La regina delle corse

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POV MADISON

A distanza di due giorni dalla gita alle terme niente torna alla normalità. Sembra andare tutto ancora più fuori dagli schemi. Giorni intensi ci precipitano addosso in attesa della festa al club.

Una chiamata di Derek mette fine alla quiete fin troppo apparente.

"Buonasera dolcezza" 

Buonasera? Sono le quattro del pomeriggio, mah vabbè.

"Ciao Derek, come mai questa chiamata?"

"Ho una corsa per te sta sera, ma dovrai venire sola passo a prenderti alle dieci poi ti spiegherò meglio, fatti trovare pronta"

"Ma.."

Non mi lascia neanche finire, mi interrompe con un "a dopo dolcezza"

Potrei quasi dire di aver sentito il suo sorriso fino a qui. Dio, quanto mi fa incazzare.

Avrei potuto benissimo guidare da sola fin lì, cristo.

Se non c'è un fratello in mezzo ci si mette l'altro, ma come diavolo devo fare io?

«Bambolina?» mi guarda Travis dal letto con aria interrogativa portando entrambe le mani dietro la testa per guardarmi meglio.

Faccio due passi verso di lui e poi smetto di farmi problemi e paranoie, non mi farà niente perché gli servo. Andrò a correre come ho sempre fatto a prescindere da lui e da tutto il resto.

Cerco di tranquillizzarmi interiormente prima di rispondergli, anche se ancora qualche parte del mio cervello non è convinta del tutto.
«Era Derek, verrà qui a prendermi per andare ad una corsa»

Il gelo piomba all'istante nei suoi occhi, facendoli diventare scuri in un attimo. L'ombra della protezione e della gelosia lo rapisce, senza lasciare traccia della serenità che aveva prima.

«E tu ci vai?» partiamo dal presupposto che non ho molta scelta e la cosa desterebbe parecchi sospetti.

Sicuramente non vuole che vada con Travis per mantenere il loro segreto sulle due finte relazioni, è ovvio. Non una finta relazione addirittura due, fantascienza.

Comunque tornando a noi e a me che ho iniziato a torturare le mie unghie seduta sul letto dandogli le spalle, decido di rispondere con un tono abbastanza basso. Mi sento in colpa?
«Si ci vado Trav, dobbiamo seguire il piano, gli ho detto che non andiamo d'accordo adesso e se insistessi nel voler andare con te si insospettirebbe, tu non credi?»

«Io posso difenderti al contrario loro, Madison» tuona da dietro di me con la voce incrinata dalla rabbia.
Sento il materasso muoversi segno che si è alzato e non ho un buon presentimento.

So che può difendermi, sono a conoscenza di quello che farebbe per me ma adesso non si tratta di me e di lui. C'è in gioco molto di più.

Annuisco senza aggiungere altro e sento già gli occhi pizzicare. Vorrei fosse tutto più facile e che le scelte che io stia prendendo siano quelle giuste.

Sento ancora dei rumori provenire dal lato della stanza ma abbasso la testa e chiudo gli occhi. È più difficile di quanto pensassi, combattere contro di lui e contro i miei sentimenti e le mie emozioni. Sospiro cercando la pace. Farò mai delle scelte giuste?

All'improvviso sento delle mani calde sulle mie ginocchia e mi costringo ad aprire gli occhi. Travis è davanti a me con le ginocchia piegate poggiato alle mie con le mani che mi guarda intensamente.
«Voglio solo essere certo che tu stia al sicuro bambolina, qualsiasi cosa non pensarci neanche un secondo di più e alza quel dannato telefono, io ti troverò, intesi?»

Un ritorno inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora