Mentire è complicato

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Dopo circa due ore dalla fuga di Jay, Will iniziò a muoversi ed a svegliarsi.

Il dottore strinse la mano della dottoressa Manning e poi pian piano aprì gli occhi.

- Ehi, ciao amore. - disse dolcemente Natalie non appena i suoi occhi incontrarono quello colore nocciola del suo fidanzato.

- Ciao. - rispose lui dandole un bacio sulle labbra.

- Come ti senti? - chiese la dottoressa.

- Sto bene - rispose il dottore anche se un'espressione di dolore che era comparsa sul viso lo tradí.

- Ne sei sicuro? - chiese ancora lei non molto convinta.

- Si, tranquilla, sto molto meglio - disse il dottore soffermandosi un attimo per riprendere fiato.

- Ma? - domandò lei

- Ma cosa? - chiese di rimando Will

- Ti senti meglio ma? È come se tu non mi stessi dicendo qualcosa. - aggiunse la dottoressa Manning.

Come aveva fatto a capirlo? Will era incredulo, lei lo conosceva così bene da riuscire a leggere anche i minimi dettagli che comparivano sul suo viso. Riusciva a capire anche ciò che non veniva detto.

- Ho solo un po' di mal di stomaco e di mal di testa, niente di che comunque. - rispose.

- Com'è questo dolore allo stomaco? Mi fai dare un'occhiata? - chiese la dottoressa.

Per un attimo il dottore non rispose, nonostante Natalie lo chiamò più volte.

- Ho bisogno di... devo vomitare...- disse mettendosi una mano tremante sulle labbra.

Senza perdere tempo la dottoressa si adoperò per aiutarlo. Prese una bacinella e gliela pose sotto il mento alzando un po' il letto prendo con il piede cercando di fare stare Will un pochino più comodo.

Tutto avvenne giusto in tempo perche il dottore perdesse il magro contenuto del suo stomaco. Non venne fuori molto. Dopo essere andato un po' a vuoto, venne fuori solo un po' di bile mista a succhi gastrici e sangue coagulato. Infatti pochissimo tempo dopo il tutto si ridusse  nuovamente a dei conati secchi e vuoti.

Quella di Will non sembrava essere una condizione fisica, ma psicologica.

La dottoressa però, preoccupata, visto il precedente pneumotorace ed i colpi ricevuti cercando di vomitare, decise di chiamare Connor per farglielo controllare.

Era lui ad averlo in carico quindi sapeva tutto in quel momento.

Così Natalie, una volta che Will ebbe finito, dopo aver ripulito tutto e rinfrescato il viso del giovane dottore che era sudato, uscì dalla stanza per cercare Rhodes.

Rientrati insieme nella stanza il dottore cominciò a controllare i parametri del collega ed i farmaci che stava assumendo ed il sito dove era stato inserito il drenaggio in precedenza poi tolto.

- Sembra tutto ok. Potrebbe essere stata una reazione a qualche medicinale o anche qualcosa che esula dal fisico. - disse Rhodes e poi rivolgendosi al suo paziente chiese - come ti senti Will?

- Sto bene, solo... ancora un po' nauseato.- risoose il dottore.

- Va bene, aggiungerò qualcosa contro la nausea... - disse Rhodes iniziando ad uscire dalla stanza venendo fermato da Natalie.

- Connor non credi sia il caso di fare ulteriori esami? Giusto per stare più tranquilli.- dusse lei

- È tutto ok - rispose il dottore

Alla fine però i due organizzarono qualche piccolo controllo che ovviamente diede esito negativo non rilevando nulla di anomalo. Era stato fatto tutto più che altro per fare stare più tranquilla la collega.

Una volta ritornati in stanza Will e Natalie rimasero ancora una volta soli e lei iniziò a coccolare il suo fidanzato.

Erano trascorse diverse ore e le prime luci dell'alba facevano timidamente capolino dalle finestre.

- Nat devi farmi un favore. - disse Halstead ad un certo punto con serietà.

- Se posso, con piacere - rispose la dottoressa sorridendo

- Ho bisogno di vedere mio fratello. Ti prego portami da lui. - la implorò.

- Io non so dove sia. - disse distogliendo lo sguardo fingendo di fare altro - e poi tu devo riposare e non andartene in giro.

- Ti prego.. - continuò il dottore

- No, non voglio vederti svenuto steso a terra come è successo prima. - rispose lei con estrema franchezza.

- Non accadrà più, tranquilla. Però si potrebbe fare diversamente, potresti trovare Jay e farlo venire qui. - disse Will osservando la sua ragazza che vagava per la stanza.

La dottoressa sembrava essere sulle spine ed agli occhi di Will questo non passò inosservato.

Senza attendere risposta Halstead disse:
- Nat, tutto ok? Qualcosa non va? -

- No, tutto bene. - rispose lei evitando di incontrare il suo sguardo.

- Sei diventata strana tutt'un tratto. - disse Will

- Ma no, ti sbagli. Sto sistemando qui che c'era un po' di disordine - rispose la Manning.
Era girata di spalle ed i suoi occhi si riempirono di lacrime che lei cercava di non fare scendere.

Aveva promesso di non dire nulla a Will per non farlo preoccupare. Ma era così maledettamente difficile mentirgli.

La dottoressa se ne stava lì, dando le spalle a Will, con le mani poggiate al tavolino della stanza su cui aveva adagiato un vaso con dei fiori. Aveva le spalle basse e il capo chino e continuava a spostare quel caso fingendo di cercare una posizione migliore.

- Natalie dimmi cosa sta succedendo! - disse Will con fermezza iniziando ad agitarsi

- Non succede nulla - rispose lei senza voltarsi.

- Natalie non sei brava a dire bugie. Dimmelo! - continuò Will sempre più adirato.

Il dottore era sempre più spaventato, non gli piaceva il comportamento della sua fidanzata.

- È tutto ok- rispose lei con le lacrime che le scendevano ormai copiose dagli occhi.

- Parla! - disse Halstead quasi urlando. Aveva capito che era accaduto qualcosa di grave.

In quel momento Natalie non riuscì più a tenersi tutto dentro, si voltò e piangendo a dirotto disse:
- Mi dispiace Will. Perdonami.-

Reazione emotivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora