"Audentes Fortuna iuvat."
...
Dicembre 2004,
C'è qualcosa al limite di quei giorni colpiti dalla distruzione e il devasto che ogni uomo prova, quella sorta di risveglio che ti fa ritornare alla realtà, ti costringe a farlo.
Non tutti subiscono gli stessi cambiamenti. C'è chi dopo una lunga serie di eventi catastrofici rimane sempre uguale, e allora ricade nel "fermo", quella posizione che ti fa arrestare e ti fa chiudere in te stesso per sempre. C'é chi peggiora, e allora ricade nella depressione, nella rabbia, in quelle emozioni forti che neanche gestisce. C'è chi migliora, e allora riesce a lasciarsi alle spalle quel periodo di scoraggiamento, queste sono le più rare, ma anche le più fortunate. E, infine, c'é chi stabilisce un quadro della situazione, si guarda all'interno, guarda all'esterno, e cerca di capire la fonte di tale disagio e malessere.
Hermione poteva essere facilmente catalogabile all'ultima opzione. Lei non si era mai accorta, fino a che la situazione non si calmò completamente, che effettivamente arrivò Dicembre. Non le sembrava vero. Il suo calendario sembrava non voler mai voltare pagina da quando era iniziato Novembre.
Erano successe così tante cose in quel mese che quasi non riuscì ad accumularle tutte nella mente, che quasi non pensava potessero accaderne in un'intero anno. Fu felice, da una parte, di esserne uscita. Dall'altra, aveva paura. Se Novembre era stato asfissiante, pregno di fatti, allora Dicembre se lo aspettava ancor peggio.
Ma Hermione era in quella categoria di osservatori, e sebbene Dicembre fosse già a metà, poteva dire di essersi spianata una specie di percorso tutto suo verso quel quadro ancora incompleto e del tutto offuscato.
Molte volte, da bambina, da adolescente, da adulta che era, si era chiesta come decifrare il male, come non confonderlo col bene. È un qualcosa che facciamo tutti, dopotutto, è un qualcosa che tutti temiamo e che bramiamo conoscere.
Ma ciò che conta sapere di questo, è che il male è fatto per confonderci. Il male si mostra sempre bene, è mendace e menzognero, si veste delle armi più belle per accattivarci e farci suoi con l'inganno. È come miele, e noi siamo le sue api.
Il bene, invece, si mostra per com'é, non ha maschere, o artifici, e se lo vuoi seguire, lo segui perché sei pronto a farlo, lo segui perché hai accettato quella schiettezza, lo segui perché hai il coraggio necessario per accettare quella stessa onestà e farla tua.
Hermione rimuginò su quei dettagli...per parecchio tempo.
Il 20 Dicembre, subito dopo il memoriale dato da Harry, Shacklebolt diede a tutti le due settimane di vacanza libere per Natale. Non poteva dire, quindi, in che stato di quelle categorie fossero i suoi amici, non li vedeva da quel giorno. Ma poteva dire qualcosa di certo sulla sua di condizione.
Con la neve che attecchiva, con il freddo gelido che ricopriva le terre inglesi, Hermione cercò di appoggiarsi alla persona che era Malfoy. Gli parlava guardingamente, e sosteneva una fiducia sospettosa che però sapeva non sarebbe durata a lungo.
Sebbene l'avesse denigrato, allontanato, dubitato di lui più volte, poteva dire che c'era del vero in quella persona.
Erano due mondi distinti e separati, questo era un dato di fatto, ma due mondi sono pur sempre due mondi, costituiti dalla stessa materia, facenti parte dello stesso universo. E come quei mondi, Hermione, non poteva negare di sentirsi un minimo simile a Malfoy. Di capirlo, di ancorarsi a lui come qualcosa che le apriva gli occhi.
Quel mondo distinto e separato, crudo e diretto, talvolta silenzioso e restio, era stato il male un tempo, era stato un'avversario un tempo, era stato errato un tempo. Hermione non sapeva se lo fosse ancora, ma talvolta bisognava interfacciassi con chi il male l'aveva toccato, con chi c'aveva parlato, con chi s'era scottato a causa di quello per riconoscerlo e magari demolirlo.
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Revelio | Dramione
FanfictionAnno 2004, post-guerra. In una società magica rastrellata dalla guerra, in una Londra distopica dove la paura divampa, i maggiori esponenti politici si sentono attaccati da una misteriosa minaccia. Il Ministero magico adotta quindi un piano per scov...