Capitolo 30

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"E stavolta avevo perso. Avevo perso per davvero. Me ne andai. Me ne andai per sempre con gli occhi gonfi e le braccia stanche. E scusami se ti avevo promesso: io resto" (Macklemore)

"Ehi Radja.." sento due mani scuotermi dolcemente.
"Mmm" mugugno.
"Dai alzati, perderemo l'aereo.." mi sussurra.
Apro gli occhi e vedo Claudia vicino a me che mi sorride.
"Buongiorno amore" mi dice e mi bacia a stampo.
"Giorno" biascico stiracchiandomi.
"Hai preparato tutto?" Mi chiede facendo dei cerchietti immaginari sul mio petto.
"Si, le valige sono pronte da ieri sera" dico.
"Meno male così non facciamo tardi
"Eh giá, allora vado a prepararmi!" Dico e mi alzo dal letto. Vado in bagno a farmi una doccia gelata per svegliarmi. Mi metto sotto il getto dell'acqua e l'unica cosa a cui penso è Angelica. Al suo profumo che non sentirò mai più. Ai suoi capelli che ogni volta che la baciavo erano sempre in mezzo e rubavano qualche bacio. Ai suoi occhi verdi come smeraldi che non mi guarderanno più. Non la vedrò più, non la sentirò più, non la stringerò più tra le braccia per farla sentire al sicuro, non potrò più proteggerla nè sentire le sue mani accarezzarmi la cresta.
Non proverò più il battito accellerato quando lei era vicino a me. Non volevo perderla. Non volevo farle del male. Ci tengo tutt'ora a lei. Spero che trovi un uomo e sia felice, almeno lei.
Ho fatto bene a tornare a Cagliari. Comunque vivendo e giocando a Roma sarei tornato da lei perchè è il mio tutto.
Appoggio la testa al vetro della doccia mentre il getto dell'acqua mi bagna dalla testa in giù.
I primi giorni sará dura. Avrei voluto incontrarla tanto tempo fa.
Devo dimenticare tutto. Ma come si fa a dimenticare una persona che ti ha dato tanto da ricordare?
Non si puo'.
Ecco ci siamo svegliati dal sogno. Il bellissimo sogno che stavo vivendo è svanito. Sento il suo profumo addosso ancora e ancora. Chiudo gli occhi e vedo il suo viso. La sua carnagione chiara e le sue guance che si colorano di rosso acceso appena le dicevo che era bellissima.
Ma quando riapro gli occhi tutto si fa chiaro. Ieri sera io l'ho distrutta completamente. Sono stato un egoista del cazzo! Sapevo che dovevo tenerla lontana! Io non sono mai stato l'uomo giusto per lei. L'ho fatta solo soffrire. Ma quando ci sono di mezzo i figli...
Lo sappiamo tutti. Io in primis. Non voglio che mia figlia cresca senza padre. Perchè quello poi sarebbe stato. Claudia sarebbe tornata a Cagliari ed io non avrei rivisto più la mia piccola, perchè il lavoro di calciatore non mi permette di andare a trovarla ogni qual volta voglia. Tra ritiri, trasferte, allenamenti. Sarei dovuto restare qui. E se la notte avrei avuto bisogno di coccolarla e di stringerla non lo avrei potuto fare. I figli sono al primo posto. Su qualsiasi cosa. Sono sangue del tuo sangue. Non si abbandonano. Potrai anche non andare più daccordo con la madre, ma i figli non si lasciano. Nel mio caso ho dovuto "scegliere". E chi scegliereste tra tua figlia e l'amore della tua vita?
Risposta scontata.
Anche se il mio cuore è rotto in mille pezzi.
Sospiro ed esco dalla doccia asciugandomi. Mi vesto ed esco.
"Pensavo ci eri caduto" mi dice Claudia sorridendomi.
Rispondo al sorriso e scuoto la testa.
"Tieni, questa è tua.." continua aprendo la mano verso di me.
Guardo la fede nel palmo della sua mano, la prendo e me la infilo all'anulare sinistro.
"Tatuaggio nuovo?" Mi chiede vedendo il kappa di cuori sul mio dito.
"Si.." rispondo prendendo le valige.
"Bello, che significa?" Mi chiede conoscendomi abbastanza.
"Che mi sono dato al poker" rispondo troncando l'argomento. Non mi va di spiegarle alrre cose. Fa giá male abbastanza. Mi guarda alzando un sopracciglio. Evidentemente ha capito che il poker non c'entra un cazzo, ma non dice niente e io la ringrazio in silenzio.
Prendo le valige mie e della piccola e le carico in macchina, insieme a quella di Claudia.
Salgo e parto verso Fiumicino dove ci aspetta il volo per Cagliari.
Saliamo sull'aereo e dopo poco decolliamo. Aysha si addormenta quasi subito. Claudia legge una rivista di gossip mentre io mi metto le cuffie e guardo fuori le nuvole dal finestrino. Per un attimo ho sperato che Angelica mi venisse a prendere all'aereoporto e che mi dicesse di restare. Chissà cosa starà facendo adesso l'amore della mia vita...

****
"Credo che se vuoi bene ad una persona, tu debba desiderare la sua felicitá. Anche a costo di starne fuori"
(How I Met Your Mother)
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Non sono tornata a casa ieri sera. Elisa non vedendomi tornare avrà immaginato che fossi rimasta da Radja.
Si, Radja...
Non ho più niente da versare.
Nè lacrime, nè maledizioni a me stessa.
Ma lo sapevo che sarebbe finita prima o poi. Avrei dovuto stargli lontana. Lo sapevo, tutti mi avevano avvertito che non era quello giusto per me.
Ma io testarda, o peggio: innamorata, non ho ascoltato nessuno.
Sono spalmata su una panchina con lo sguardo perso per aria. Non lo rivedrò mai più. A casa ho ancora la sua felpa che sa di lui.
Mi asciugo una lacrima con il dorso della mano.
Fa male. Ma ha fatto bene ad andarsene, in fondo non sono niente di che. Niente per cui valga la pena lottare. Ceh, qua se ne vanno tutti. Nessuno che sia capace di restare. Ma che cosa mi aspettavo?? Mi aspettavo davvero che rimanesse? Ma insomma davvero sono così tanto stupida da aver pensato che mi avrebbe tenuto con lui per sempre?
Eppure si.
Sono una stupida.
Nella mia testa ho pensato veramente che quell'uomo non se ne sarebbe mai andato. Che nei suoi gesti di tutti i giorni mi aveva fatto sentire amata.
La figlia è più importante.
Mi autoconvinco da ieri sera che sia così. Ma non ce la faccio. Non ho fatto niente per fermarlo. Sono rimasta lì inerme a vederlo andare via. Non sono riuscita a dirgli che lo amo da impazzire. Nè a dirgli di restare perchè solo lui è riuscito a colmare un vuoto dentro di me che c'era da troppo tempo.
Ceh ero arrivata a tal punto che lo volevo baciare anche il lunedì mattina. Ed il lunedì mattina ho sempre odiato tutti!
All'inizio sembrava una favola. Una bellissima favola. Di quelle da cartoni animati, con principi e principesse.
"Forse è arrivato il mio turno di essere felice" ho pensato.
E invece no. No, come al solito.
L'ennesima speranza, l'ennesima illusione, l'ennesima delusione.
Mi porto la mano davanti agli occhi per coprire il sole e vedo la donna di cuori.
Il nostro tatuaggio.
In questo momento vorrei strapparmelo. Tanto non sentirei dolore. Se mi colpissero con un pugnale non uscirebbe sangue. Non sentirei niente. Se un ragazzo mi portasse una rosa, non proverei nulla. Indifferenza.
È l'unica cosa che riesco a provare.
Verso tutto e tutti.
Sospiro e vedo passare un aereo tra le nuvole. Chiudo gli occhi per un attimo e vedo il viso di Radja. Sarei voluta andare in aereoporto, ma avrei peggiorato le cose. Va bene così. Supereremo anche questa.
Buona fortuna amore mio, ovunque tu sia.
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"Ed io sono rimasto qui, solo, insieme a questo dolore"
(Ed Sheeran)

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