-Atto XI-

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"Trust."

...

Novembre 2004,

Hermione quella sera aveva dormito ben poco.

L'insonnia era qualcosa che ormai faceva parte di lei, la notte era il momento della giornata che più le portava agitazione. La notte la portava a pensare a ricordi della sua vita che non voleva ricordare. I muscoli le si immobilizzavano, il respiro le si accorciava e allora si ritrovava solo a girare per casa come un fantasma nell'attesa di vedere il sole spuntare, e le campane dell'Orfanotrofio poco distante suonare.

Ma ora aveva un qualcosa in più per cui rimanere sveglia. Una ragione utile per spendere il suo tempo ed arrivare al Ministero prima degli altri.

L'uggiosità di quella giornata rendeva la Stanza dei Pensieri ancora più tenebrosa di quanto già non fosse, le luci verdastre che lumeggiavano lo spazio la facevano sembrare una criptica sala enigmatica, troppo offuscata persino per vederci qualcosa col Lumos acceso.

Hermione ricordava bene la prima volta che c'era stata. Il quinto anno era stato un periodo di adrenalina per tutti loro, l'eroicità e l'avventura che la fanciullezza portava, la riscoperta di cose nuove come il Ministero, le leggi magiche e ciò che comportavano.

Ormai quelle cose le sapevano di vecchio, di impolverato. Sebbene entrasse poche volte nell'Ufficio Misteri in generale Hermione non sentiva più la presenza di rinnovo e curiosità che avrebbe sentito un tempo. Il mondo le sembrava così terribilmente noioso da quando la guerra era terminata, che la condizione in cui li aveva messi l'assassino, l'arrivo di Malfoy, le parve una boccata d'aria fresca.

Si sentì in colpa per quello stesso pensiero.

Alzò la bacchetta, le riflessioni gocciolarono lungo il suo braccio come in balia di uno scivolo d'acqua.

"Revelio."

Una quinta bolla luminosa uscì dalla sua bacchetta, e percorse il perimetro con gran sapienza. Illuminò le mura scure, e rimbalzò attorno l'enorme vasca di cervelli, sino a rotolare lungo il percorso. Passò circa un minuto prima che si scontrasse contro il limite della muratura. Si spense del tutto, rivelando per la quinta volta il passaggio libero e sicuro. Non vi era alcuna traccia di magia o protezione nella sala.

In ogni caso era qualcosa che già sapeva, gli ologrammi nell'Ufficio Misteri in generale prendevano talmente tanta energia magica che un Incanto Spia non avrebbe resistito.

Malfoy non sbagliò.

Sospirò e abbassò la bacchetta. Sarebbe bastata una semplice volta, ma la sua meticolosità verso i dettagli non glielo permise. Cinque volte per Hermione era il minimo, doveva accertarsi con sicurezza che il suo piano non avrebbe avuto falde.

Ripose la bacchetta nella tasca dei pantaloni, e seguitò a sogguardare per un ultima volta il perimetro. La finestra da cui sarebbero dovuti entrare era ampia, ma molto alta. Malfoy ed Hermione non avevano avuto chissà quanto tempo e voglia per confrontarsi sul piano durante le ore precedenti, si erano semplicemente alzati presto per raggiungere il Ministero il prima possibile. Lei avrebbe poi controllato la Stanza dei Pensieri e Malfoy il perimetro esterno.

Il Ministero aveva una struttura opposta, la sua ubicazione era effettivamente sotto Londra, ciò significava che i livelli e i dipartimenti avevano un ordinazione decrescente. Non vi era effettivamente alcuno sbocco esterno, a parte la struttura circostante formata dalle fondamenta della città. Sarebbero dovuti passare comunque per il centro, e avrebbero dovuto sperare che non ci fossero controlli anche lì.

Revelio | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora