Come ai vecchi tempi

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POV MADISON

Quando mi immergo nella vasca piena di acqua calda della casa nel bosco di Trav riesco finalmente a stare qualche minuto da sola con i miei pensieri.

Riesco finalmente a sentirmi un po' più tranquilla prima di tornare all'angar per la nuova "missione".

Ho bisogno di rimettere in ordine tutto quello che mi frulla in testa, fermarmi e ragionare su tutto quello che è successo.

Ogni tanto devo tornare con i piedi per terra e non rimanere concentrata solo sul piano, altrimenti rischio di perdermi per strada.

E la prima cosa che mi investe è la mia dolce e piccola stella.

Dicono che il lutto abbia diverse fasi.
Diversi fasi per ogni persona sulla terra, per ogni umano che perde una persona cara.

Ma quando perdi un esserino che non è ancora nato lo puoi chiamare lutto?

Puoi dire di aver perso qualcosa che in realtà non hai mai avuto veramente?
Che non hai avuto la possibilità di vedere realmente?

Dicono che siano cinque queste stramaledette fasi e non sono sicura di averle passate tutte nell'ordine predetto.

Fase 1: la negazione.
Certo ovvio, l'avrò detto almeno un milione di volte che non volevo crederci, anzi più che detto l'ho pensato. Lo ripetevo a me stessa solo per rendermene conto.
Ho capito che non c'era più prima ancora che me lo dicessero loro. Sentivo che qualcosa non andava.

Fase 2: la rabbia.
Questa non è decisamente stata la mia seconda fase anzi credo di averla sviluppata solo alla fine.
Solo adesso quando vedo Derek ed ho voglia di vederlo morire, anche e sopratutto sotto le mie stesse mani.
Ma poi passa e sopraggiunge quel senso di inquietudine: non voglio che ci faccia più del male.

Fase 3: la contrattazione.
Scendere a patti con il tuo cuore e capire quale sarebbe la cosa che ti porterebbe a stare meglio.
L'ho fatto, anche perché adesso non sarei qui fuori.
Me lo sono ripetuta così tante volte lì dentro, superare tutto questo mi renderà forte dicevo.
Credo di essere diventata solo più debole e arrendevole invece.

Fase 4: la depressione.
Passati i giorni non avevo più voglia di uscire, anche una volta svegliata in quella sala bianca e spoglia non avevo voglia di vivere. Mi chiedevo perché io si e il mio esserino no. Aveva combattuto con me ma non c'è l'aveva fatta. Aveva preferito salvare me e questo è stato lo slancio che forse mi serviva.

Fase 5: l'accettazione.
È ora di voltare pagina, mi sono detta quando ho rivisito il mio dolore negli occhi di Travis.
Quando ho capito che questo peso non lo stavo portando da sola, ma eravamo sempre noi due contro il mondo e sta volta avremmo dovuto vincere.

Il nostro fidanzamento ufficiale mi ha permesso di accettare tutto nel modo più assoluto.

Smetterò di soffrire? No, ma questo non mi impedirà di lottare per formare la famiglia che vogliamo entrambi.
Avremo la nostra stellina che ci proteggerà sempre, la più luminosa di tutte anche se troppo piccola per stare lì.

Stare lì dentro mi ha cambiata profondamente ma non permetterò che questo faccia cambiare le mie idee e i miei progetti.

Sono cresciuta e ho maturato un'idea di me completamente diversa da quella che avevo. Ora so quanto valgo, molto più di prima e non mi farò abbattere. Da niente e nessuno.

Combatterò con le unghie e con i denti per proteggere tutto quello che ho. Quella famiglia non mi porterà via più niente, sarò io questa volta a toglierli qualcosa.

Mi prenderò tutto.

Gliela farò pagare, con tutti gli interessi maturati in questo periodo. Non scapperanno.

Un ritorno inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora