Noctilucous Jade (GENSHIN IMPACT - Childe x Zhongli )

35: Liyue in danger

Una delle ultime persone, o, in quella forma, creature, che Zhongli voleva rivedere, era certamente Osial, il dio dei vortici.

Erano passati diversi secoli dal loro ultimo scontro, scontro in cui Zhongli si era trovato costretto a sigillare il nemico nelle profondità dell'oceano. 

Di norma, se poteva evitare di punire qualcuno, cercava una soluzione più accomodante. Era stato il primo ad aiutare e conoscere meglio Xiao, anche dopo averlo incontrato quando era ancora uno schiavo. Aveva compreso presto che fosse stato comandato da divinità crudeli, costretto a versare del sangue contro alla propria volontà. Era stato anche il primo ad aiutare draghi considerati pericolosi come il suo vecchio amico Azhdaha, un geovishap che viveva sottoterra, a cui aveva donato la vista.

Osial, però, era diverso. Osial era orgoglioso, ostinato, crudele. Non accettava che sulla terra ferma governasse una persona come Zhongli, piuttosto permissiva. Non accettava che gli umani fossero trattati come suoi pari, quasi lui stesso non fosse un Dio. Non accettava di vederli prosperare sulla terra e il mare, da cui prendevano risorse.

E, soprattutto, non aveva accettato nessuna delle condizioni di Zhongli per governare e convivere pacificamente.

Quando Zhongli, dopo la morte di Guizhong, aveva fatto trasferire il suo popolo a Liyue, si era preparato anche per trattare con chiunque vivesse in quel luogo, luogo che aveva liberato da dei ancora peggiori di Osial, tiranni crudeli e senza cuore. Avendo governato insieme a Guizhong per secoli, non era affatto contrario a collaborare con un'altra divinità. Osial, però, non era certo dello stesso parere.

E quando aveva iniziato a imporre il suo potere sulla terra, causando alluvioni, mareggiate, e tentando di ucciderne i civili, Zhongli era stato costretto a fermarlo. Non lo aveva ucciso, ma aveva limitato la sua forza e la sua area di azione alla superficie dell'oceano lontana da Liyue, dove non poteva creare danno sulla terraferma.

Adesso, però, era di nuovo lì, mentre  Zhongli era totalmente impreparato. Lo osservò sgomento, mentre si avventurava tra le strade di Liyue, lasciandosi alle spalle Childe, palesemente ferito. 

 Gli sembrò di rivivere l'incubo di tanto tempo prima. Fortunatamente,Venti lo afferró per un braccio, riportandolo coi piedi per terra.

-Cosa vuoi fare, Zhongli? Vuoi fermare comunque Osial, o vuoi continuare il tuo test e vedere se gli umani possono cavarsela contro di lui, senza di te?-,gli domandò l'amico, con aria preoccupata. 

-Io..-,esitò Zhongli, prima di scuotere il capo. Nel frattempo, seguì Venti nella parte inferiore della città, dirigendosi verso una delle scalinate principali. -..se intervengo troppo drasticamente, non avrò più altre possibilità di scoprire se se la caverebbero o meno senza di me. Ma questo non è l'attacco programmato al giorno giusto! C'è qualcosa che non va! Quindi..-,propose, cercando di ragionare il più velocemente possibile. -..devo guadagnare del tempo per rallentarlo. E ritentare il test quando sarà tutto più chiaro. Cercherò Signora: mi deve spiegare cos'è successo! Inoltre, Childe..-

Zhongli tremò, aggrappandosi al corrimano per un istante, riprendendo fiato. I suoi pensieri stavano scorrendo veloci come le correnti di vento che in quel momento avevano preso a soffiare a Liyue, generate dai movimenti rapidi di Osial.

-..Childe è ferito. L'ho visto prima. Devo andare da lui, da tutti gli altri..ma prima..-

Venti rimase fermo ad ascoltarlo, osservandolo mentre si fermava in un angolo della strada, socchiudendo gli occhi.

Zhongli cercò di sentire il proprio potere dentro di sé, potere che, nelle ultime settimane, aveva ripreso a scomodare anche più del previsto. Tra quando aveva salvato Childe e quando l'aveva curato, a quando aveva mostrato a Signora la sua vera forma, ormai stava tornando ad abituarsi a ricollegarsi al potere del  geo. Lo aveva trattenuto per qualche tempo, mentre era in forma umana, ma ora era il momento di liberarlo.