100. NON È PIÙ SOLO

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"Pensi mai a quanto ogni persona che incontriamo e conosciamo cambia il nostro modo di vedere il mondo? Di vedere cose che prima non significavano nulla?"

"Che cosa intendi?"


"Che quando una persona nuova entra nella nostra vita, una canzone non è più solo una canzone, un colore non è più solo un colore, un nome non è più solo un nome..."

"Ti capita spesso?"


"Sempre. Ogni singola volta. Non riesco più a guardare un pesce rosso senza pensare a lui. Non riesco più ad ascoltare una canzone senza pensare a lui. Non riesco più nemmeno a guardare una panchina che neanche esiste più senza pensare a lui.

Non riesco più a vedere il verde come un colore qualsiasi o un panino alle olive come semplice pane. Un puzzle come un semplice gioco e un sudoku come un semplice passatempo. Non riesco a sentire nominare Nietzsche senza pensare a una mia amica o Renzo Piano senza pensare ad un'altra."

"Io la trovo una bella cosa. Fa capire quanto le nostre vite siano intrecciate, quanto ci influenziamo anche senza volerlo, anche con cose banali."


"È bello, sì. Ma anche terrificante."

"Terrificante?"


"Si."

"Perché?"


"Perché quando vuoi solo toglierti qualcuno dalla testa e lo vedi anche in una bottiglietta d'acqua che non riesci ad aprire o nel prato in cui ora manca una panchina, in un film che non hai mai visto e mai vedrai o in un pezzo dell'Odissea, in uno sport o in una parola, fa così male da fare paura."

Pensieri sparsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora