Il dottor Rhodes era tornato a controllare Will volendo valutare come stesse. Lo aveva lasciato dandogli l'ordine di riposare, ma con sua sopresa, quando arrivò da lui lo trovò stanco ed affaticato.
Intanto Halstead stava parlando al telefono, presumibilmente con il fratello, ansimando di tanto in tanto, ma cercando di trattenere il respiro per evitare che il giovane all'altro capo del telefono intuisse il suo stato.
Una volta terminata la telefonata, poi pose il cellulare sul mobiletto vicino al letto facendo una smorfia a causa del dolore provocato da quel movimento improvviso.
Proprio nell'istante in cui il giovane dottore stava posando il telefono Rhodes entrò nella stanza guardandolo abbastanza contrariato.
- Ehi, non si era detto riposo assoluto? - chiese il medico
- Si, ma devo aiutare mio fratello - rispose sofferente Will.
- Se non ti prendi cura di te stesso non sarai di nessuno aiuto a lui. - rispose Connor
Il giovane paziente sapeva che il dottore aveva ragione, ma allo stesso tempo non poteva stare lì immobile senza aiutare suo fratello.
Will quindi iniziò a pregare Connor, quasi come fa un bambino, per convincerlo a sostituire il drenaggio con una valvola undirezionale così da poter lasciare l'ospedale. Gli giurò più volte che una volta arrivato a casa si sarebbe riposato.
Rhodes non era per nulla d'accordo, ma alla fine, esasperato, acconsentì a fare il cambio convinto anche dal fatto che Natalie, giunta a salutare il suo fidanzato, aveva affermato che si sarebbe presa cura lei di lui una volta a casa obbligandolo a stare a riposo.
Dopo il piccolo intervento per rimiovere il drenaggio ed impostare la valvola, quindi, Halstead rimase ancora un po' di tempo steso sul lettino fin quando non si sentí pronto ad andare via.
Mentre si svolgeva l'operazione intanto Ethan, che aveva appena finito il suo turno, si dirigeva verso il parcheggio per prendere la sua auto e tornare a casa.
Da dietro una macchina delle macchine vicine alla sua però, il dottore Choi notò sporgere, mentre passava, una scarpa.
Il suo desidero dopo un lungo turno era quello di tornarsene a casa, fare una bella doccia e dormire, ma non poteva ignorare ciò che aveva visto. Era in dovere di avvicinarsi ed aiutare il malcapitato. Lo avrebbe fatto perché nella sua indole, ma anche perché era un medico.
Quando si avvicinò al luogo da cui aveva intravisto la scarpa trovò un giovane steso a terra immobile.
A primo impatto ebbe un colpo al cuore. Subito lo riconobbe, era il fratello del suo amico e collega Will, ma sembrava morto. Era lì, immobile, steso a terra con gli occhi aperti.
Dopo quell'attimo di esitazione, comunque, il dottore non rimase con le mani in mano, si avvicinò a lui accovacciandosi al suo fianco ed iniziò a valutare le funzioni vitali: battito cardiaco e respirazione.
Per fortuna il cuore del detective funzionava perfettamente, Ethan pose due dita sulla carotide e si rese conto che il battito era abbastanza forte, lento, ma presente.
Il diaframma continuava a fare il suo lavoro alzandosi ed abbassandosi, anch'esso molto lentamente, ma a ritmo costante.
Per fortuna il giovane era vivo, era solamente svenuto.
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Reazione emotiva
AventureJay è impegnato in un caso che coinvolge l'uccisione di un suo collega dell'esercito, un ranger proprio come lui. Riuscirà a gestire la cosa rimanendo professionale? O qualcosa creerà in lui delle ripercussioni a livello fisico e psicologico?