CAPITOLO 12

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"Sto solo dicendoti grazie. Mi hai ricordato cosa sono in grado di provare. Era come se stessi osservando la mia vita attraverso una finestra offuscata, poi ti ho visto ed era come se le macchie fossero scomparse. La finestra era pulita.." (Dowson's Creek)

Guardo verso casa di Angelica e sorrido. È strano come lei mi metta sempre di buon umore.

Ma cos'è questo strano odore?! Sembra puzza di bruciato. Bleah!

Mi viene da vomitare! Perché il cancello di Angelica è aperto?! C'è qualcosa di strano...

Decido di entrare e ad ogni passo sento quella puzza aumentare. Giro la maniglia e provo ad entrare, ma la porta è bloccata, come se fosse chiuse a chiave.

Comincio a bussare alla porta come un disperato.

"Angelica!" la chiamo.

Sento tossire all'interno.

"Angelica, stai bene?"

"Radja!" mi urla dietro la porta.

"Che succede?!" le chiedo.

"C'è un incendio, Radja! Non posso uscire da nessuna parte, le finestre e la porta sono bloccate" tossisce.

"Non ti preoccupare, tesoro. Ti tirerò fuori di lì! Sta calma e cerca di non respirare tutto quel fumo!" le dico mentre cerco di aprire la porta a spallate.

Niente la porta non si riesce ad aprire, in più le persiane sono chiuse e non possiamo neanche rompere i vetri.

Che idea!

"Angelica, rompi il vetro della finestra! Io intanto chiamo qualcuno!" le urlo e tiro fuori il cellulare per chiamare i pompieri.

Mi rispondono subito e mi dicono che arriveranno tra poco.

Angelica si affaccia alla finestra e mi sorride.

"C'è un incendio e ridi?!" le chiedo.

"Si, Romeo.. Perché tu sei il mio salvatore!" mi risponde ed io mi sciolgo. Con lei non mi riesce fare il duro.

Ho deciso, voglio dirle quello che provo.

"Giulietta, posso dirti una cosa?" le chiedo.

"Dimmi tutto"

"Voglio dirti una cosa ma so che è sbagliata.." le dico.

"Niente è sbagliato se ti rende felice.." mi risponde e mi accorgo dell'arrivo del camion dei pompieri.

Decido di non dirle niente. I pompieri iniziano il loro lavoro e spengono il fuoco che non era riuscito ad espandersi per altre stanze.

Un ragazzo riesce ad aprire la porta ed Angelica ne esce sana e salva, un po' intossicata, ma salva.

La accolgo tra le mie braccia. È come se fosse una bambina indifesa da proteggere. Ma non la lascerò più.

"Grazie.." mi dice staccandosi dal mio abbraccio.

"Ma ti pare!" le rispondo sorridendo.

"Ragazzi qui c'è da chiamare la polizia.." ci dice il capo dei vigili del fuoco.

"Perché?" chiedo.

"Perché dovranno fare delle indagini.. C'è qualcosa di strano. È come se qualcuno avesse manomesso la bombola del gas" ci dice ed io guardo Angelica visibilmente preoccupata che si morde le unghie.

"Ok, li chiameremo.." dico.

"No, li abbiamo chiamati noi. Stanno arrivando.." mi risponde e Angelica sbianca.

You are the best of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora