In bilico

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Mi sveglio di soprassalto in una camera a me sconosciuta, vedendo la luce filtrare dalla finestra mi tranquillizzo, ricordo di essere a casa dell'amica di Jacob e cerco di far tornare i battiti del mio cuore regolari.

Sono viva e fuori da quelle quattro mura.

La ragazza è stata carinissima con me ieri sera. Mi ha visitata e per fortuna il mio bambino sta bene, non ho idea di cosa avrei fatto se gli fosse successo qualcosa.

Al solo pensiero mi vengono i brividi, perché Trenton avrebbe dovuto fare tutto questo?
Perché ha tutta questa voglia irrefrenabile di distruggere la mia felicità?

Non riesco ancora a realizzare di essere libera e soprattutto non vedo l'ora di vedere Travis, mi manca così tanto e sarà sicuramente in pensiero per me.

Devo veramente ringraziare Jacob per tutto questo, sono tutti molto cordiali con me.
La sua amica mi ha permesso di rimanere a dormire a casa sua, così da potermi tenere sotto controllo almeno un altro giorno.

Riesco di nuovo a sentire i miei polsi e anche tutto il resto del mio corpo.
Mi alzo a malavoglia dal letto ancora tutta dolorante, è così bello aver dormito di nuovo su un vero e comodo materasso ed essermi svegliata senza qualcuno che mi picchia.

Eppure qui, da sola senza Travis, mi sento in bilico, sull'orlo del precipizio.
Ho bisogno di lui, di un suo abbraccio, solo con lui mi sento veramente al sicuro.

Sento un rumore alle mie spalle e scatto all'indietro.
«Ehy, tranquilla sono io, volevo vedere se ti fossi già svegliata,come stai?»
Entra nella camera l'amica di Jacob...mi sento in colpa...non ricordo come si chiama

«Adesso meglio,grazie...»

«Sono Cleo, non credo di avertelo detto ieri sera, mi sembravi molto provata, ho pensato di lasciare le presentazioni ad oggi»
È una ragazza veramente carina, ha sicuramente qualche anno in più di me, non è molto alta e ha i capelli biondi lunghi racchiusi in una coda.

Indossa un vestito azzurro molto chiaro e leggero che le ricade dolcemente sulle sue curve non molto pronunciate.
Non ha l'aria di essere una dottoressa cattiva, chissà in che ramo della medicina lavora...

«Io sono Madison, ma credo che questo tu già lo sappia, mi dispiace per ieri sono crollata sai...»

«Faccio finta di non saperlo, Madison» finisce di dirmi per poi strizzarmi l'occhio.

Deduco sia anche molto simpatica, buon per me.
Nel frattempo ci siamo risedute sul letto, non mi sento ancora così in forze da stare tanto tempo in piedi.

«Io dovrei andare a lavorare, dopo colazione, vista la situazione potrei chiamare e dire che non vado se non vuoi rimanere sola»
Sono commossa, una ragazza appena conosciuta che farebbe tutte queste cose per me...non l'avrei mai pensato.
Di getto l'abbraccio, lei rimane un attimo sconvolta e poi mi abbraccia anche lei.
Mi viene quasi da piangere, è così strano essere tornata a stare in mezzo alle persone. Non ho idea di quanto tempo sia passato ma a me è sembrato un eternità.

«Grazie Cleo, se mi fai vedere la casa posso anche rimanere da sola, tranquilla, non voglio essere un peso più di quanto già non sia per te»

«Okay, allora adesso vado a prepararti qualcosa per la colazione, tu intanto vestiti, fatti una doccia, quello che vuoi, lì c'è il bagno» mi indica una porta nella camera «e nell'armadio puoi vedere se c'è qualcosa che vuoi metterti, dovrebbero essere della tua taglia sennò chiamami, sono di lá» mi sorride e inizia a camminare verso la porta.

Ha un cuore d'oro questa ragazza, veramente. Non se ne trovano più di persone così.

«Grazie mille,veramente»

«Ricorda, gli amici dei miei amici sono miei amici»
Mi sorride e mi lascia sola chiudendo la porta.

La camera è abbastanza grande, davanti al letto in alto c'è un televisore che sarà minimo 40 pollici.
Al lato sinistro c'è una grande finestra che da sul parcheggio e su un piccolo parco per i bambini, a sinistra c'è la porta e dopo addossato al muro c'è l'armadio.
A destra della televisione si trova la porta del bagno.
Vado verso l'armadio in cerca di qualcosa da mettermi.

I vestiti sembrano veramente della mia taglia e c'è ne sono anche parecchi.
Scelgo di prendere una maglietta leggera lunga rosa e dei leggings neri.
Ringrazio il cielo di non avere ancora la pancia così grande da non poter entrare più in nessun vestito così piccolo. Si inizia appena ad intravedere, sono felice che la piccolina o piccolino stia bene.

Vado in bagno e mi faccio finalmente una doccia, non vedevo l'ora, mi sentivo così sporca e così piena di brutti ricordi.

L'acqua tiepida porta via tutto, ansie e problemi compresi.

Dopo essermi asciugata e vestita chiamo Cleo visto che non ho idea di dove debba andare, non ricordo molto di ieri sera, ero piuttosto confusa.
Sono piuttosto confusa in realtà.

Con calma mi comprende e mi fa strada fino alla cucina, mi fa vedere il soggiorno e la sua camera.

È una casina non molto grande però molto accogliente e arredata anche bene, devo ammetterlo è un bel posto.

«Per essere sicuri che sia tutto apposto dovremmo fare altri controlli in ospedale, tranquilla si potranno fare anche tra qualche giorno, però sono essenziali»
Ci stavamo nascondendo, non so se questo a Travis vada bene...

«Ehm, dovrei parlarne con Travis, il mio fidanzato insomma, io non saprei»

«La tua salute e quella del bambino vengono prima di qualsiasi altra cosa, penso che capirà sicuramente»
Beh lo spero...

«Finisci pure con calma di fare colazione, ti ho fatto vedere dove tengo tutte le cose, se hai fame, fai come se fossi a casa tua, sarò di ritorno prima che tu te ne accorga»
Mi viene vicino mi lascia un bacio sulla guancia ed esce. L'ho già detto che è adorabile?

Mi sento più tranquilla da quando sono arrivata spero che presto tutto si risolva,voglio tornare a casa e vorrei avere il mio Trav accanto in questo momento, mi manca così tanto...

Un ritorno inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora