Incubo o realtà?

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I suoni che si sviluppavano nella mente di Jay erano determinati da ciò che stava accadendo fuori dalla sua casa di Chicago quella notte, nulla di più.
Rumori normali che la sua testa aveva trasformato in qualcosa di completamente diverso.

Fuori un violento temporale stava per abbattersi sulla città. Un forte vento faceva danzare freneticamente i rami degli alberi ed uno di essi batteva insistentemente contro il vetro della finestra della sua camera da letto. Era un tintinnio continuo che nella mente del detective somigliava a raffiche di colpi d'arma da fuoco.

A causa del maltempo, inoltre, nelle strade si svilupparono numerosi disagi ed incidenti. Uno di questi ad esempio avvenne poco più lontano dall'abitazione di Jay. Due auto, per colpa dell'asfalto bagnato, si scontrarono ed il colpo si udì distintamente. Questo rumore era simile all'esplosione di una bomba.

Jay, nel sonno, stava rivivendo vari ricordi di quando ancora era un militare in missione in Afghanistan.
Ovviamente la sua mente era stata invasa da quelli che per lui erano i ricordi più traumatici, soprattutto la morte di una delle bambine del posto. Era un evento che lo aveva segnato davvero molto.

Quel sogno si era rapidamente trasformato in un incubo.

Il giovane, mentre dormiva, stava cercando di salvare la piccola. Sperava, almeno per una volta, di poter modificare quel ricordo, immaginare che almeno nella sua mente la piccola potesse vivere.

Purtroppo, però, anche quella volta le cose non andarono come sperava. Per l'ennesima volta non riuscí a tenerla in vita.

C'era andato così vicino in quest'ultima occasione...

Quando quell'episodio era accaduto nella realtà, lui era posizionato a poca distanza da lei, le stava correndo incontro. Quello che stava vivendo in quel momento, invece, stava causando ancora più dolore in lui.

L'epilogo era sempre lo stesso, la bimba, anche in quel caso, aveva perso la vita, questa volta però mentre si trovava tra proprio tra le braccia del detective.

Questa volta c'era andato così vicino... Non l'aveva salvata per un pelo.

Cercando di proteggere sé stesso e la piccola dalla bomba appena scoppiata, Jay non si era guardato intorno. Un uomo armato, posizionato in una zona poco visibile vicino alla base militare, approfittando del fumo provocato dall'ordigno, mirò verso la base militare con un fucile di precisione.

Il suo obiettivo era quello di colpire qualcuno dei soldati nemici, ma per sbaglio, aveva colpito la bambina.

Voleva sfruttare l'esplosione per cogliere tutti di sorpresa, ma i suoi piani non andarono come previsto. L'uomo sparò solamente due colpi, che immediatamente riecheggiarono nell'aria pochi minuti dopo l'esposizione non appena non vi furono rischi e l'uomo poté avvicinarsi.

Jay non si accorse di nulla, così preso a proteggere la piccola.
Era rannicchiato in una specie di palla tenendo quel piccolo esserino stretto contro di sé.

Fu alzando gli occhi che vide, un po' più distante da loro, un uomo mettersi il fucile sulla spalla e scappare via.

Subito quindi di guardò verso il basso. Le sue braccia stringevano ancora la piccolina, ma tra di esse aveva già iniziato a farsi strada qualche rigoletto di sangue che scivolava verso terra formando una piccola pozza di sangue.

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