Mentre mi affretto a preparare il pranzo, per quello che sono le mie conoscenze culinarie, ripenso alla settimana appena passata e a quanto sia stata totalmente fuori dal normale, in tutti i sensi.
Avevo avuto da una parte Austin con il fiato sul collo tutto i giorni mentre mi chiedeva se ero sicura di andare al party o ancora magari avevo cambiato idea, e dall'altra c'era Trevor che non me ne aveva più parlato, nemmeno per sbaglio. E questo mi fa rabbia perché non avrei saputo assolutamente nulla se non fosse stato per quella stronza di Isabel, che per fortuna i giorni successivi a quello in cui mi ha fermata, l'ho vista ben poco e di sfuggita.
Le serate passate nel nostro locale ormai abituale erano l'unica via di fuga a quelle cose che non sapevo spiegarmi, a tutte quelle domande a cui non avevo risposte, e ne erano davvero tante. Magari se le avessi fatte, avrei avuto una risposta, ma la paura di avere risposte che mi avrebbero ferita mi ha fatto tacere. Perché si, Trevor ha ripreso ad essermi lontano dopo che abbiamo fatto l'amore per ben due volte, e io non vorrei mai sentirmi dire "è stato une errore", per questo gli concedo i suoi spazi. Non vuole passare del tempo con me? Non vuole parlarmi e preferisce una banale canzone al posto della mia voce mentre siamo in macchina? Che lo faccia, che faccia ciò che vuole. Sapevo che qualcosa sarebbe potuto andare storto dopo la nostra decisione, perché si, noi abbiamo deciso insieme di fare l'amore. Abbiamo pensato entrambi, non ci siamo fatti travolgere dalla passione senza averci riflettuto, erano giorni che che ci pensavamo, o almeno io si.
Credevo anche che avrebbe funzionato, non aveva quel comportamento distaccato mentre mi insultava per la coda, anzi, eravamo entrambi consapevoli e apposto con noi stessi. Non so cosa sia cambiato, magari appunto si è pentito da dopo, ci ha riflettuto meglio. Non ci eravamo promessi niente, perciò non posso fargli delle morali sul "prima mi scopi e poi mi eviti". Certo, un po' male ci sono rimasta, nonostante ero arrabbiata con lui avrei voluto altro contatto fisico. Per questo quella stessa sera volevo che entrasse in casa con me, volevo sapere se tra di noi era tutto okay. Le risposte le ho avute i giorni seguenti, in modo differente e con freddezza.Quando il campanello del cancello principale suona all'improvviso quasi urlo, non sono abituata a sentire questo suono perché non viene mai nessuno qui. Schiaccio il bottone e il cancello si apre rivelando la macchina di mio fratello. Ovviamente sapevo che sarebbe arrivato, ma mi sono spaventata ugualmente. Ci vediamo ad ogni serata io e Logan, ma mai soli, per questo ci siamo ritagliati questo momento insieme, un po' come fa Trevor con sua mamma. É bello poter passare del tempo in famiglia, bisogna approfittarne.
«Wow è figo qui» Logan si guarda intorno mentre io approvo la sua affermazione. Questa casa ti lascia davvero senza fiato. Le cose che amo di più sono indubbiamente la cucina in legno bianco con l'isola centrale così grande che ti permette di fare colazione pranzo e cena e l'armadio a muro in camera da letto che ospita tutti i miei vestiti e le mie scarpe. L'unica cosa che manca sono le tende in camera da letto, infatti la mattina entra una luce pazzesca, che per quanto sia irritante ti aiuta a svegliarti completamente.
«Non ci sei mai stato qui?» Mi viene spontaneo domandargli visto che ha mantenuto i rapporti con Trevor è strano che non abbia mai visto questa casa, anche perché questa in cui sono io è identica a quella in cui è il nostro amico.
«No, mai» Logan prende posto sul divano e lo seguo «abita qui da un anno circa, prima aveva un'altra casa in affitto, e li ci sono stato. Ci siamo visti perlopiù a qualche bar negli ultimi tempi» spiega lui mentre si fa scappare uno sbadiglio, segno che avrebbe voluto dormire un pochetto di più ma a preferito pranzare con me.
Spero di ripagarlo senza cibi salati o troppo scialbi, sono capace di entrambe le cose e non me ne vergogno. Mia mamma mi ripeteva sempre che nessuno nasce sapendo già tutto, ma si può sempre provare, e io lo faccio quando non sono troppo stanca e ho del tempo.
«Come mai si è trasferito?» So che mio fratello è uno a cui piace parlare, quindi ne approfitto.
«Per quanto ne so voleva una casa con un giardino per Morris, per questo le ha comprate entrambe, non voleva estranei» sorrido al pensiero dolce che ha avuto per quel bellissimo cagnolone che è impossibili da non amare, ma al contempo resto ancora stupita quando mio fratello mi racconta dettagli inediti come questi sulla vita di Trevor perché è strano il fatto che non mi abbia mai parlato di lui e del loro rapporto continuo di questi anni mentre con me il rapporto si è totalmente chiuso dopo la sua partenza dolorosa.
A lui non andava giù di partire, quante volte l'ho sentito borbottare contro suo padre che ho perso il conto. Si sentì la sua mancanza nei mesi successivi, tutti parlavano della sua assenza, poi man mano quel vuoto per gli altri si è riempito di altre cose, ma non per me. Lui mi mancava in un modo incredibile, e avrei tanto voluto scriverglielo, ma sono stata sempre una codarda.
Ma questo mi ha insegnato molte cose, e cioè che nella vita non bisogna mai imporsi quello che in realtà si vuole fare davvero.
Io e Logan passiamo il resto della mattinata ad abbuffarci di cibo, uscito stranamente equilibrato, e perlopiù schifezze, mentre davanti a noi si proietta un film che non avrei voluto mai vedere ma che a mio fratello piace molto perché secondo lui fa ridere, a me fa solo paura quel tizio che chiama al telefono i diversi personaggi e poi li ammazza quasi goliardicamente. Cerco di coprirmi gli occhi quando mi rendo conto che sta arrivando "quel momento" ma probabilmente stanotte non dormirò ugualmente. So bene che andrà a finire così perché non è la prima volta che Logan mi obbliga a vedere questo genere, io come punizione mi vendico a fargli vedere quelli strappalacrime, però quella che piange alla fine sono solo io.
Quando finalmente Scary Movie giunge al termine, per la mia felicità, Logan va in bagno e io ne approfitto per prendere i due vestiti che ho in mente per la serata, chiederò un consiglio a lui, ha molto gusto su queste cose.
«Scarlett, ti prego dimmi che quei vestiti non sono per quel maledetto evento!» Logan sbuffa sonoramente quando mi vede con i due abiti tra le mani. Da quando l'ho detto anche a lui non fa altro che dirmi di non andarci, capisco le sue perplessità, ma è esagerato.«Certo che sì, sai che quando dico una cosa la faccio» gli occhi all'insù e le sue guance piene d'aria mi mostrano una persona che non ne può più delle mie prese di posizione. Lo so che non vuole che sto male perché rincontrerò nostro padre, ma non posso dargliela vinta, non più.
«Stai tranquillo, non mi turberà l'incontro con nostro padre, starò bene» poggio i vestiti sul divano affianco a me e aspetto la sua risposta che non si fa attendere, e quando la recepisco mi trafigge la pelle rizzandola letteralmente
«Proprio non ci arrivi eh? Sai a volte pare che tu abbia gli occhi bendati» la mia mascella si irrigidisce, vorrei rispondergli subito ma quando continua resto in silenzio ad ascoltarlo «non è nostro padre il problema, ma Cole! Hai pensato almeno un secondo alla possibilità che ci possa essere anche lui?» Le sue ultime parole prendono una nota diversa, malinconica oserei dire. Ad un tratto le sue parole non mi sembrano più cattive e assumono un senso diverso. I miei pensieri viaggiano ovunque, ed è assolutamente vero, sono stata una stupida a non pensarci, come ho fatto?
«Scarlett non piangere, perfavore» Logan si avvicina e mi asciuga le lacrime che calde scendono sulle mie guance, non voglio farlo, ne ho sprecate così tante per chi non le meritava che sono stufa.
«Sono proprio una stupida a non aver pensato a quell'eventualità» ero così concentrata a pensare a mio padre che mi sono dimenticata di lui, e sarebbe un bene, ma proprio in questo momento dovevo ricordarlo.
«Lo avevo capito che non era nei tuoi pensieri, per questo non volevo nominartelo, ma farti andare lì senza aprirti gli occhi non mi avrebbe fatto dormire bene, speravo tu cambiassi idea» sorrido malinconica a Logan mentre mi rendo conto di quante volte mi sia limitata per quel pezzo di merda "non andare lì, non frequentare quel luogo, evita quello e quell'altro"
«Per quanto vederlo sia l'ultima cosa che voglio, non mi limiterò più a causa sua Logan, non gliela darò vinta, ne a lui ne a nessun altro» non mi nasconderò mai più da nessuno.
«Se questo ti fa stare bene allora sono con te» abbraccio mio fratello con tanto di quel bene che non si potrebbe mai spiegare a parole.
«Posso almeno accompagnarti?» Lo vedo che non è davvero felice della mia risposta, lo conosco, accetta solo quello che scelgo perché mi rispetta, ma il suo non volermi lascare andare "sola" lo frega totalmente.
«Tu hai da fare e io ho già il mio accompagnatore» e lui lo sa bene. Mi ha chiesto come mai non ci vado con Trevor e quando gli ho detto che sarebbe andato con quell'arpia si è messo a ridere. Mi è parla la stessa reazione di Lena, questi due sono fottutamente uguali.
«Posso spostare la mia serata, e vengo con te» insiste, ma senza successo perché nego con la testa guardandolo male e ci riesco visto che alla fine mi aiuta anche a scegliere l'abito.
Optiamo per quello nero lungo con le spalle cadenti a balconcino, ha un leggero spacco sulla gamba, nulla di volgare ma sicuramente elegante, come richiede l'occasione.
«Almeno questa volta non ti lamenterai per la maschera» ricordo ancora quante storie ho fatto quella volta, mi pare passata un'eternità.
«Probabilmente la vorrei» nonostante il mio sorriso credo davvero di volermi nascondere da tutti quegli occhi, ma soprattutto da quelli del freddo e gelido Brian.
Quando mio fratello va via, Morris viene dietro la mia porta e quasi mi viene un infarto a sentire quel graffiare ripetitivo sul legno, segno che il film "comico" come lo ha chiamato mio fratello, si stia facendo sentire come al solito. Morris mi fa sentire meno sola, mi fa sentire più leggera, anche protetta. Peccato che proprio quando mi stavo rilassando sul divano sento dei passi fuori la porta e quasi non ci resto secca per davvero.
Trevor aveva un'aria così strana che non me la so nemmeno davvero spiegare. Quando porta via il suo cane, come è giusto che sia, tutto cambia. Le mie paure si moltiplicano quando sono sola, e vorrei davvero prendermi a schiaffi perché io non voglio avere paura di niente. Io voglio essere forte.
Però non sempre riesco nel mio intento, per questo stufa di rigirarmi nel letto con la paura di vedere un uomo mascherato e con la lingua di fuori gridare "Bellaaaa", mi alzo e senza pensare busso alla sua porta.«Dormi con me stanotte?» La sua faccia sorpresa mentre fa fare un giro ai suoi occhi su tutto il mio corpo mi da una scossa di brividi, o magari è solo il freddo della notte che si posa sulla mia pelle nuda.
Fatto sta, che qualunque cosa sia, mi ha azzerato tutte le paure.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Spazio Autrice 🌼Probabilmente vi aspettavate già il dopo quel "dormi con me stanotte?" Ma mi sembrava giusto farvi attendere per raccontarvi la giornata di Scarlett con suo fratello Logan, il quale le ha aperto gli occhi su questo benedetto evento.
Voi che dite, ci sarà anche il suo ex?Ricordate che potete trovarmi su Instagram, Tiktok e Twitter scrivendo solamente _blondewriter_ 💖
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𝑪𝒉𝒊𝒍𝒍𝒔
ChickLitScarlett è una giovane segretaria che di punto in bianco abbandona la sua città per lasciarsi i problemi alle spalle, o almeno così crede. A Manhattan, oltre suo fratello, rincontrerà un vecchio amico. L'ormai non più ragazzino Trevor, che altro no...