Noctilucous Jade (GENSHIN IMPACT - Childe x Zhongli )

27: Nadja

-So che stai cercando Rex Lapis. Eccomi qui. Sono venuto a incontrarti di persona.-

Le parole che Zhongli pronunciò, di fronte alla Northland bank, pietrificarono Signora dallo stupore. Anche se le aveva mormorate a bassa voce, risuonarono talmente potenti da farla sussultare.

Zhongli non l'aveva mai vista così, con la guardia abbassata e l'espressione di essere stata colta totalmente di sorpresa. La donna impiegò qualche istante, prima di riscuotersi e tornare a sfoggiare la consueta espressione fredda e distaccata.

Zhongli non distolse lo sguardo dal suo neppure per un momento, scrutandola attentamente. Chi era Signora realmente? Non poté fare a meno di chiederselo per l'ennesima volta, ora che sapeva che aveva rubato la Gnosis a Venti. Perchè Nadja si era affidata a quella donna? Quanta forza aveva realmente, per essere riuscita a strappare via il potere a un archon?

-Certo, come no. Molto divertente.- commentò Signora, incrociando le braccia al petto e sfoggiando l'accenno di un sorriso sarcastico. -Ce lo vedo proprio, l'Archon di Liyue che lavora in un'agenzia di funerali.-

-E' davvero lui.- intervenne Venti, ricevendo un'occhiata sprezzante da parte di Signora. -Posso garantirlo. Lo conosco da centinaia di anni.-

-E lo confermo anche io.- si intromise Xiao, con tono freddo. -Mi hai chiesto di portartelo, anzi, hai cercato quasi di farmi uccidere, per avvicinarti a lui. Adesso ce l'hai qua.-

-Mi credete chiaramente stupida. Dopo quello che è successo a Monstadt, probabilmente, state soltanto cercando di dirottarmi.- osservò Signora, con tono al limite del'annoiato.

-Non mi sembra così intelligente provare a fregarmi, soprattutto dopo ciò che è successo a Xiao. Se non fosse stato per l'idiozia di Tartaglia, a quest'ora sarebbe al nostro servizio.-, proseguì, prima di scrutare l'adepto. -Niente mi ferma dal ricompiere la stessa mossa, se non prendi sul serio la mia richiesta.-

-Ti mostrerò la mia vera forma.- disse Zhongli, dopo qualche istante di esitazione. -Se ci sposteremo in un luogo nascosto, al sicuro dagli occhi di tutti. Farò in modo che tu mi creda, se non ti fidi del giudizio dei miei amici.-

-Anche se ti credessi, perché mai dovresti riverlarmi davvero chi sei? Un archon si nasconderebbe da noi. Perché dovresti venirmi incontro?- lo interrogò Signora, stringendo le labbra in una piega irritata. -Dopo tutto quello che hai fatto, fidarmi di te è impossibile. Hai dirottato le mie truppe, rigirato Tartaglia a tuo piacimento, e, mi hanno detto, lanciato un asteroide contro a dei Fatui.-, gli fece notare, prima di abbassare ulteriormente il tono ella voce, pur mantenendone l'autorità. -Chi diavolo sei?-

-Sono il Dio dei contratti. Morax, Rex Lapis...o Zhongli, al giorno d'oggi.- sussurrò l'uomo, indisturbato dalla sua reazione scettica. Non si era di certo aspettato una risposta diversa da parte di Signora. Lui stesso, al suo posto, avrebbe fatto fatica a credere alle proprie parole. -E con questo, rispondo anche alla tua prima domanda. Ti ho detto chi sono perché intendo proporti un contratto.-

-Un contratto?- ripeté Signora, perplessa.

-Esatto. Un patto vantaggioso per entrambi.- replicò Zhongli, aggrottando appena le sopracciglia. -So cosa stai facendo, Signora. So che stai raccogliendo le Gnosis degli archon. Allora, facciamo un accordo. Tu mi spiegherai perché le vuoi, e io deciderò se darti la mia.-, proseguì, facendo sussultare appena Xiao e Venti. -In cambio di un colloquio pacifico, ti chiederò di non attaccare nè i miei Adepti, nè la mia città, nè i miei amici.-

Entrambi i suoi amici sapevano bene quanto i patti di Zhongli fossero seri e affidabili, impossibili da spezzare. Dare la propria Gnosis in mano a qualcuno poteva essere incredibilmente rischioso: Liyue sarebbe rimasta comunque protetta dalla sua figura, ma i suoi poteri si sarebbero notevolmente affievoliti. Doveva valutare la questione a fondo, comprendere se gli sarebbe convenuto di più donare buona parte dei suoi poteri, se significava ottenere altri vantaggi.