padre regalandosi i loro anni migliori, a qualcun altro.
«Ah sì? E questo come ti fa sentire?» Mi volto verso Scarlett e coglie al volo «ti fa notare ancora di più l'assenza di tuo padre» appura lei e quasi penso che ha probabilmente vissuto già la mia stessa situazione.
«Sì, ma non fraintendermi. Sono felice che mia mamma si sia decisa a fare una vita, per di più lo sapevo, aspettavo solo che me lo dicesse» scrollo le spalle e mi volto per immergere il filtro nell'acqua bollente che subito si colora di marroncino.
«Sono felice per lei, e per te, se lo sei anche tu» mentre gli offro la tazza mi sorride in quel suo modo dolce e rassicurante «grazie, credo mi serva davvero» 
«Speriamo ci aiuti a dormire» quando mi accorgo di essermi fatto sfuggire troppo, è tardi.

«Anche tu hai problemi a dormire?» La fronte aggrottata piena di curiosità di Scarlett non posso sfamarla, ma posso dirgli una mezza verità.
«Ho parecchi pensieri ultimamente che mi tolgono il sonno» essere vago è un dono che modestamente mi appartiene.
«Uno di questi pensieri sono io?» La tisana mi va di traverso e Scarlett sorride come se non avesse bisogno di altre risposte verbali.
«Cosa te lo fa pensare?» Spero che abbia fatto questa domanda a caso, ma non va a finire proprio così.
«Probabilmente il fatto che mi ignori» mi fulmina con lo guardo e un po' del mio ego è felice di percepire il suo fastidio.
«Probabilmente ho pensieri più importanti che mi fanno mettere da parte te» pungente e bugiardo, bravo Trevor, continua così e ti rovescerà la tisana in testa!
«Sei uno stronzo» appura lei e poggia la tazza ancora fumante sul tavolino basso difronte a noi e io faccio lo stesso, solo con più cautela senza far fuoriuscire nessuna goccia.

«Dai, lo sai che scherzo» mentre si muove nervosa la vestaglia si alza e scopre ancora di più le sue cosce, potrei perdere la mia buona volontà da un momento all'altro solo per questo.

Sembro un cavernicolo che non scopa da mai.

«So solamente che mi hai evitato dopo che abbiamo passato la notte a fare l'amore» alzo di scatto gli occhi nei suoi leggermente turbato, il fatto che lei pensi una cosa del genere mi fa sentire una merda come uomo e come persona. 

«Ho solo pensato che fosse la cosa giusta per tutti e due, non avevo intenzione di ferirti» provo a spiegarmi nel migliore dei modi ma quando espongo la mia teoria mi sento solo un paraculo.

"La cosa giusta per tutti e due" 

«Lo so Trevor, credo solo tu ti sia penti-» la blocco con un gesto della mano subito perché non voglio che pensi questa cosa, non voglio nemmeno che la sua bocca faccia uscire queste parole, ma lei riprende a parlare con decisione «ci sta, non ci trovo nulla di male, è umano. Ma per favore adesso non fare finta che io non esista per te» le sue parole mi colpiscono così forte che mi sento mancare l'aria. Non ho mai voluto farle del male, volevo solo proteggerla da me, volevo evitare di farla stare con un bugiardo. ma lei adesso si sente allontanata, si sente abbandonata, e il colpevole sono sempre e solo io.

«Non dire così» mi alzo di scatto e cerco di darmi aria scostandomi la t-shirt dal petto, ho un caldo fuori e un gelo dentro, inspiegabile «Scarlett per favore non pensare mai più questo, sei una persona importante per me» glielo dico quasi con rabbia, come se fossi io la parte lesa e non lei che in realtà si è sentita così e ha pensato queste cose per colpa mia.

«Trevor» mi raggiunge in un attimo e si posiziona davanti a me «non è successo nulla, ho capito tutto, stai tranquillo adesso» poggia le sue mani sulle mie braccia e mi accarezza come a volermi calmare, e stranamente ci riesce, il mio corpo si calma e il mio cuore torna a battere regolarmente. Lascio alle sue mani il compito di assorbire quella rabbia immotivata fino a quando capisco che è meglio allontanarla.

«Che ne dici di finire la tisana e andare a letto?» Forse per l'ennesima volta sono il codardo che scappa senza dare motivazioni, ma non posso dargliele senza non mentire.
«Certo» apprezzo tanto il suo non continuare il discorso mentre rassicurante mi sorride e lentamente sposta le sue mani delicate dalla mia pelle facendomene sentire già la mancanza.
Appena finiamo di bere in silenzio prendo le nostre tazze e vado in camera mia a prendere una coperta e un cuscino per poi portarlo in cucina.

«Cosa fai con quelli?» Scarlett guarda di traverso quello che ho tra le mani, ma a me pare piuttosto ovvio, non capisco.
«Li metto qui cosi ci potrò dormire» indico il divano ma la mia spiegazione le fa storcere il naso.
«Io e te dormiamo insieme» deglutisco a vuoto in modo evidente «tranquillo non ti salterò addosso» mentre si alza mi strappa le cose tra le braccia e io sorrido tra me, non sei tu a preoccuparmi amore, sono io.

Ci mettiamo a letto dandoci le spalle, sento il suo respiro che man mano si fa più leggero e vorrei solamente abbracciarla, sentire l'odore della sua pelle. Sapere che la sua pelle è poggiata sulle mie lenzuola mi fa avere pensieri impuri.

Vorrei averla su di me.
Vorrei sentirla ancora gemere mentre piano entro in lei.
Vorrei baciare le sue labbra mentre sussurra il mio nome.
Vorrei dirle che averla qui con me mi rende terribilmente felice.
Vorrei dirle tante cose.
Vorrei...

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Spazio Autrice 🌼

Bene, eccoci quiii. Trevor come avrete intuito si è addormentato con un punto fisso nella testa, lo stesso che dorme affianco a lui...

Mi raccomando, munitevi di un vestito elegante, il party si avvicina!

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