Trattative

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POV TRAVIS

«Ora direi che possiamo passare agli affari» esorta Derek con il suo solito sorrisetto del cazzo, cosa vorrebbe ostentare, sicurezza?

Dovrebbe ringraziare Madison se adesso non si ritrova senza testa, questo gran coglione.
Colpa mia e di quando ho accettato tutta questa storia di merda. Mi prenderei a pugni anche da solo.
Così ti porta a fare l'amore, sono diventato un rammollito dietro a lei, santo cielo.

«Bene cominciamo allora, sentiamo la vostra proposta» prendo subito in mano il discorso cercando di non far arrivare il mio nervosismo alle stelle.

Vorrei ucciderli uno dopo l'altro, il primo sicuramente Damon, lo vedo benissimo come la guarda.
Cristo, quanto è difficile stare calmo.
In realtà, in una scala da uno a quanto mi stanno sulle palle, li metterei tutti e tre sul primo gradino del podio.

I miei muscoli facciali chiedono pietà per quanto io stia costantemente contraendo le mascelle fino a non sentirle più; questo dovrebbe aiutarmi ad allentare la tensione, dovrebbe ma non lo fa.
Stringo il bicchiere che tengo in mano il più possibile pensando che sia il suo dannatissimo collo, ma non funziona. Niente funziona quando il mio cervello viene accecato dalla gelosia.
Sapere che lei è stata da sola con loro mi fa incazzare tremendamente, pensare che le abbiano fatto del male mi annebbia l'unica parte della testa che ragiona ancora, del tutto.

Mi maledico ancora per avere accettato di fare questa dannatissima cazzata e darle retta.
La vedo che è nervosa, ho visto come ha cambiato espressione quando ha capito chi fosse Demetria e ho capito perfettamente che ha fatto due più due.
Non è stupida e già mi aspetto il terzo grado appena usciremo da qui.
Avevo tutt'altre idee per questa notte, non avevo messo in conto che sicuramente avrebbero usato qualsiasi arma a loro disposizione per mettermela contro. Non avevo messo in conto quella gatta morta della sorella Heil.
Sono un coglione e me lo dico anche da solo per non averle raccontato mai di lei e di quello che abbiamo fatto.
Ci mancava veramente solo questa psicopatica a rovinarmi la vita, di nuovo.

«Voi correrete, dove e quando lo decidiamo noi» inizia Derek per poi essere interrotto subito dalla mia bambolina, come mi aspettavo.
«Le macchine le scegliamo noi, non accetto obiezioni su questo»
«Per le gare va bene, per il resto le scegliamo noi» risponde prontamente alla sua richiesta, iniziando un testa a testa.
«Dipenderà dagli altri incarichi, su questo discuteremo in base alle situazioni che dovremmo affrontare» difende i suoi punti fermi con le unghie, se già non fossi così innamorato di lei adesso sarei decisamente caduto ai suoi piedi.
Quanto mi fa eccitare quando fa la dura e trasuda determinazione, è così dannatamente sexy.

«Va bene» ringhia Derek, sentirlo scendere a compromessi con una donna non ha prezzo però, cazzo che grande serata questa.
Ogni cellula del mio corpo vorrebbe prenderla qui, davanti a tutti e due. Così si che avrebbero qualcosa da guardare.

Eccitazione; la stessa che vedo anche nello sguardo di Damon quando la guarda.
Desiderio; lo stesso che sento nelle parole di Derek quando acconsente a quello che gli chiede.
Invidia; la stessa che prova Demetria nel vederla seduta di fianco a me.
Gelosia; quella che proviamo tutti in questa fottuta stanza.
Predominio; quello che sta esortando la mia bambolina con il solo uso delle parole giuste.

È semplicemente bellissima, ferma sulle sue idee, non è mai volgare neanche con questo vestito che le fascia perfettamente le curve. Le ricade morbido sul fisico sinuoso ed io impazzisco per ogni singolo centimetro del suo corpo.
Perfettamente proporzionato, ogni cosa al posto giusto. Così dannatamente perfetta per me.

Un ritorno inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora