-Oh.. non mi aspettavo delle armi di distruzione di massa incluse nel magnifico paesaggio.- fu la prima cosa che venne in mente di dire a Childe, quando vide una lama della ruin hunter passargli a un palmo dal naso. Si sforzó di ridere e di mantenere saldo il controllo della situazione, cercando di sdrammatizzare, prima di lanciare un'occhiata a Zhongli, che stava ancora facendo lo sforzo di mantenere lo scudo, tenendolo stretto per un braccio. Grazie alla protezione dell'uomo, la ruin hunter stava vagandogli intorno senza riuscire effettivamente a colpirli, limitandosi a scalfire lo scudo. Childe, però, non era convinto che quell'effetto sarebbe durato per più di qualche istante.
Con il loro aspetto metallico e le lame taglienti, le ruin hunters erano creature pericolose che vagavano per tutto il mondo di Teyvat, di cui non si era ancora scoperta l'origine. Non avevano né un cuore né un'anima, ma erano dei macchinari tenaci e avidi come avvoltoi, sempre pronti a gremire dall'alto i malcapitati che gli capitavano a sorte. Childe non provava alcun risentimento nel colpirli, considerato quanto fossero pericolosi e fastidiosi.
-Indietreggiamo. Quando volano così in alto non si riescono a prendere facilmente.. e iniziano a sparare fuoco a raffica.- disse Zhongli, il tono molto meno spensierato di quello di Childe, sforzandosi di essere lucido e razionale. Non sembrava particolarmente turbato, probabilmente abituato a quel genere di attacchi, ma le sue dita avevano agguantato il tessuto della camicia di Childe con fin troppa insistenza, quasi tutta la sua preoccupazione fosse, casomai, rivolta alla sua incolumità, piuttosto che alla propria.
-Posso mantenere lo scudo a lungo, quindi resta vicino a me. Dobbiamo capire come attaccarla, perché ormai ci ha presi di mira e non possiamo nasconderci.-
-Non dirmi che hai paura. So come gestirle.- affermò Childe, spavaldo, senza mentire: aveva già combattuto macchinari da guerra del genere, e persino più pericolosi.
Nonostante fosse stato colto di sorpresa, non era spaventato: Zhongli gli aveva già accennato che sulla spiaggia potessero comparire creature pericolose, e essere messo alla prova lo faceva sentire totalmente emozionato, come se le sfide fossero carburante per il suo animo. Seguì comunque il suo consiglio di indietreggiare, desiderando combattere con l'arco, che tornò ad evocare tra le mani.
-Miro il punto debole e gli colpisco il nucleo, dove sembra ci sia un occhio..- aggiunse, mentre Zhongli lo seguiva, stringendo poi le dita in due pugni e allargando le braccia. Ora, anche se si era leggermente distaziato da lui, aveva protetto Childe con uno scudo simile al suo, creandone uno a testa.
-Grazie, molto gentile.- rise Childe, correndo poi sempre più indietro per schivare i colpi e cercare di prendere la mira. Protetto dallo scudo di Zhongli, impiegò metà del tempo che era abituato ad utilizzare, sentendosi più sicuro e invincibile che mai: incoccò una freccia e si concentrò a fissarne la punta, fino a quanto la sua vision dell'acqua non la caricò dello stesso elemento. Piegato appena di lato, Childe scoccò la freccia con precisione, lasciandone seguire un'altra poco dopo, mirando dritto al nucleo del ruin hunter, sogghignando soddisfatto quando centrò perfettamente la parte in cui si percepiva la sua luce interna, sentendo il suo meccanismo gracchiare.
La ruin hunter si accartocciò sulla sabbia con un colpo, producendo un suono strozzato, e Zhongli non perse tempo a raggiungerla, sforderando la lancia non appena tornò a portata d'arma per essere colpita, e non più in alto nel cielo.
Con le sue tenaglie ancora in movimento,tuttavia, il marchingegno non era ancora pronto a cedere: Zhongli si accanì a colpirlo con attenzione, girandoci intorno per schivarne i colpi e restituirgliene altrettanti, prima che Childe lo imitasse, tornando ad evocare i pugnali d'acqua. Era estremamente semplice combattere in due, fianco a fianco : il nemico sembrava minuscolo e fragile, ora che erano in due a sconfiggerlo sincronizzati, ed era persino più divertente che combattere contro Zhongli stesso.
-Adesso, tra pochi secondi, fai la mossa più forte che sai fare. Ci siamo quasi. - disse Zhongli, la voce leggermente spezzata dall'affanno e una mano stretta alla lancia, prima di allontanarsi leggermente dalla ruin hunyer e incrociare le braccia la petto . - Tre.. Due..uno..-
Prima ancora che Childe potesse reagire, si trovò a indietreggiare d'istinto , vedendo una meteora squarciare il cielo e abbattersi sul ruin hunter, dandole un colpo di grazia, abbattendo su di essa senza pietà. Childe sgranó gli occhi, realizzando soltanto dopo che Zhongli aveva evocato lui quel corpo celeste, e che la meteora aveva lo stesso colore dell'elemento geo, le tonalità ocra e dorate tipiche di quella vision. Quel piccolo asteroide giaceva sulla ruin hunter e iniziò a sgretolarsi dopo qualche istante, mentre il cratere che aveva formato ai suoi piedi iniziava a rimarginarsi.
Childe tossì appena, I capelli leggermente sporchi di polvere a causa dell'impatto della meteora, ormai praticamente svanita. Era ancora sconvolto per ciò a cui aveva assistito, non tanto perché non aveva mai visto piovere nulla dal cielo, ma perché era stato Zhongli ad evocarla.
Che razza di potere possedeva a quell'uomo? Certo, il suo stile di combattimento era molto buono, ma mai si sarebbe aspettato che addirittura evocasse delle meteore! Passati i primi istanti di perplessità, una genuina ammirazione e curiosità lo fecero tirare diverse esclamazioni.
-Ma stai scherzando? Sai fare una roba del genere e non me lo volevi dire? Ma è.. incredibile. Cazzo, lo hai steso come se fosse stato una formica. Hai tirato un meteorite!- disse Childe, fischiando in segno di approvazione nel fissare gli ingranaggi distrutti della ruin hunter, per poi spostare lo sguardo su Zhongli, che invece era totalmente calmo e composto. Non poté poi fare a meno di sghignazzare di fronte alla sua tranquillità, quando Zhongli gli rispose col tono tranquillo di sempre.
-Purtroppo quello che hai visto non era altro che un accumulo di materia geo condensata, non è un vero e proprio meteorite. Il procedimento he svolgo è il seguente: prima sollevo da terra le tracce invisibili di pietre e minerali con il potere della mia mente e della vision. Poi faccio in modo che si condensino in un piccolo corpo celeste solido, che possa colpire il nemico con un singolo colpo.- spiegò Zhongli, senza fare una piega. -Insomma , come sai, il geo è la vision della terra, quindi ritrasformo la terra e le sue componenti a piacimento. Lo trovi interessante? Diciamo che posso creare uno di questi meteoriti ogni..-
-Zhongli, hai fatto piovere un asteroide dal cielo, smettila di essere modesto.- lo prese in giro Childe, rifilandogli una gomitata scherzosa. -Sei un guerriero molto bravo e un degno avversario.-
-Ricambio il complimento con totale sincerità.- sorrise Zhongli, arrendendosi, prima di aggiungere. - Hai un modo molto creativo di plasmare la tua vision. Sembra che l'acqua scorra nelle tue vene al posto del sangue. Non avevo mai visto nessuno creare delle armi con la propria vision.-
-Grazie. Ne vado piuttosto fiero, in effetti.- ammise Childe, non riuscendo a nascondere quanto quell'osservazione lo avesse compiaciuto. Ricevere commenti sul proprio metodo di combattimento per lui aveva un valore decisamente alto, poiché era una delle arti che aveva praticato più meticolosamente da anni,per cui aveva trascorso notti insonni e giorni ferito, e senza la quale si sentiva perso. - Comunque la nostra sfida si è interrotta a metà, se no ti avrei sconfitto.-
-Ne dubito proprio.- ribatté Zhongli, senza lasciarsi intimidire. -Perché, volevi concludere adesso?-
-Forse preferirei fare un bagno.- ammise Childe, scrollando le spalle con un sorriso. -Eravamo qui per questo, prima che il terzo incomodo ci interrompesse. E ammetto di avere un po' caldo.-, aggiunse, sincero. Dopo essersi fiondato giù per una cascata, aver sfruttato la vision e combattuto, l'idea di immergersi nelle acque limpide e fresche dell'oceano era estremamente allettante.
-Mi sembra una buona idea. Stendiamo i teli a terra e andiamo.- concordó Zhongli, recuperando la borsa e sistemando una stuoia morbida sulla sabbia, prima di inziare a sbottonarsi la camicia scura, ancora bagnata dall'acqua della cascata. -Hai già il costume dietro o devi cambiarti? Io l'ho messo sotto ai vestiti.-, specificò, proseguendo a slacciare i bottoni, fino ad aprire la camicia ed esporre la linea sottile del collo, le clavicole e il petto, togliendosela poi di dosso.
-Eh..anche io! Ho immaginato che non potessi spogliarmi di fronte alle ruin hunters.- si affrettò a dire Childe, abbozzando una risata e costringendosi a distogliere lo sguardo, sentendosi vagamente imbarazzato per averlo fissato più a lungo del necessario, posando inevitabilmente gli occhi sulle sue spalle ben disegnate, su cui ricadevano i suoi capelli ancora sciolti. Se oltre ad essere un bell'uomo Zhongli non avesse avuto anche un carattere decisamente gradevole, forse sarebbe stato più semplice per lui ignorarlo e non reagire come un adolescente a quella visione, che cercò di scacciare in fretta dalla testa. Sarebbe stato decisamente meglio per lui entrare in acqua e darsi una rinfrescata, considerato come gli stava andando il cervello in cortocircuito.
-Perfetto. Tanto ci penserà il sole, dopo, a riscaldarci.- osservò Zhongli, iniziando ad avanzare in acqua, immergendosi con le gambe e rivolgendo lo sguardo verso Childe, accennando un sorriso. -Sai nuotare? Non te l'ho chiesto, mi devi scusare.-
-Anche nei laghi ghiacciati , quindi nessun problema.- ribatté Childe, raggiungendolo, dopo essersi levato la maglia a propria volta, rapidamente, lanciandola sulla stuoia. Si augurò tra sé e sé che Zhongli non gli facesse troppe domande sulle cicatrici che gli solcavano il petto e la schiena, memorie di colpi che avrebbe preferito dimenticare con tutte le sue forze, ma che di certo non poteva cancellare come l'acqua sulla sabbia.
Alcune di esse erano per lui motivo di orgoglio, come quella infertagli da un lavachurl di ghiaccio che era riuscito a sconfiggere da solo, ma quella all'altezza del cuore detestava anche solo guardarla: gli ricordava il giorno peggiore della sua vita, e non amava esporla per nessun motivo.
Zhongli, per fortuna, si limitò a lasciarsi sfuggire soltanto un'occhiata vagamente apprensiva rivolta ad essa, prima di risollevare prontamentelo sguardo ai suoi occhi e rivolgergli un sorriso gentile, quasi di incoraggiamento. Childe si ritrovò a ricambiarlo, prima di accelerare il passo, sentendo l'acqua fresca iniziare a lambirgli le gambe. Non impiegò più di qualche istante prima di iniziare a correre, raggiungendolo in fretta e addirittura superandolo, schizzandolo con l'acqua e scagliandogliela contro.
-Vuoi vedere una tecnica di nuoto speciale?- domandò Childe, sogghignando, prima di corrergli incontro e riprendere a colpirlo con l'acqua dell'oceano.
-E tu vuoi rivedere il meteorite che hai tanto apprezzato? Dammi solo un istante..- rispose Zhongli, fermandosi a braccia conserte e simulando un'espressione seria, socchiudendo gli occhi come se si stesse concentrando, con l'acqua a mezzo busto.
-Ehi, aspetta, non vale!- disse Childe, affrettandosi a immergersi sott'acqua, approfittando del fatto che ormai gli fosse arrivata a metà del petto per scivolare in profondità, vicino alla sabbia, aprendo gli occhi mentre sfrecciava veloce di fianco a lui. Zhongli impiegò poco tempo a raggiungerlo, tuffandosi a propria volta e incrociandolo sott'acqua con un paio di bracciate, prima che Childe riemergesse in superficie quel tanto che bastava per riprendere fiato e farlo fermare poco distante dall'altro, mantenendosi a galla. Zhongli riemerse a propria volta, i capelli e le ciglia impregnati d'acqua e un sorriso a increspargli le labbra, attento a mantenere il movimento delle braccia e delle gambe costante.
-Cosa volevi fare? Lanciarmi davvero la meteora per uno schizzo?- rise Childe. -Ti ha dato così fastidio, temibile uomo degli asteroidi?-
-Ti lascerò col dubbio. Forse per oggi ti risparmierò, in futuro chissà.- sorrise di nuovo Zhongli, attenuando la velocità delle bracciate con cui si stava spostando, fermandosi in mezzo all'acqua con il sole del primo pomeriggio a riscaldarli, a giocare sull'acqua con i suoi raggi e a trasformare l'azzurro dell'oceano in piccoli bagliori lucenti. -E' una giornata troppo bella per lanciare meteore, non trovi?-
-Sono completamente d'accordo.- si ritrovò a rispondere Childe, rilassando il volto in un'espressione serena. Per un attimo, gli sembrò quasi che la propria anima si fosse fatta leggera quanto il proprio corpo sostenuto dall'acqua, improvvisamente ancorata a quel piccolo angolo di spiaggia di Liyue.
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-Così, ti piacciono le conchiglie.-
Zhongli riprese a parlargli soltanto dopo un paio di minuti di silenzio, da quando erano usciti dal mare reduci da una lunga nuotata, stendendosi al sole.
La sabbia era morbida sotto al telo di Childe, sdraiato con la testa riparata dall'ombra di alcune piante, e non avrebbe potuto chiedere una sistemazione più comoda. Con la mano sinistra reggeva un bicchiere di succo di frutta fresco, che Zhongli aveva portato in una bottiglia termica, mentre con l'altra era impegnato ad osservare i gusci delle conchiglie della zona, meravigliose spirali dai colori azzurri e argentati. Le aveva notate fin dal primo giorno in cui aveva messo piede a Liyue, persino a distanza: erano come delle piccole stelle azzurre contro il mare dorato delle sabbie, gemme rare e preziose che non vedeva l'ora di collezionare.
-Moltissimo. Ogni volta che vado vicino al mare, ovunque io sia, cerco sempre delle conchiglie.- rispose, decidendo di essere onesto, prima di portarsene una all'orecchio,cercando l'illusione del suono delle onde del mare dentro al loro guscio. Socchiuse gli occhi, rilassandosi per un istante, prima di aggiungere. -Mi piace pensare che non importa quanto lontano tu vada, il mare le trasporterà sempre da te. Mi piace ascoltare il suono che fanno e pensare che mi possano riportare a casa.-
-Quel suono ti ricorda Morepesok?- domandó Zhongli, gentilmente. Era rimasto in attento ascolto fino a quell'istante, lo sguardo fisso su Childe pieno di curiosità.
-Penso di sì. Mi ricorda il suono delle onde che sentivo dalla mia stanza, nelle notti d'estate in cui finalmente posso aprire la finestra per un po '. Oppure quello del mare d'inverno, quando..- Childe esitò appena, prima di decidersi ad aggiungere, sentendosi spiacevolmente vulnerabile, ma al tempo stesso a proprio agio ad ammetterlo. -.. quando fuori c'è la tempesta e ti senti grato di avere un riparo, e felice che le persone a cui vuoi bene siano al sicuro.-
-Ti si addice, sai? Gusci colorati, capaci di trovare loro stessi ovunque si spostino.- commentò, con voce pacata. - Penso che ognuno abbia un tipo di pianta, fiore o parte di natura vicina a sé. Ad esempio, Ganyu e Xiao adorano i fiori chiamati Qingxin, che crescono in cima alle rocce e alle asperità, e fioriscono dove nessuno credeva potesse esserci ancora luce.- proseguì, con tono premuroso, prima di domandargli, con la stessa accortezza che Childe, per l'ennesima volta, non percepi come invadente, ma come piacevolmente rassicurante. -Vuoi che ti accompagni a raccoglierne altre? Qui vicino ce ne sono davvero tante.-
-Sai cosa? Sai un sacco di roba sulle piante, è vero, ma ho come l'impressione che tu capisca bene anche le persone.- rispose Childe, non potendo fare a meno di notare il leggero stupore sul viso di Zhongli, prima di annuire. - Mi piacerebbe prenderne un po' da portare a casa.-
-Seguimi pure. Conosco un posto dove puoi trovarne almeno una ventina insieme ad altre pietre preziose. Farà anche più fresco là , di sicuro.- si offrì di accompagnarlo Zhongli, alzandosi in piedi. Ancora in costume da bagno, si scrolló via rapidamente alcuni granelli di sabbia di dosso, prima di legarsi i lunghi capelli corvini e incamminarsi tra le dune della spiaggia. Childe lo seguì rapidamente senza esitazione, e avrebbe continuato a farlo volentieri ancora per molto, se non fosse stato per la visione che gli si paró di fronte pochi minuti dopo, quando Zhongli si fermò e gli fece cenno di seguirlo.
Sotto di loro, un'immensa grotta contenente pozze d'acqua, piante e piccole cascate mostrava un'entrata relativamente accessibile, con delle liane appese alle pareti lunghe fino al fondo della cavità.
Non sarebbe dovuto essere un posto pericoloso, non con Zhongli che sembrava del tutto tranquillo a invitarlo a seguirlo lì in basso.
Ma Childe, non appena puntó lo sguardo verso il fondo e iniziò a intravedere l'oscurità che divorava i raggi solari mano a mano che si spingeva con gli occhi sempre più giù, rabbrividì al punto tale da non riuscire a compiere più un passo. Era come se il freddo gli fosse entrato persino nelle ossa e nell'anima. Sentì a malapena la voce di Zhongli che lo richiamava, sforzandosi di sovrapporsi al ricordo che gli aveva invaso la mente di colpo: nel giorno peggiore della sua vita, a quattordici anni, Chilfr era scivolato in un crepaccio di Snezhnaya simile a quello che stava guardando con Zhongli. Era così che, improvvisamente, si era ritrovato nell'Abisso, costretto tre mesi a combattere senza sosta. Era così che era cambiato per sempre, ed era così che era stato mandato poi dai Fatui. C'erano tante cose che in quel momento avrebbe voluto spiegare a Zhongli, ma tutto ciò che riuscì a fare fu voltarsi di scatto, con il petto stretto in una morsa e gli occhi improvvisamente chiusi, come se a quel modo avesse potuto sfuggire a ciò che cercava di dimenticare da anni.
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Noctilucous Jade (GENSHIN IMPACT - Childe x Zhongli )
Hayran KurguDopo l'attacco a Liyue, è arrivato per Childe il momento di andarsene e tornare a Snezhnaya, probabilmente per sempre. Le persone che lascia nel regno del Geo sono però ormai entrate nel suo cuore, durante i tre mesi e mezzo che ha trascorso nella c...