Quello che manca

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POV TRAVIS

Ormai come un segno distintivo del suo ritorno Madison mi sveglia con i suoi incubi. Mi sento uno schifo ogni volta che la vedo contorcersi e dimenarsi per riuscire a scappare da qualcosa che io non ho visto. Per riuscire ad uscire da un posto che io stesso non ho trovato.

Vorrei poter cancellare tutto quello che le è successo e renderle tutto più semplice.
Vorrei poter cancellare quella famiglia dalla faccia della terra. Non vedo l'ora che tutto questo finisca, continuo a ripetermelo per non impazzire altrimenti...

La stringo a me non appena apre di scatto gli occhi e mentre le accarezzo i capelli le sussurro «È tutto okay bambolina, ci sono io con te»
Lei in un primo momento si guarda intorno e poi si rilassa tornando a dormire; io dal canto mio, quasi sempre, non dormo più.

La mia testa fa troppo rumore per riuscire a spegnerla di nuovo. Oggi sarà il giorno in cui le racconterò tutta la parte mancante della storia, perché deve sapere ed io ho bisogno di levarmi anche questo peso di dosso.

Prima della festa di fidanzamento ufficiale io voglio che sia sicura di voler passare tutta la sua fottuta esistenza con me. Voglio che scelga ogni mio lato, qualsiasi cosa celi il mio passato; perché io l'ho scelta e lo rifarei altre mille volte se dovessi.

Passo una mano sotto al collo e sospiro, mentre con l'altra le accarezzo la spalla nuda guardandola dormire.
È così bella quando dorme serena, sembra un angelo.

Sta dormendo a pancia in sotto poggiata con la testa su di me. I capelli le ricadono ai lati del viso scompigliati, le labbra morbide sono appena aperte e il suo corpo, coperto solo dal lenzuolo, si alza e si abbassa a ritmo regolare.

Ne ha passate già così tante e alcune avrei potuto di certo evitarle. L'unica cosa che mi fa sentire il cuore più leggero è vederla sorridere. Vederla felice mi fa sperare in uno spiraglio di luce nuova che spero ci accompagni per sempre.

L'ho giurato la prima volta che l'ho salvata che avrei fatto qualsiasi cosa per vederla felice ed è questo che farò, per sempre.

Non controllo l'ora, non ho voglia di sapere che il tempo scorre anche quando stiamo così.
Voglio godermi questi attimi di tranquillità senza pensare al fatto che debbano per forza finire.

Si muove su di me facendomi capire che si sta svegliando «Buongiorno bambolina» le dico alzando un lato della bocca in un sorriso appena accennato.

«Amore» sussurra abbracciandomi «sei già sveglio?»
Molte volte non si rende neanche conto di essersi già svegliata in preda agli incubi e io non voglio neanche ricordarglielo.  Se questo serve ad assorbire un po' del suo dolore io lo faccio volentieri.

Il calore del suo corpo fa risvegliare il mio in maniera incontrollata.
«Dobbiamo fare una cosa oggi» le dico dolcemente, sorridendo ancora.

Oggi la porterò di nuovo nella mia casa nel mio bosco, abbiamo parecchie cose da fare e sopratutto di cui parlare.

«E dove andiamo?»

«Sorpresa bambolina, vestiti comoda» le faccio l'occhiolino e sguscio fuori dal letto prima che i miei piani per la giornata vadano in fumo.

Il mio corpo già arde solo a vederla. Sono proprio perso, il suo corpo è melodia che arriva al mio forte e chiara.

La vedo sorridere, i suoi occhi per me non sono mai stati di difficile interpretazione. So che adora le sorprese anche se spesso non vuole ammetterlo. Vedo come le risplendono le iridi ogni volta che non si aspetta qualcosa.
Si accontenta di qualsiasi cosa io abbia da offrirle, che siano cioccolatini o che sia una villa di lusso.
Lei non è una di quelle ragazze viziate, assolutamente no. Lei è semplice, divertente e fottutamente attraente.
Sopratutto mia, irrimediabilmente e completamente mia.

Un ritorno inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora