L'incappuciato

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POV MADISON

Justin.

L'unico a cui non avrei mai pensato, che diavolo ci faceva lui l'altra notte al cimitero? E per quale strano motivo si trova qui, ora?
Non riesco a farmi teorie, lui è sempre stato il mio migliore amico non può odiarmi.

Tra tutte le persone che mi sarei aspettata, perché proprio lui?

Sposto lo sguardo allarmata sulla famiglia Heil al completo e sorrido tirata, cercando di essere il più convincente possibile, non devono capire nulla. Non devono vederlo.

Devo ammettere che sto iniziando a cavarmela bene con la maschera d'indifferenza e celare tutto dietro un finto sorriso non sembra poi così difficile.

Il palco all'improvviso mi fa mancare l'aria, sembra che tutto inizi a girare intorno a me. Devo restare calma.

Non l'ho riconosciuto subito la scorsa notte perché mai avrei pensato a lui. Ma perché l'ha fatto?
Ci ha quasi fatti scoprire al cimitero, per quale strano motivo avrebbe dovuto essere lì anche lui?
Non riesco a darmi pace. Devo parlarci.

Il discorso finisce e riscendiamo sotto al palco dividendoci dai nostri rispettivi padri.
Diventa tutto un susseguirsi di saluti sfocati e domande inutili fino a quando riesco a rimanere un attimo da sola con Travis.

«Che succede bambolina?» lui ha già capito che c'è qualcosa che non va, è ovvio riesce a leggermi dentro.
Posso anche diventare la più brava del mondo ma a lui non sfuggirà mai niente.

«C'è Justin, tieni a bada i fratelli Heil, io vado a parlarci non si sarebbe presentato qui se non fosse una cosa importante» annuisce e si prende un attimo per rispondermi.

«Va bene, ma fai presto non so che cazzo inventarmi» sorrido allentando un po' la tensione che ora è di nuovo salita alla stelle. Lui è decisamente la mia spalla.

«Sei forte amore» gli do un bacio all'angolo della bocca e mi dirigo verso l'esterno dove l'ho visto uscire poco fa.

È girato di schiena e porta la stessa felpa che aveva l'altra notte al cimitero.

Lo stomaco mi si chiude più che mai, non riesco a crederci...
Era lui. Deve avere una spiegazione, non può essere altrimenti; non mi farebbe mai una cosa del genere.

Lui non ci tradirebbe mai.

«Justin? Ma che diavolo ci fai qui?» sono comunque preoccupata per lui, non dovrebbe essere qui.
Si gira mantenendo la testa bassa. Senso di colpa?

«Madison ti devo parlare di una cosa importante» continua a tenere la testa bassa, non guardarlo in viso mi disorienta.
La sua voce sembra spaventata non è il suo solito timbro tranquillo e felice.

«Eri tu anche l'altra notte?» devo saperlo senza girarci troppo intorno, poi ascolterò tutto quello che ha da dire.

«Si» cazzo «e mi dispiace» tiro un sospiro di sollievo, è ancora il mio Justin.
«dovevo parlarti ma non sapevo come fare, ti ho seguita» non riesco a credere alle mie orecchie, mi metto subito sulla difensiva.

«Cristo ma sei impazzito? E poi ci sono anche gli Heil dentro, non puoi restare» butto uno sguardo all'intento assicurandomi che Travis li stia ancora tenendo occupati.
È ancora tranquillo, siamo al sicuro per un po'.

«Lo so, chi credi che mi abbia ridotto così?» mi dice togliendo il cappuccio facendomi vedere il suo viso tumefatto, cazzo...

Che cosa ti hanno fatto! Mi porto subito le mani sulla bocca; il viso è pieno di lividi e il labbro ha un taglio al centro.

Un ritorno inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora