Mi fido

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POV MADISON

Il viaggio di ritorno sembra non finire più, quando finalmente arriviamo al parcheggio dell'appartamento vorrei catapultarmi fuori.

Mentre metto la mano per aprire la portiera Damon fa scattare la chiusura, mi giro a guardarlo all'improvviso cercando di non far trapelare il mio stato d'animo. Sto entrando in panico, voglio solo scendere.

Inizio a respirare più velocemente sperando non se ne accorga.

«Non così in fretta» mi dice mentre si slaccia la cintura. Non ho un buon presentimento.

Potrei sempre mettermi ad urlare e cercare di sfondare il vetro, ma non credo che sia una buona idea in questo momento. Che faccio?

«Che vuoi ancora? Sono stanca» sbuffo incrociando le braccia allontanandomi il più possibile da lui.
L'abitacolo è troppo piccolo per stare qui insieme. Non va affatto bene.

«Voglio solo passare del tempo con te» mi risponde con un alzata di spalle come se fosse la cosa più normale del mondo, non ha capito che almeno io devo solo fingere?

Mi guardo intorno papera di di vedere spuntare l'auto di Travis ma di lui neanche l'ombra.

«Non ti è bastata tutta la serata?» dico ridendo appena, è surreale questa cosa.

Devo solo tornare a casa, non è così difficile.

«No Madison, non mi basti mai» alzo le sopracciglia e lo guardo accigliata, non può fare sul serio.
Mi sta prendendo in giro vero?

Non può veramente volermi così tanto. Sembra il più intelligente dei tre, non può ridursi così. Non può non vedere il mio poco interesse nei suoi confronti.

«Io..ehm» la mia mente si è fermata, che cazzo dovrei dovrei rispondergli adesso? Grazie e buonanotte?
Adesso mi farai scendere? Non può essere innamorato di me...

Scappa il più lontano possibile.
Se solo potessi scendere, sveglia.

«Comunque tra qualche settimana ci sarà la festa al nostro club, è una festa a tema quindi ti farò recapitare un vestito sempre qui» alzo ancora le sopracciglia, cosa ti fa credere esattamente che io accetti?
È bastata già questa sera per avere capire alcune cose che mi servivano.

Però vedere come funzionano le cose al club mi aiuterebbe...

«Cosa ti fa pensare che io venga con te?» rispondo di getto accavallando le gambe, cercando una posizione comoda all'intento dell'abitacolo. Ho tutti i nervi tesi, cos'ha in mente?

«Devi, ormai ci sei dentro tanto quanto me» scontato.
Ma che cazzo! Avrei dovuto aspettarmelo prima di accettare questa cosa.

Così Travis dovrà portare Demetria, come ha già accennato prima. Ovvio. Fantastico!

Si avvicina a me poggiandosi con tutto il peso sul portaoggetti che divide i due sedili.
«Non mi sembra ti dispiaccia poi così tanto la mia vicinanza, Madison» il mio nome mi fa uno strano effetto pronunciato da lui. Ha qualcosa di strano.

Forse è vero, la sua vicinanza non mi dà poi così fastidio ma non farò mai niente per mettere a repentaglio la mia relazione. Non mi interessa quanto possa essere attraente o quanto pensa di potermi offrire, non sarà mai abbastanza per me.

Deglutisco rumorosamente allontanandomi ancora un po', peccato che ho finito lo spazio a disposizione. Quanto vorrei riuscire a passare attraverso gli oggetti in questo momento.

Lui alterna lo sguardo tra i miei occhi e le mie labbra, si avvicina ancora costringendomi ad indietreggiare fino a toccare lo sportello con la schiena.

Un ritorno inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora