Altre verità

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POV TRAVIS

Vengo riportato alla realtà, per la milionesima volta, dalla voce di quel coglione di Derek.
«Possiamo scendere di sotto con tutti gli invitati, prego facciamo strada» dice alzandosi e andando verso la grande porta dell'ufficio.
La mano di Madison sfiora quasi impercettibilmente la mia gamba ma faccio finta di non sentirla comunque.
I brividi che passano sulle mie braccia sono difficili da nascondere in ogni caso.
Si è sicuramente accorta del mio cambio repentino di comportamento e umore, dopo gli spiegherò tutto, ora non ne ho la minima voglia.
Voglio solo sbrigarmi ad uscire da questa villa degli orrori prima che la mia incazzatura salga alle stelle.
Pensare che manca ancora tutta la festa mi girano proprio i coglioni.

Mi alzo seguendo Demetria e Derek davanti a me rimettendomi a posto le maniche della camicia che avevo tirato su poco fa.
Madison si alza poco dopo di me e viene subito affiancata da Damon, che per ultimo si richiude le porte dello studio alle spalle.

Se prova ad allungare anche solo una delle sue luride mani verso la mia Madison, io sta sera tiro giù tutta questa villa di merda.
Gli spezzerò dito per dito, ossicino dopo ossicino.

Devo assolutamente calmarmi.
Apro e chiudo le mani velocemente cercando di far defluire tutta la rabbia, cosa che ovviamente non succede.

Il tragitto verso la sala delle feste avviene in religioso silenzioso e ringrazio il cielo, anche se li sento bisbigliare qualcosa dietro di me, Madison avrà sicuramente qualcosa da dirmi dopo.
Non accetterò no come risposte.
«E comunque sei stupenda sta sera» questa è l'unica frase che mi arriva chiara e tonda all'orecchio.
Mi giro appena per mettere fine alle sue lusinghe e la vedo sorridere prima di entrare nella sala più grande della casa.

Il modo in cui la guarda, il desiderio che vedo oscillare nei suoi occhi ogni volta che muove anche solo un muscolo mi fa incazzare talmente tanto che vorrei solo cavargli gli occhi.

Mi fermo sull'uscio dove si sono fermati i padroni di casa.
Poggio una mano sulla schiena scoperta di Madison che si riempie subito di brividi, riportandola al mio fianco. È stata lontana da me già troppo allungo.
Adoro come il suo corpo reagisce al mio tocco, delicatamente le sussurro
«Benvenuta nel covo delle vipere, bambolina» di riposta ho solo un suo sguardo indagatore.
Andiamo fino al nostro tavolo che ovviamente è quello formato dai fratelli Heil e qualche altra sedia ancora vuota.
Osservo tutti gli altri invitati, parecchie facce conosciute e altre mai viste, sarò ripetitivo ma che grande idea del cazzo.

POV MADISON

Demon nel tragitto fino alla sala si è scusato più volte con me per tutto quello che è successo, con un sorriso di circostanza ho ovviamente accettato.
Travis si è sicuramente accorto dei suoi complimenti, me ne sono resa conto quando ha girato lo sguardo assassino verso di noi.
Secondo me Damon rimane, forse, l'unico sano di mente tra i tre.
Mi è sembrato sincero e in fondo non ho nulla da perdere nel crederci, anche perché credere che Derek sia un abile manipolatore non mi è poi così difficile.
Devo ancora definire nella mia mente il carattere della sorella, ma stando alle poche informazioni che ho raccolto sta sera potrei quasi dire di averla capita. Aspetterò comunque di sentire tutto il resto della storia che mi manca da Travis; perché avrà molto di cui parlare con me.

Purtroppo ho capito che gli hanno chiesto qualcosa che non avrebbe più voluto fare, mi dispiace che tutto questo sia solo colpa mia, ma era l'unica strada da percorrere.
L'unica strada che ci porterà all'uscita di questo tunnel degli orrori.
Spero che abbia voglia di aprirsi con me anche su quel tasto, spero vivamente che abbia voglia di parlare con me. Perché io ne ho bisogno.
Ho bisogno di tutte le altre verità che mancano.

Un ritorno inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora