Trevor's pov
I giorni erano trascorsi velocemente, ma le notti sembravano non finire mai. Mi sentivo come uno zombie che cercava qualunque cosa per trovare pace e poter chiudere gli occhi, peccato però che l'unica cura era dall'altra parte dei muri e mi aveva fatto incazzare parecchio. Sapere che aveva chiesto ad Austin di accompagnarla quando volevo chiederle la stessa cosa quella sera, mi ha fatto provare una leggera rabbia. Non so perché non mi abbia nemmeno calcolato per quella decisione, non siamo una coppia, ma potevamo benissimo completarci per una serata che ad entrambi sappiamo bene non andare molto a genio.
Abbiamo parlato spesso di questi eventi e mi era sembrato carino essere il suo accompagnatore visto che ci sarà anche suo padre. Certo possiamo lo stesso stare insieme, ma non mi va giù lo stesso la sua decisione.
E per questo che l'ho evitata quando possibile, proprio come un bambino a cui non è stato dato quello che voleva e ora è indispettito. Lo so che non è un comportamento corretto, soprattutto per un uomo della mia età, ma l'indifferenza è l'unica arma che possiedo per contenermi. Probabilmente sto dando più peso del dovuto a questa cosa per crearmi un limite con lei, con le sue labbra, i suoi baci e il suo corpo. L'accarezzerei ogni volta che mi passa accanto, la prenderei dai fianchi per stringerla a me e farle sentire che quello che c'è stato tra di noi non è stato occasionale per me, non è stato come tutte le mie altre volte. E vorrei anche urlarglielo, ma è meglio di no. La chiamata di Carol, e le sue parole, mi hanno solo confermato quello che dentro di me sapevo già."Se stai con lei e non dici la verità non ti perdonerà mai se dovesse venirlo a sapere. Ma se sei sincero e gliela dici adesso, non ci perdonerà mai comunque"
Prima, dopo o durante, cambia poco il senso di quello che potrebbe accadere.
E mi sento male al solo pensiero di perderla ancora una volta.
Scarlett è una delle persone più generose che io conosca, ama e rispetta le persone che la circondano. Da sempre dona tutta la sua fiducia, ma quando qualcuno la ferisce è irremovibile.
Basta pensare alla relazione che ha adesso con suo padre, il suo stesso sangue.
Ricordo ancora quando ha tagliato per sempre dalla sua vita una sua amica alle medie solo perché le aveva detto che il vestito del ballo le stava benissimo, per poi sentirla bisbigliare nel bagno di scuola con altre dicendo tutto il contrario.
Non era per quello che aveva sentito, non voleva sentirsi dire belle parole, solo che per lei la sincerità stava e sta alla base di tutti i rapporti, e sia io che Carol abbiamo tenuto un segreto alle sue spalle per diverso tempo.Non lo abbiamo fatto in cattiva fede, ma ci è sfuggito tutto di mano.
Adesso abbiamo molto da perdere entrambi.
Per questo cercherò di ritornare a guardarla negli occhi come un buon amico, che di buono non ha più nulla.
Sapevo che i tormenti mi avrebbero cercato, e fanno male la notte, quando ti cercano mentre tu vorresti solo spegnere il cervello.
Provare ad essere qualcosa di più per lei mi devasterebbe, da amico posso ancora tenere il segreto, ma da qualcosa di più non potrei mai, non sarei vero e lei non lo merita.
Non merita di dormire la notte con un bugiardo.
***
La domenica da mia madre era passata come tutte le altre: mangiando, chiacchierando del più e del meno e guardando un film. L'ho sorpresa più volte a guardarmi in quel suo modo da "che ti prende?" Ma non ha avuto risposte. Solo con Jacob sono riuscito ad aprirmi, non mi giudica mai, cerca solo di confortarmi quando sono giù e poi mi propone delle soluzioni al problema. Spesso è proprio lui a farmi ragionare e a farmi ritornare in me quando nemmeno io so cosa fare.
In questo caso mi ha consigliato di essere sincero con Scarlett perché secondo lui non c'è un limite di tempo per dire la verità. So che ha ragione, ma non sa che le cose tra di noi si sono evolute e ci siamo spinti oltre. Non credo direbbe la stessa cosa se lo sapesse. Non amo raccontare queste cose, soprattutto se si tratta di lei.
Dopo quella conversazione con il mio migliore amico ci ho pensato tanto, ma pur volendo svuotare il mio senso di colpa, non potrei. Sapere che Carol, l'unico punto fermo per Scarlett insieme a suo fratello, potrebbe crollare, non mi farebbe sentire meglio.
Ha già perso troppo ultimamente la mia piccola Scarlett...«Quindi sabato prossimo ci sarà quel famoso party» chiede mia mamma mentre guarda il suo cellulare con gli occhiali da vista che le pendono sul naso. Ricordo ancora quando mio padre le diceva quanto era buffa, lei si offendeva e quando lui si alzava per darle un bacio proprio lì, sul piccolo naso, lei tornava a sorridere felice come una bambina. Era sempre così con loro, si stuzzicavano solo per poter fare subito la pace. Nonostante mio padre fuori casa sembrasse rigido, con me e sua moglie è sempre stato presente e molto attento. Quando si è piccoli certe cose non le noti, crescendo ci ripensi e dici "ma quanto sono stato fortunato?"
«Esatto» lei stessa ha partecipato con mio padre a tutti questi eventi, non l'ha mai lasciato andare da solo, lei era la sua forza. Non è sempre facile vivere in questo mondo, ma loro due si sono sempre supportati a vicenda, sempre.
«Ci andrai con la solita ragazza o con Scarlett?» Mette da parte il suo cellulare e mi guarda curiosa, mi chiede spesso di lei eppure l'ha vista solo una settimana fa.
«Questa volta ci andrò da solo» stranita mi guarda ma non aggiunge più nulla, so che le domande che vorrebbe farmi sono tante, ma sa benissimo che oggi non gliele darò, non sono in vena e non lo nascondo certamente.
Ho fatto sapere a Isabel, quella sera stessa, che sarei andato da solo, senza accompagnatrici. La sua risposta è stata l'emoticon di un pollice all'insù e a me è andata bene così. Le avrei detto no in quel momento che è venuta a chiedermelo, ma non me ne ha dato occasione visto che è scappata via senza darmene il tempo.
Quando arrivo a casa mi maledico ancora per non aver chiamato un tecnico per il cancello, che se spinto si apre da solo. Ultimamente mi sto immergendo così tanto nel lavoro pur di non pensare, che mi dimentico del resto.«Ehi, sei tu» Scarlett si affaccia alla porta e dietro di lei intravedo il faccino di Morris, il tutto mi fa sorridere, ultimamente passa più tempo con lei che con me.
«Si, ti ho spaventata?» Mentre mi avvicino noto un suo leggero turbamento nella mia domanda e i suoi occhi leggermente rossi «stai bene?» preoccupato mi inizio a insospettire.
«No no, sto bene non mi sono spaventata» incrocio le braccia al petto infastidito dalla sua bugia così evidente e il mio sguardo deve farle capire che l'ho sgamata.
«Okay, ho visto un horror e ora ho paura di ogni piccolo rumore» si guarda le dita imbarazzata e purtroppo non riesco a trattenermi. «Lo sapevo che avresti riso di me, non dovevo dirtelo» alzo le mani per scusarmi ma proprio non riesco a smetterla di immaginarla impaurita per uno stupido film, è troppo divertente, così lei indispettita fa per chiudere la porta.
«Aspetta» metto una mano sulla porta prima che la chiuda definitivamente.
«Che vuoi?» In modo arrogante e fintamente offesa cerca di non ridere.
«Il mio cane» indico Morris che mi guarda scodinzolante e lei lo lascia passare quasi dispiaciuta mentre si sistema un ciuffo nella sua crocchia disordinata.
Questa sera a quanto pare non è uscita, nelle ultime sere lo ha fatto spesso, mi ha invitato ogni volta, ma ho declinato. So che oggi sarebbe stato a pranzo qui Logan, mi fa piacere che abbiano ritagliato un momento per loro.«Ciao piccolino mio mi mancherai» Scarlett si accovaccia per accarezzare Morris come se non lo dovesse rivedere più. Amo il modo in cui lo tratta, gli ha comprato anche una pallina con inciso il suo nome e a lui guai se gliela tocchi. Non credevo potesse avere con altre persone lo stesso rapporto che ha con me, è un cane così intelligente. Se è vero che somigliano ai "padroni", avrà visto il lei quello che vedo io.
«Buonanotte Scarlett» pronuncio appena mi rendo conto che i miei pensieri stanno prendendo il sopravvento mentre non la smettevo di fissarla. E quando la saluto li vedo i suoi occhi mi chiedono silenziosi il motivo del mio comportamento, ma dalla sua bocca non esce altro che «Buonanotte Trevor.»
E io ero pronto a qualsiasi cosa, ma non a sentire nel mezzo della notte bussare alla mia porta e ritrovarmi lei con una vestaglia di raso acqua marina, i capelli lunghi sciolti sulla schiena e la sua voce dolce e titubante mentre mi chiede «Dormi con me stanotte?»
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Spazio Autrice 🌼Tadaaann eccoci quii. Nei capitoli precedenti avevamo già assistito a un comportamento ambiguo da parte di Trevor e Carol, la stessa Scarlett lo aveva notato. E ora eccoci qui di nuovo con questo enigma.
Secondo voi cosa hanno nascosto a Scarlett i due per tutti questi anni?
Pensate che potrà perdonarli qualunque cosa sia?Ricordate che potete trovarmi su Instagram, Tiktok e Twitter scrivendo solamente _blondewriter_ 💖
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𝑪𝒉𝒊𝒍𝒍𝒔
ChickLitScarlett è una giovane segretaria che di punto in bianco abbandona la sua città per lasciarsi i problemi alle spalle, o almeno così crede. A Manhattan, oltre suo fratello, rincontrerà un vecchio amico. L'ormai non più ragazzino Trevor, che altro no...