Jay, stanco morto com'era, si era addormentato lì seduto sul divano.
Ovviamente come frequentemente accadeva e visti anche gli avvenimenti del giorno, il suo sonno era tormentato.
Mentre dormiva dalla sua bocca uscivano gemiti, soffriva, era in preda all'ennesimo incubo.Purtroppo questa volta non si trattava di un normale incubo, bensì di un ricordo intrusivo di qualcosa che aveva già vissuto.
Le parole della dottoressa Manning risuonavano ancora una volta nella sua mente portando con loro un grande carico di emozioni. Quella sua durezza, il suo essere diretta, lo avevano davvero colpito.
Il detective era ormai visibilmente agitato, bastava osservarlo per capire quanto dolore stesse provando. Le lacrime, nonostante dormisse, scendevano copiose dai suoi occhi.
Si sentiva terribilmente in colpa, aveva fatto del male a suo fratello, la persona che amava di più.
Il suo cuore sembrava esplodergli nel petto, gli aveva causato sofferenza, lo aveva quasi ucciso.Allo stesso tempo, però, provava rabbia poiché nessuno, nemmeno il diretto interessato, gli aveva detto che Will stava male.
Con fatica alla fine, dopo quella che era sembrata un'eternità però, riuscì ad aprire gli occhi.
Tutto davanti a lui era appannato, i suoi occhi erano velati per le lacrime cadute e per poter mettere più o meno a fuoco ciò che lo circondava fu costretto a stropicciarli con le dita.
Va via tutto fu più chiaro, si trovava ancora in ospedale, forse nella sala medici.
La stanza era vuota e silenziosa, non vi era nessuno, era stato lasciato solo.Sul suo corpo c'era una coperta che gli dava un piacevole tepore. Jay riflettè sul fatto che prima di addormentarsi non c'era cominciando a chiedersi chi gliel'avesse potuta mettere.
Una volta osservato meglio lo spazio circostante, notò che in realtà non era solo. Al suo fianco vi era la sua collega, Hailey, che dormiva profondamente.
Non vi erano dubbi, era stata lei a mettergli la coperta. A Jay tornarono alla mente i momenti in cui lui l'aveva allontanata o per lo meno ci aveva provato, ma lei evidentemente non l'aveva ascoltato, era ancora lì e pareva non avere nessuna voglia di fare ciò che le era stato chiesto e quindi di lasciarlo solo.
Il detective guardò la sua collega ed un piccolo sorriso si presentò sulle sue labbra. Era durato pochissimi istanti, ma aveva illuminato leggermente il viso pallido.
La sua collega stava dormendo, era crollata anche lei, era sfinita. Non c'erano dubbi di quanto lei lo amasse.
Tutt'un tratto l'attenzione di Jay fu catturata da altrio. In lontananza, all'esterno della stanza si udirono delle voci che lo portarono a distogliere lo sguardo da Hailey per rivolgerlo verso le porta. Sembrava che il dottor Charles fosse tornato e che fosse stato fermato da qualcuno, qualche collega la cui voce inizialmente non sembrava essere familiare anche perché un po' distante.
Il detective cercava di ascoltare la loro conversazione e tutto fu pian piano più chiaro una volta che anche il secondo interlocutore si fu avvicinato. La voce con un tono un po' affranto sembrava quella del dottor Choi. Non vi volle molto per esserne certo e dopo averlo riconosciuto Jay ascoltò cosa si stessero dicendo.
Non era facile decifrare ciò che dicevano. I due interlocutori dicevano essere un po' distanti rispetto alla porta della stanza, ma Jay si mise d'impegno per comprendere l'argomento della loro discussione:
- Dott. Charles purtroppo è morto. Dopo aver perso i sensi non ha mai più ripreso conoscenza. - disse Choi.
Quelle furono le parole che Jay sentí dall'esterno della porta Dopo lo svenimento non si è mai più ripreso, è morto.. questo era stato detto...
Non ci volle poi molto per immaginare di chi i due stessero parlando: Will!Aveva visto una sola persona svenire davanti ai suoi occhi e quella era suo fratello.
In quel momento ebbe un colpo al cuore.
- No, Will no per favore no... - pensò
La discussione nel frattempo all'esterno continuava.
- Abbiamo provato di tutto per farlo riprendere, ma purtroppo i valori sono crollati. Non siamo riusciti a salvarlo. - concluse tristemente il suo racconto Ethan che ormai era proprio vicino alla porta della stanza dove si trovava il detective al fianco del dottore Charles.
Un dolore profondo riempì il suo cuore, suo fratello non c'era più.
STAI LEGGENDO
Reazione emotiva
AventuraJay è impegnato in un caso che coinvolge l'uccisione di un suo collega dell'esercito, un ranger proprio come lui. Riuscirà a gestire la cosa rimanendo professionale? O qualcosa creerà in lui delle ripercussioni a livello fisico e psicologico?