"Gli ho raccontato il mio passato, il mio presente e il mio futuro. Gli ho sussurrato le mie paure e gli ho urlato i miei sogni. Gli ho insegnato tutti i miei punti deboli e mi ha abbandonata."Sono quasi le dieci di sera. Io ho finito di lavorare da un quarto d'ora. Stasera non ci sono state molte persone per cui ho finito prima. Radja ancora non è arrivato. Mi ha scritto prima. Mi ha detto che dovevamo andare alla festa in piscina di fine campionato. Non ho il costume ma penso che Radja me lo porti.
Sento suonare il clacson così mi avvicino. È Radja. Strano che oggi non è sceso a salutarmi. Di solito lo fa. Salgo in macchina e mi avvicino. Lui mi sorride e mi bacia a stampo.
"Ti ho portato il costume" mi dice.
Mi indica una borsa nei sedili posteriori.
"Ah grazie" dico e lui parte.
Il mio sguardo si posa sulla sua mano quando sta per scalare la marcia. È gonfia e ha le nocche livide.
"Radja che hai fatto alla mano?" Chiedo.
"Mah niente ho sbattuto, stavo mettendo a posto i mobili e ho sbattuto tutto qui.." mi sorride ma sembra spento.
"Che hai?"
"Niente Angè che ho?"
"Sei strano.."
"Sono stanco.."
"Se eri stanco potevamo andare a casa, non c'era problema" dico.
"Ma no, stiampo un po' e poi andiamo" mi dice stringendo il volante.
"Come vuoi sappi che se c'è qualche problema me ne puoi parlare eh" la butto li non mi convince oggi.
"Nessun problema" mi dice.
Mette fine al discorso e parcheggia.
Entriamo nella piscina e Miralem si precipita davanti a noi.
"Radja che cazzo è sta storia?"
Il mio ragazzo scuote la testa.
"Vieni Angè.." mi dice e ci sistemiamo sulle sdraio.
Stendo il telo e prendo la borsa col costume.
"Radja io mi vado a cambiare" lo informo.
"Si si io ti aspetto qua" mi risponde mentre inizia a spogliarsi.
Faccio cenno di si e vado in bagno. Ma che cos'ha? Che gli prende? Forse ho fatto qualcosa che non dovevo. Ma se lui non mi parla io non so come comportarmi. Ma sicuramente mi starò sbagliando. Sará solamente una mia impressione. Inizio a mettermi il costume.****
"Radja che cazzo stai combinando?" Mi chiede Miralem.
"Che è sta storia che torni a Cagliari?" Mi chiede Daniele.
"E Angelica? Te la porti con te?" Mi chiede Ashley.
Scuoto la testa.
"Per favore ragazzi so quello che faccio. Lascetemi stare. Con Angelica ci parlo tra poco.."
"Io non ti capisco Radja. Il pomeriggio vieni da me e mi dici tutte cose belle su di lei e ora la lasci cosi??" Sbotta Pjanic. Alla fine non ha torto.
"Sono cazzi miei"
"Io non ti capisco, veramente.."
"Non ho bisogno di essere capito" dico e mi giuro a guardare l'entrate. In quel momento entra Claudia per mano ad Aysha. La piccola quando mi vede lascia la mano della madre e mi corre incontro.
La prendo in braccio e la bacio.
"Papy mi sei mancato tanto!" Mi dice abbracciandomi.
"Anche tu amore" e me la coccolo.
Vado verso Claudia che mi sorride.
"Ci hai parlato?" Mi chiede togliendo la magliettina a nostra figlia.
"No non ancora.." ammetto. Le avevo chiesto io di venire.
"Papy è vero che torni a casa con noi?" Mi chiede con gli occhi che le brillano e stringendomi.
"Si amore. Tutti a casa torniamo" le sorrido.
"Che bello!" Mi dice la mia piccola, mi da un bacino e la metto giù.
"La mamma ti mette i braccioli vieni" le dice Claudia finendola di spogliare. Le mette i braccioli e Aysha si tuffa nella piscinetta i sieme agli altri bambini e raggiungo Claudia al bar.
"Hai deciso allora.." mi dice.
"Eh si non posso mettere al secondo posto mia figlia" dico e ordino due cocktail anche per lei.
"Sarai di nuovo tutto mio" mi sussurra appoggiando il mento sulla mia spalla e avvicinandosi con la sedia.
"Si ma vacci piano Clà, sta cosa mi deve passare prima.."
"Ti farò passare tutto cuore" mi dice e mi abbraccia.
"Mh, mh"
"Dai vacci a parlare, io vado da Aysha"
Bevo un altro sorso del cocktail e poi mi alzo, avvicinandomi ai nostri posti. Che cazzo di cosa difficile che sto per fare. Mannaggia a me!
****
Mi sono fatta una bella nuotata. Esco dalla piscina e mi siedo sul lettino accanto a Radja. Mi copro con l'asciugamano per asciugarmi.
Radja è nervoso. Lo vedo, lo sento, lo percepisco. Lo guardo. È a testa bassa che si tocca la cresta.
"Ehi Radja, guardami.." sussurro.
Lui punta gli occhi su di me.
"Che succede??" Chiedo toccandogli il braccio. Mette la mano destra sulla mia.
"Tesoro è difficile.." mi dice.
"Cosa?"
"Quello che devo dirti.."
"Usa le parole più ssmplici, ti ascolto" dico e mi giro verso di lui. Gioca con le mie dita.
"Dai.." lo incoraggio.
"Vedi Angè, io devo lasciarti.." mi dice e sento il mondo crollarmi addosso. Sento gli occhi pizzicare. Abbasso la testa e mi copro meglio.
"Non è per te io lo sai Angè ti voglio bene.."
"Anche io ti voglio bene" dico sentento il cuore che si spezza in mille pezzi.
Questo è il momento peggiore. È il momento che ti fa capire tante cose. Quando uno ti dice ti voglio bene e l'altro innamorato cotto a puntino risponde: "ti voglio bene anche io". E non c'è niente di peggio che dire ti voglio bene alla persona che si ama.
Radja mi fa una carezza.
"Ehi, mi dispiace ma capisci meglio di me che Aysha è più importante"
"Mh, mh.."
"Non mi perdonerò mai per il male che ti sto facendo.." mi dice portandosi le mani in viso.
"Non fa niente.." dico senza guardarlo "sparirò.."
"No Angè torno a Cagliari.. Giocherò con loro.." mi dice e io capisco che questa è proprio la fine.
"Ah ho capito.. Non dispiacerti per me, davvero.. vai tua moglie ti aspetta"
"Ti accompagno a casa?"
"No grazie, vado da sola.. Non farle aspettare. Buona fortuna per tutto.."
"Troverai senz'altro di meglio di me.. Scusami.."
"Me lo aspettavo, volevo vedere quanto saresti rimadto ancora" Faccio spallucce sempre con la testa abbassata e contorcendomi le mani. Ormai ho imparato. Ho imparato a dire: "non fa niente" anche quando ci tenevo tantissimo.
Ho imparato a dire: "me lo aspettavo" anche quando sono rimasta spiazzata. Ho imparato a dire: "va tutto bene" anche se mi era crollato il mondo addosso. Ho sempre imparato a mandare giù i bocconi amari. Ho imparato a stringere i denti ed andare avanti.
"Scusami.." mi dice dandomi un bacio sulla testa "ma lo sai meglio di me.."
"Si, non fa niente. Fa male. Cioè non tento. Un po' mi hai uccisa però sto bene. Davvero. Mi abituerò.." sussurro stringendomi al telo da mare.
Mi giro a fissare un punto della piscina e vedo con la coda dell'occhio Radja rivestirsi.
"Mi mancherai e non ti scorderò mai.." mi dice prendendo lo zaino.
Annuisco. Lui si gira e cammina verso Claudia.
Vorrei urlargli contro di restare. Di restare con me. Resta Radja, perchè sei la cosa più bella che mi sia capitata.
Resta perchè da quando ci sei tu sorrido sempre. Resta perchè la tua sola presenza mi fa scordare qualsiasi cosa. Resta perchè non sopporto che tu te ne vada anche solo per un secondo, figurati una vita. Resta perchè ti amo.
Ma non posso urlargli niente. La figlia è più importante ed io devo rassegnarmi. Lo vedo parlare con Claudia e la bambina gli si butta addosso. Abbraccia alcuni della squadra e si avvia alla macchina.
E ancora mi chiedo: come si fa a guardare la persona che ami andarsene e convincersi che è giusto cosi?****
"Non me ne andrò mai, dicevi. E lo dicevi ogni volta prima di andare via."
****"Ninja, ci mancherai" Miralem mi abbraccia forte "Spero non ti pentirai"
"No tranquillo.." sorrido.
"Il tuo sorriso si è spento" mi sussurra.
"Passerà" dico e faccio cenno a Claudia che sta asciugando Aysha.
Mi viene incontro e la piccolina si butta tra le mie braccia.
"Ragazzi mi raccomando lo scudetto quest'anno" gli do la carica.
"Ce poi scommette!" Mi rispinde Daniele.
Claudia mi abbraccia, salutiamo tutti e andiamo alla macchina. Saliamo e partiamo.
"Quando partiamo?" Mi chiede Claudia.
"Domani mattina.." rispondo ma la mia testa e il mio cuore sono verso Angelica.
Amore mio, sarai sempre la parte migliore di me.
****
"M'abituerò a non trovarti, m'abituerò a voltarmi e non ci sarai. M'abituerò a non pensarti, quasi mai"
(Ligabue)
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You are the best of me
Fanfiction"Prometti che farai sempre la brava?" mi chiese papá. "Si, papá, te lo prometto!" risposi prima che chiudesse gli occhi.