ELIZABETH
Chicago, 15 dicembre«NON AVEVI IL DIRITTO di chiamare me!»
Non ci vedevo più dalla rabbia, ero fuori di me.
«Stavo partecipando alla causa più importante della mia viva e sono dovuta correre via per parare il tuo dannato culo! Lo vuoi capire?!»Probabilmente mi avrebbero scambiata per pazza, ma urlare tutta la verità in faccia ad Aiden si era rivelato così liberatorio.
«Calmati tigre, la gente commette reati tutti i giorni. Ci sarà un altro caso per te»
«Calmarmi? Davvero Aiden?»
Jace non osava fiatare, fumando in silenzio la sigaretta sul bordo del marciapiede.
Il biondo invece non smetteva di fissarmi, sorridendo a ogni mio scatto d'ira.Se solo avessi potuto, gli avrei strappato quel maledetto ghigno dal volto.
«Io volevo partecipare a quel processo e tu potevi benissimo aspettare un giorno per spaccare una bottiglia sulla testa di un tizio!»
«Mi aveva provocato»
«Non è una giustificazione»
«Ti tornerò i soldi»
«Non mi devi nulla, ha pagato Alexander»
Involontariamente iniziai a camminare avanti e indietro, strofinando le unghie contro la mia povera pelle già rovinata.«Beth dai, mi dispiace...»
Aiden cercò di toccarmi il braccio, ma io mi allontanai.«Mi spieghi perché proprio io?
Sei sparito per due settimane senza farti vivo nemmeno una volta e ora che hai bisogno, chiami me! Perché?»Ci eravamo baciati!
Mi ero lasciata andare ascoltando solo il mio istinto e quello era stato il risultato.
Non volevo ammetterlo, ma ero ferita.«Perché non ho nessun altro»
«La tua famiglia...»
«La mia famiglia un cazzo!
Hai capito perfino tu cosa pensano di me»«No Aiden, non l'ho capito.
Amanda e Alexander ti amano alla follia e sarebbero disposti a tutto per»
Mi parlò sopra, ancora una volta.«Che fottuta stronzata!
Se mi avessero amato davvero non avrebbero aspettato così tanti anni per cercarmi!
Ci è voluta una bomba per...»Questa volta fu lui a interrompere la frase. Probabilmente si era reso conto di tutto quello che stava vendendo a galla e i paletti avrebbero dovuto essere risistemati.
«Per cosa? Pensi che non sappia dell'incidente Aiden?
Ero con Amanda quando è arrivata la notizia! Sono stata io a ricostruire tutti i pezzi, sono stata io a evitare la sua totale distruzione»«Tu non puoi capire proprio un cazzo»
Ci eravamo avvicinati, intenti ad urlarci contro come due dissennati.
«Magari non capisco, ma almeno riesco a mettermi nei panni degli altri e comprendere le loro vite.
Non esisti solo tu»«Non sei mai stata nessuno nella mia vita. Sono tornato da un mese, ti ho parlato due volte e magicamente ora conosci più cose tu su di me che io stesso? È ridicolo»
STAI LEGGENDO
ADRENALINE
RomanceAiden si è lasciato alle spalle la normalità partendo per l'Iraq in quel caldo pomeriggio di giugno. Aveva dimenticato tutto per iniziare un nuovo capitolo, questa volta scritto interamente da lui. Sarà compito del destino stravolgere interamente i...