Capitolo 20

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"Essere allegri non significa necessariamente essere felici. Talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha solo voglia di piangere." (Jim Morrison)

24 dicembre - Vigilia di Natale - Mattina

Mi sveglio col sole in faccia. Stamattina sembra primavera, altro che Natale! Guardo il cellulare, è la prima cosa che faccio da quando Radja è a Cagliari. Tanto non torna, lo so. Nessun messaggio. Me lo aspettavo ma ci sono rimasta male comunque. Mi alzo e mi vesto. Stamattina ho da fare un sacco di cose e mi terranno la mente impegnata.

Mi vesto con la prima cosa che capita, mi lego i capelli e vado in cucina dove giá Elisa ha preparato la colazione per tutti. "Buon giorno" mi dice.

Sorrido senza dire una parola. Antonio risponde al mio sorriso. Sa bene che oggi è una giornataccia. Ogni maledetta vigilia di Natale è sempre la stessa storia. Non voglio vedere ne sentire nessuno. Bevo una tazzina di caffè mentre vedo Manuel che parla al cellulare.

"Angè che ti compro per Natale?!" mi chiede.

"Non spendere i tuoi soldi per me, risparmiateli" dico ed esco salutando.

Più tardi ho appuntamento con Krystal e la sua amica Marta, la fidanzata di Paredes in centro. Mi aveva chiesto se andavamo un po' a fare shopping. Ho detto di si solo per svagarmi un po' la mente. Io sto letteralmente impazzendo. Giuro. Ho in mente sempre e solo lui. Solo Radja nella testa. Non so che cosa fa, con chi è.. No lo so con chi è. È con la moglie. Sbuffo e mi ritrovo fuori al carcere. Avevo promesso ad Alessio che sarei andato a trovarlo prima o poi. Non c'ero ancora mai stata ma forse è arrivata l'ora di farci una scappata.

Guardo da fuori l'edificio. Il cuore mi batte forte. Non so proprio che sto facendo, ma visto che ormai sono qui, entro.

"Salve" dico salutando la guardia.

"Lei è qui per..?"

"Alessio, Alessio Braschi.."

Mi guarda con una faccia strana.

"Posso vederlo?" Chiedo.

"È una parente?" Mi chiede.

"No sono un'amica.."

Comincia a fare storie ed io sto iniziando ad innervosirmi. Dopo perquisizioni varie e tante storie riesco ad entrare nella stanza delle visite.

Passano cinque minuti quando vedo entrare Alessio e sedersi davanti a me. È diverso, dimagrito, con molta più barba. Lo guardo e lui mi sorride.

"Angelica, che bello vederti!" Rispondo al sorriso col cuore in gola.

"Come stai?" mi chiede.

"Bene, tu piuttosto. Non mangi?"

"Si, si tutto bene anche se devo stare qui per parecchio. Pensavo che non saresti più vebuta a trovarmi. Non sai quanto ti ho aspettata.." mi dice con voce triste ed io mi sento in colpa.

"Te l'avevo promesso. Prima o poi sarei venuta.."

"Radja?! Come sta?"

"Eh penso bene.."

"Come pensi?"

"È a Cagliari.."

"A fare cosa scusa?!" mi chiede.

Abbasso lo sguardo.

"Ehi Angè, che succede?!"

"Passa il Natale con la sua famiglia, come è giusto che sia.."

"Ma come cazzo ragioni?! No non è giusto! Porca merda Angelica hai fatto tutto sto casino per quello e lui ti lascia nel giorno più triste per te?! E poi magari si sará già scopato la moglie!" "Non dire così, dai.."

You are the best of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora