Tutto al Chicago Med si era svolto molto rapidamente.
Nel bel mezzo della notte, intorno all'una, in un attimo di distrazione della detective Upton, Jay era scappato via
Era un gioco di colpe reciproche.
Hailey si addossava quella di non essere riuscita a tenere sotto controllo il collega che in quel momento stava soffrendo, Halstead, invece, credeva di aver fatto del male a suo fratello e di averlo addirittura ucciso. Dopo che Natalie se l'era presa con lui per aver fatto del male a Will ed aver sentito parlare i dottori Charles e Choi aveva deciso di allontanarsi da tutto e da tutti.Wii era stato ignaro nella situazione per diverse ore e, se non fossi stato bravo a capire che nella sua fidanzata ci fosse qualcosa che non andava, sarebbe rimasto all'oscuro ancora più a lungo.
Forse, addirittura, se lo avessero trovato per tempo non avrebbe mai saputo della sua fuga.
Tutti i suoi colleghi cercavano di tenere il dottore all'oscuro, di proteggerlo, purtroppo però lui aveva scoperto Natalie.
Quando il dottore si era ripreso però aveva chiesto immediatamente di incontrare suo fratello sapendo che il giovane stava affrontando un periodo abbastanza difficile e che stava soffrendo.
Il comportamento strano della sua fidanzata, alla quale aveva chiesto di chiamare Jay, lo fece insospettire e così Will iniziò ad indagare fin quando la donna non riuscì più a mantenere la bocca cucita.
- Mi dispiace Will... Perdonami.- disse Natalie alla fine piangendo a dirotto non facendocela più
- Dimmi cos'è successo.- disse il dottore sempre più agitato, ma per lo meno senza urlare.
Voleva sembrare non troppo agitato, ma i monitor lo tradivano.
- Beh... quando sei svenuto - iniziò a raccontare la dottoressa - io e Connor ti abbiamo prestato soccorso... Jay era lì, ti guardava con occhi terrorizzati. Non riusciva a capire cosa ti stesse accadendo. Io... io...-
- Tu cosa Natalie? - chiese il dottore rialzandosi sul letto facendo una provando dolore a causa del movimento.
- Io non potevo credere che non capisse cosa ti fosse successo. Non immaginavo che... che non sapesse ciò che ti aveva fatto. Continuava a chiedere "ditemelo... ditemelo... ditemelo..". Io... io... ero molto agitata, nervosa... ero preoccupata per te... non volendo gli ho risposto male... Credimi Will non volevo farlo... mi sono subito pentita. - spiegò Natalie
- Cosa gli hai detto? - chiese Halstead mentre la preoccupazione cresceva sempre di più dentro di lui.
- Io...io..., - iniziò tentennando la dottoressa
- tu? - domandò il medico dai capelli rossi ansioso di sapere.
- Beh, gli ho detto che era impossibile che non sapesse cosa ti fosse successo e che era stato lui a causare il tutto. Gli ho detto che era tutta colpa sua - Rispose lei continuando a piangere a dirotto.
In quel momento il cuore di Will si fermò e si spezzò in mille pezzettini.
Per tutto il tempo, da quando era successo "l'incidente" il dottore aveva fatto una grandissima fatica per fare in modo che il fratello non si accorgesse di ciò che lui stesso aveva causato e Natalie alla fine gli aveva spiattellato tutto in faccia.
Will sapeva che in quel periodo Jay stava male ed aveva cercato di proteggerlo. Purtroppo però aveva fallito, alla fine il detective era comunque venuto a sapere la verità e forse ciò era avvenuto nel peggior modo possibile.
Ascoltata finalmente la verità il dottor Halstead abbassò gli occhi e per qualche istante non disse nulla. D'altro canto capiva anche lo stato d'animo di Natalie e la sua preoccupazione. La dottoressa aveva sbagliato a fare ciò che aveva fatto, ma lui non poteva biasimarla.
- Dov'è adesso Jay? - chiese tristemente pochi istanti dopo senza alzare lo sguardo.
L'unica cosa possibile da fare secondo lui, in quel momento, era trovare suo fratello e spiegargli la situazione. Doveva fargli capire che lui stava bene e che non importava ciò che aveva fatto.
- Dov'è adesso? - chiese nuovamente il dottore non avendo ricevuto risposta - Natalie dov'è Jay? -
- Io... Io non... Non lo so. Will non so dove sia. In realtà... - rispose Natalie lasciando volutamente il discorso in sospeso
- In realtà? - chiese Halstead con il cuore che ormai batteva a mille all'ora.
- Will, nessuno sa dove sia. È stato qui più o meno fino all'una di stanotte con il dottor Charles ed Hailey, e poi se n'è andato. Nemmeno loro sanno dove sia.- spiegò la dottoressa.
Will si sentì come se gli avessero appena rovesciato un secchio di acqua gelata addosso. Il suo fratellino non solo si sentiva in colpa per ciò che era capito a lui, ma era sparito, andato chissà dove.37
750Il corpo di Will si sta va irrigidendo, le mani che erano chiuse a pugno, tenevano la coperta del letto. Il suo sguardo era basso e qualche lacrima, dovuta alla rabbia ed al dolore che si stavano facendo spazio sempre più dentro di lui, iniziò a scendere sul suo viso.
- Dove diavolo è finito mio fratello? - si domandava mentre il suo viso diventava sempre più rosso.
Diversi erano i sentimenti che avevano invaso il suo cuore: paura, rabbia, tristezza..
I monitor ormai suonavano all'impazzata, la pressione di Will era schizzata alle stelle, il suo battito cardiaco era aumentato.
Preso dall'angoscia e dal dolore fece di tutto per alzarsi, cercando di strappare i fili ed i tubi che lo costringevano a rimanere bloccato a letto.
Natalie stava facendo di tutto per farlo tenerlo a letto cercando di farlo rimanere calmo, ma faceva veramente fatica.
Lo pregava piangendo di stare fermo, ma a nulla serviva.
Richiamato dai suoni dei macchinari, nel frattempo, il dottor Rhodes giunse dal suo collega cercando di capire cosa stesse accadendo.
- Che succede qui? - chiese per l'appunto
Will non rispose e rimase immobile con lo sguardo basso. Respirava velocemente, era arrabbiatissimo ed aveva paura.
La rabbia era causata da tutta la situazione, ma soprattutto verso di lui che non era stato capace di proteggere il suo fratellino e la paura perché teneva che gli potesse essere successo qualcosa di brutto visto lo stato in cui immaginava potesse essere.Nathalie si voltò a guardare Connor con gli occhi gonfi e qualche lacrima che ancora gli rigava il viso e subito quest'ultimo, che conosceva tutta la storia, capi che Will era stato informato.
Si avvicinò quindi a Nathalie e disse a bassa voce sistemando qualcosa nei macchinari:
- Perché gliel'hai detto? -- Ho dovuto, Connor... credimi, ho dovuto. - disse lei piangendo. - Non so mentire, l'ha capito da solo.. -
La tensione che si era creata in Will era troppa per essere sopportata da un corpo che aveva già subito abbastanza quel giorno. Ci volle pochissimo tempo quindi perché il dottore svenisse ricadendo di colpo sul letto.
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Reazione emotiva
AdventureJay è impegnato in un caso che coinvolge l'uccisione di un suo collega dell'esercito, un ranger proprio come lui. Riuscirà a gestire la cosa rimanendo professionale? O qualcosa creerà in lui delle ripercussioni a livello fisico e psicologico?