Dopo che Voight era salito nel suo ufficio, Jay, dopo aver indossato la giacca e preso le sue cose era uscito dal distretto e poco dopo era in macchina con Hayley.
Il suo umore in pochissimo tempo era cambiato. Era diventato taciturno e sembrava immerso nei suoi pensieri.
Era davvero agitato e nervoso. Sembrava in ansia. Il suo stato d'animo si evinceva dal suo muoversi a scatti e dalla sua postura rigida.Non aveva fatto nemmero storie per poter guidare come faceva sempre. Amava essere lui al posto di guida, non gli piaceva farsi portare. Era come se anche in quel caso cercasse di avere la possibilità di controllare la situazione.
Durante il viaggio non fece altro che guardare fuori dal finestrino. Il suo respiro di tanto in tanto appannava il vetro. Non proferì parola ed Hailey cercava di osservare i suoi comportamenti mentre guidava.
Giunti a destinazione, un quarto d'ora dopo più o meno, quando furono in procinto di scendere dall'auto, fu lei a rompere il silenzio preoccupata.
- Ehi Jay - disse la detective.
- Mmmmm? - disse lui uscendo dai suoi pensieri e ritornando alla realtà
- Tutto bene? - chiese lei sapendo delle sue difficoltà e dei suoi problemi con questi casi.
- Sì tutto bene - rispose rimanendo freddo ed impassibile cercando di non far trasparire alcuna emozione.
- Lo so che avresti preferito non essere qui e che ciò ti fa stare male - disse la ragazza.
Jay sospirò abbassando lo sguardo ma senza dire nulla.
Dopo aver camminato per una decina di metri avendo parcheggiato in un punto un po' distante, i due si trovarono di fronte ad una piccola, ma bella villetta con un grazioso giardinetto recintato che girava tutto attorno ad essa.
Il prato era all'inglese e qua e là c'erano degli alberi e dei fiori colorati.Roger era un appassionato di giardinaggio. Quando erano in Afghanistan nei momenti di calma Jeff gli aveva parlato della sua passione ed ora Jay era lì a vedere con i suoi occhi la sua opera.
Quanti ricordi, quante immagini affollavano la sua mente. Guardandosi attorno Halstead poteva sentire una strana sensazione di quiete e benessere. Tutto esprimeva tranquillità.
Fu entrando in casa che tutto cambiò.
L'ambiente dimostrava completamente l'esuberanza dell'ex ranger.
L'arredamento ricordava il freddo, rigido e austero stile militare. All'ingresso vi era una piccola hall dalla quale al centro partivano le scale per salire al piano superiore. Tutt'attorno diversi quadri alternati a foto del militare in divisa e di quella che doveva essere la sua famiglia. In una c'erano quelli che al detective parevano essere i genitori del suo collega d'armi ed i suoi fratelli, forse il giorno in cui Jeff si era arrotolato.Jay rimase lì ad osservare quelle fotografie, ma una su tutte attirò la sua attenzione e lui rimase lì a fissarla per diversi secondi.
Era la foto del gruppo dei militari e tra questi, oltre Rogers c'erano proprio il detective e Mouse.Altri ricordi del momento in cui l'avevano scattata si fecero vividi nella mente di Halstead. L'avevano fatta quando erano rientrati a casa dopo il loro secondo tour in Afganistan.
Oltre alle fotografie attaccate ai muri c'erano anche diverse tipologie di armi da fuoco finte, cosa che fece rabbrividire il detective.
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Reazione emotiva
AdventureJay è impegnato in un caso che coinvolge l'uccisione di un suo collega dell'esercito, un ranger proprio come lui. Riuscirà a gestire la cosa rimanendo professionale? O qualcosa creerà in lui delle ripercussioni a livello fisico e psicologico?