Al peggio non c'è mai fine

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Trenton si avvicina al letto e si mette seduto sulla sedia dove solo poche ore fa c'era seduto Travis a pezzi, lui sembra tranquillo.

Non so se essere spaventata, dispiaciuta o incazzata nera di vederlo. Forse dovrei essere tutte e tre le cose invece io non sento niente, non sento assolutamente niente. Uccidimi se devi farlo.

Lo guardo e non provo niente, mi sento vuota.

Non riesco a capire se sia un bene o un male, piangere mi viene così facile eppure capirne il motivo è più difficile. Non riesco a capire come mi dovrei sentire.

Ricomincia a parlare dopo essere stato spiazzato dalla mia domanda. Come se potesse sentirsi ferito, lui poi?
«Non sapevo che tu fossi incinta Madison»
Ora vorrei ucciderlo, con tutta me stessa. Cerco solo di rimanere il più calma possibile.

«Come se saperlo avrebbe cambiato qualcosa vero?»
Le mie parole escono taglienti come lame affilate, non voglio avere pietà con nessuno di voi.

Come se il fatto che io fossi incinta avrebbe avuto grandi riscontri verso il loro comportamento. Verso il vostro ignobile comportamento.
Mi hanno picchiato e maltrattato per giorni, non avrebbero dovuto farlo in ogni caso, non solo perché io fossi incinta.

«Io...» lo interrompo subito, non ho voglia di sentirlo parlare.

«Tu cosa Trenton? Mi conosci, da quello che dici mi hai amata, anche se forse non è affatto vero» faccio una pausa per prendere fiato e continuare a sputare tutto quello che trattenuto per giorni.
«Tu sapevi tutto quello che avevano intenzione di farmi, tu sapevi anche quello che avevo passato prima, tu sapevi tutto. Ma non hai mosso un dito per fermarli.
Perché l'hai fatto mh? Per dei miseri spiccioli vero?
E ora vieni qui a cercare il mio perdono? Non lo avrai se è quello che cerchi, non avrai un bel niente da me e ora vattene che non ho intenzione di sprecare altro fiato con te»
Lo guardo dritto negli occhi, sembra ancora più ferito di prima, che stupido.
Come se pensasse che venire qui e chiedere scusa sarebbe bastato a riempire il vuoto che questa cosa mi ha lasciato e che mi lascerà per sempre. Mi hanno strappato una parte di cuore che difficilmente si riformerà.

Si alza in piedi di scatto, le mie parole hanno colto nel posto giusto.
Non ha mai avuto un anima quel ragazzo e mai ce l'avrà. L'unica cosa importante per lui sono quei stupidi soldi.

Ha qualche anno in più di me ed è sicuramente più rovinato di tante altre persone molto più grandi.
«Mi dispiace veramente Madison, ho sempre sbagliato la parte da cui stare, dall'inizio, da quando è successo l'incidente di Caleb, ho solo fatto una cazzata dopo l'altra. Ora è meglio se me ne vado, non mi vedrai mai più sul serio, mi trasferisco»
Solo a sentirlo parlare di Caleb mi viene il voltastomaco, non dovrebbe neanche nominarlo.
Non voglio pensare che lui centri qualcosa anche con lui.

«Speriamo che questo mi porti gioia Trenton, perché la tua presenza nella mia vita non ha mai portato nulla di buono»
Si gira e se ne va verso la porta, prima di uscire mi dice un ultima cosa
«Ti ho sempre amato Madison, ho solo sbagliato i modi» faccio una risata amara mentre lo vedo andarsene.

Chiude la porta e mi lascia da sola con i miei pensieri.
Da sola con l'unica cosa che non avrei voluto avere adesso, la mia coscienza.
Come può dire di amare una persona e lasciar fare ad altri tutto quello che mi hanno fatto.
Lui non mi ha mai amato è questa l'unica verità che conosco e che sicuramente conosce anche lui, ha solo bisogno di qualcosa per ripulirsi la coscienza, sempre che ne possieda una.
È questo quello di cui ha bisogno per dormire la notte, raccontarsi cazzate su cazzate.

Quando Trenton ha nominato Caleb tutto è tornato a riaffiorare nella mia mente.

Porto ancora la cicatrice di quella notte poco sopra al fianco. Ringrazio il cielo che mi abbiano preso solo di striscio. Non si può dire lo stesso di Caleb.
Lui era steso in un bagno di sangue ed io sono svenuta senza poter fare niente. Lui non è qui per poter raccontare nulla.

Volevano entrambi per continuare a fare le gare clandestine e volevano obbligarci a fare i corrieri della droga. Quando gli abbiamo comunicato che non ci sarebbe andata bene la cosa ecco come siamo finiti.
Io non ho mai saputo con chi avevamo a che fare; era Caleb che si occupava di quelle cose, io correvo solo.
Sia per questi che con Justin. Non mi sono mai interessata più di tanto a tutta la merda che c'era dietro.
Ma quel posto così famigliare dove mi hanno rinchiuso mi ha riportato alla mente tanti ricordi, fin troppi.

Erano sempre loro. Sono sempre stati loro a darci la caccia. Il problema è perché vogliono Travis adesso?
Ma se invece il vero bersaglio fossi sempre stata io fin dall'inizio?

Io me lo ricordo cosa gli avevo promesso prima che morisse, ma come faccio adesso a mantenere quella promessa, me lo spieghi?
Non puoi.

In un baleno rieccomi catapultata a quella notte, di nuovo.
-Promettimelo Madison- dice Caleb tra un sospiro e l'altro mentre io gli premo la sua ferita con una mano e con l'altra mi tengo il fianco.
-Promettimi che da sta notte tu ne starai fuori per sempre- mi prende il polso che ho poggiato su di lui.
Con le lacrime che mi rigano il viso e il dolore che mi si irradia ovunque gli rispondo
-Te lo prometto Caleb, ora non parlare, tanto ti salverai anche tu-
Dopo poco lascia la presa sulla mia mano ed io non riesco più a tenere gli occhi aperti.

La testa mi esplode in questa camera di ospedale, restare da sola mi fa solo pensare troppo ed ogni volta che cerco di dormire gli incubi mi tormentano.

La notte sembra non passare mai, a volte si sentono degli urli provenienti dalle altre stanze oppure le sirene dell'ambulanza che entra velocemente in pronto soccorso. Vorrei almeno alzarmi ma non posso.

L'unica cosa che mi resta da fare è fissare il macchinario che segna le mie pulsazioni cardiache, almeno questo non fa rumore. Ci mancava solo quel bip fastidioso.

Vorrei stare con Travis in questo momento, sono sicura di essere ancora innamorata, sono anche sicura di voler passare il resto della mia vita con lui eppure vorrei anche avere una vita tranquilla, una vita normale come le ragazze della mia età.

Perché io non posso averla?

Tu non al vuoi una vita normale, o sbaglio?

Un ritorno inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora