14. ATTIMO PRIMA

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Ho sempre amato un momento in particolare della giornata: quegli attimi, quel periodo di tempo, che precedono il sorgere del sole.

Quel momento prima dell'alba vera e propria, prima che il sole faccia capolino dalla riga frastagliata e sfumata dell'orizzonte.

In cui la nebbiolina del mattino presto riposa ancora sui campi.

In cui le montagne all'orizzonte sono sagome non ancora del tutto illuminate da una luce la cui fonte non vediamo ancora, ma che sappiamo esserci.

Quando la giornata è già iniziata, quando si sta per arrivare a destinazione, al lavoro, a scuola, ma allo stesso tempo deve ancora avviarsi.

Quando guardando fuori dal finestrino della macchina, verso est, non si vede ancora il sole, nessuna sfera rosso-arancio spunta dall'orizzonte.

Una fascia di cielo colorata di giallo che sfuma verso l'azzurro intenso della mattina. Sfumature rosate, violette, rosso tenue.

Le nuvole sporadiche, striature confetto mischiate con altre carta da zucchero, attendono di poter mostrare il loro vero colore.

E se si volge lo sguardo dall'altra parte il cielo è ancora blu e la luna è ancora lì.
Come una falce bianca o una sfera gialla, veglia ancora su di noi in attesa che il suo amato amante, si risvegli e ci riscaldi.

Quel momento della giornata un attimo prima che inizi davvero.

L'attimo prima che il sole inizi a riscaldarci e ad accecarci.

L'attimo in cui la notte, la luna, non sono ancora pronte a lasciarci, ma sanno che torneranno a trovarci.

L'attimo prima che la giornata inizi, piena di parole, faccende, impegni.

Quell'attimo in cui siamo ancora disposti a guardare il cielo, privi di troppi problemi e pensieri, privi di distrazioni e forse, in parte, ancora non del tutto svegli.

Quell'attimo in cui gli unici rumori che sentiamo sono il rumore della macchina, il motore che ci culla, e la radio che ci tiene compagnia con musica e parole.

Quell'attimo carico di attesa, di aspettativa.

Quell'attimo che precede un inizio, una storia.

Quell'attimo in cui sai cosa accadrà dopo, ma non ci pensi e ti limiti ad ammirare quello che c'è ora.

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