Come spesso accadeva Jay, dopo aver avuto un incubo si era sentito male.
Will sapeva che Jay aveva bisogno di aiuto e soprattutto che aveva la necessità di avere lui, suo fratello, al suo fianco.
Nella sua mente lo immaginava solo nel bagno a distruggersi fisicamente vomitando anche l'anima.
Non era a conoscenza però del fatto che Hailey fosse lì con lui poiché la sera prima aveva deciso di non andare via.La detective era molto legata a Jay, fin da quando era arrivata al distretto si era creato un profondo legame di amicizia tra i due che piano piano si stava trasformando, giorno per giorno in qualcosa di più.
Lei si era innamorata del suo collega e lo stesso sentimento era condiviso da lui, anche se entrambi avevano paura di aprirsi l'un l'altro.Quindi sapendo che il detective era in difficoltà e stava male, lei non se l'era sentita di lasciarlo solo. Sapeva che il giovane avrebbe avuto bisogno di lei.
Quindi non appena sentì i rumori provenienti dalla camera da letto e dal bagno si alzò immediatamente dal divano dove dormiva e si diresse da Jay per aiutarlo.Una volta che il ragazzo la fece entrare si sedette al suo fianco dandogli della carta per pulirsi ed un'asciugamano bagnata per rinfrescarsi un po' essendo tutto sudato.
Jay crollò poi su di lei poggiando il capo sulla sua spalla provando a rilassarsi.
Hailey nel frattempo si chiedeva come mai Will non fosse ancora andato da loro. Com'era possibile che il dottore non si fosse accorto di ciò che stava accadendo a suo fratello.
Prima di capire che Jay si trovava in bagno la detective era entrata in camera da letto e lo aveva visto disteso sul letto con gli occhi chiusi. Possibile dormisse ancora?I movimenti di Jay da quando si era alzato dal letto sentendosi male fino ad arrivare in bagno non erano stati poi così silenziosi. Lei stessa che dormiva sul divano lo aveva sentito, i rumori anche se non così forti l'avevano svegliata. Per cui ipotizzava fosse lo stesso per Will che dormiva al fianco di suo fratello.
Il dottor Halstead nel frattempo stava facendo del suo meglio per riprendersi da quei colpi inaspettati che aveva ricevuto, provando a gestire il dolore che provava.
Effettuando movimenti lenti spostò la mano verso il comodino che si trovava alla sua destra e prese un attimo il cellulare. Lo aveva poggiato lì prima di addormentarsi la sera precedente. Voleva semplicemente rendersi conto dell'orario.
Era ancora prestissimo. Sul display Will lesse che erano le 5:30 della mattina.
Nonostante l'ora in cuor suo il giovane sapeva di doversi alzare dal letto per aiutare Jay. Non poteva abbandonarlo nello stato in cui si trovava e successivamente alle 9:00 si sarebbe dovuto recare al Med per iniziare il suo turno.
Mettendo da parte il dolore lancinante che percepiva, che ovviamente aumentava quando si muoveva, ansimando e facendosi forza si tirò su.
Non appena si sedette con le gambe penzoloni giù dal letto la sua testa iniziò a girare vorticosamente e sentì il bisogno impellente di vomitare.
Provò a mettersi in piedi per poter raggiungere rapidamente il bagno in tempo per vuotare il suo stomaco, ignorando che lì ci erano già Jay ed Hailey.
Purtroppo stare in posizione eretta risultava a Will ancora troppo complicato in quel momento. Ci provò ripetutamente, ma ogni volta si sentiva sempre peggio, molto debole e la nausea ed i capogiri peggioravano notevolmente in quella posizione.
Essendo consapevole di non potersi trattenere ancora a lungo e non volendo vomitare sul pavimento, Will iniziò a guardarsi intorno spostando solamente lo sguardo.
Vide, ai piedi del suo comodino, la busta coi farmaci che aveva preso in ospedale. L'aveva poggiata lì la sera prima per averla a portata di mano in caso di necessità.
Frettolosamente la svuotò rovesciandone il contenuto sul pavimento ed una volta finito cominciò a vomitare trasferendo in essa il contenuto del suo stomaco.
ogni colpo di tosse, ogni conato gli provocava dolori atroci.
Will iniziava a pensare che i colpi che aveva ricevuto forse avevano fatto più danni di quanto lui si aspettasse.Non appena terminato di vomitare, sudato per lo sforzo e pallido in viso come un fantasma, si fece forza e si alzò dal letto.
Reggendosi dai muri e dai vari mobili presenti nell'appartamento di suo fratello, si diresse in cucina per disfarsi del pacco.
Una volta lì si sciacquò la bocca facendo scorrere l'acqua dal rubinetto ed, impiegando quella che a lui sembrava un'eternità, andò verso il bagno dove c'erano Hailey e Jay.
Non appena raggiunse la stanza il dottore bussò alla porta con delicatezza chiedendo a Jay se poteva entrare.
Una volta aperta la porta i due si spaventarono quasi nel vederlo.
Era pallido come un fantasma e faticava a respirare. La sua fronte brillava per le goccioline di sudore presenti su di essa.
Con movimenti minimi ed attentamente studiati, entrò nel bagno e si sedette sul bordo della vasca poggiando la schiena contro le piastrelle.
- Come.. stai... Jay? - chiese parlando a rallentatore non riuscendo a respirare correttamente.
- Sto bene. Sono solo così stanco. Ho avuto un incubo, e come spesso mi capita ho sentito la necessità di vomitare. - rispose Jay
- Era tanto... che... non ti capitava. - disse Will cercando disperatamente di riprendere fiato e di non fare capire il suo stato ai due presenti lì in bagno.
- Sì, ma sai a lavoro stiamo indagando su un caso difficile. - disse il detective sospirando tristemente poggiando ancora una volta la testa nell'incavo tra il viso e la spalla di Hailey.
Da quel momento nessuno disse nulla e non appena si sentì pronto, Jay si alzò da terra un po' barcollando e, sorretto da Hailey che era sempre al suo fianco, seguito lentamente da un Will che si trascinava a fatica, si diresse verso la cucina.
- Vado a... prepararmi. - disse il medico notando nel grande orologio che era appeso al muro vicino alla credenza che erano le sei. - sono... di turno... questa mattina.
Quello in realtà era un pretesto per allontanarsi dai due. Sapeva che nelle condizioni in cui si trovava ci avrebbe messo il doppio del tempo a sistemarsi ed a raggiungere l'ospedale. E poi sentiva il bisogno di stendersi nuovamente per un po' sul letto.
- Ehi fratellino - disse il detective attirando la sua attenzione - ti senti bene? Qualcosa non va? -
- Si - rispose semplicemente il dottore e poi sparí nel corridoio andando verso la camera da letto.
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Reazione emotiva
AdventureJay è impegnato in un caso che coinvolge l'uccisione di un suo collega dell'esercito, un ranger proprio come lui. Riuscirà a gestire la cosa rimanendo professionale? O qualcosa creerà in lui delle ripercussioni a livello fisico e psicologico?