Respira!

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Jay ormai era un fiume in piena. Aveva un gran bisogno di sfogarsi, di parlare di questa storia che per troppo tempo aveva tenuto sepolta, conservata nel suo cuore.

- Hailey io... io.... L'avevo quasi presa, le ero così vicino... ma quell'uomo... Quell'ombra è stata più veloce di me. - continuò quindi a raccontare Jay - Ha sparato due soli colpi e per la piccola non c'è stato nulla da fare. È stata colpita da uno di essi ed è morta all'istante...-

Il detective era giunto alla parte più dolorosa della storia.
Piangeva disperatamente e nello stesso tempo tremava come una foglia. Sentiva come se gli mancasse l'aria, ma non intendeva in Alcun modo fermarsi.

In realtà non ne era più in grado. Tutto stava venendo fuori così in modo libero e non riusciva più a trattenersi dal raccontare tutto alla collega.

- È come se stesse successo adesso... la vedo davanti ai miei occhi... È caduta a terra esamine ed ora giace lì nella polvere. Era lì a due passi di distanza da me. Potevo solo osservare quel piccolo esserino ormai senza vita steso a terra in una pozza di sangue... quel maledetto l'aveva uccisa sul colpo, così a sangue freddo e senza alcun rimorso. - detto ciò, si voltò verso la collega e proseguendo il suo racconto guardandola dritto negli occhi.

Fino a quel momento Jay aveva continuato a guardare davanti a sé verso la strada e la caserma militare.

- Hailey era solo una bimba... una bimba capisci?... aveva una vita davanti a sé... Non diventerà mai grande... Diceva sempre a tutti di andare a scuola per imparare cose nuove.... non farà mai nulla di tutto questo. -

La Upton altro non poté fare che tirarlo a sé e stringerlo forte. Non vi erano parole giuste da dire in quel momento. I gesti erano più eloquenti delle parole.

Jay tremava come una foglia, sempre di più. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, come se non fosse proprio lì in quell'istante ed il suo racconto veniva fuori così con frasi spezzate tra le lacrime di dolore che copiose scendevano dai suoi occhi

Nella sua mente tante immagini di quel giorno erano presenti. Tutto era così vivido...

La sua respirazione era rapida ed allo stesso tempo superficiale, pareva che il detective stesse iniziando a faticare a fare ciò che per ognuno risulta essere semplice ed automatico, cioè il semplice atto respiratorio.
Anche il battito cardiaco era elevato in quel momento.

La collega poteva sentire distintamente sia il respiro che il cuore di Jay essendo stretti ed a contatto.

Le mani del detective erano come se fossero attraversate da numerose formiche e la giovane collega rabbrividì nel percepire il loro contatto sulla pelle. Erano gelide e sudate.

Il detective Halstead stava andando in crisi, non era più in macchina con Hailey. Si era fatto catturare da ciò che stava raccontando venendo catturato e bloccato in un flashback.

La Upton voleva tenerlo ancora stretto a sé. Fare ciò sembrava giovare al collega che sembrava tremare via via sempre leggermente di meno.

Di punto in bianco però Jay allontanò una mano dal corpo di Hailey portandola al suo petto incurvandosi un po'.

Era così rigido, la mano chiusa a pugno teneva saldamente la maglietta. Aveva il viso solcato da un'espressione di dolore ed i suoi occhi erano vuoti.

Reazione emotivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora