Noctilucous Jade (GENSHIN IMPACT - Childe x Zhongli )

23: Lunch

Un sonno profondo aveva avvolto la mente di Childe, non appena aveva chiuso di nuovo gli occhi, finalmente più sereno e non più in balia al dolore. Il tono gentile di Zhongli di fianco a sé l'aveva rassicurato, così come le l'intervento di Chongyun e Xingqiu, nonché gli unguenti curativi. Gli sembrava ancora incredibile pensare che, soltanto un paio di ore prima, si era trovato con il corpo sanguinante e la testa sbattuta a terra, incerto di potersi risvegliare. Aveva rischiato di perdere la vita e di morire disonorando totalmente il proprio titolo, ma non solo: aveva rischiato anche di rendere il proprio sacrificio invano, lasciando Xiao a combattere da solo.

Che cosa avrebbe pensato Signora del suo intervento così spericolato? Che cosa ne era stato dei Fatui verso cui si era ribellato? Erano già riusciti a riprendersi e andare da lei per raccontarle tutto? Presto o tardi, avrebbe dovuto affrontare le conseguenze del proprio gesto, pensò, non appena riuscì a risvegliarsi, ma un profumo stranamente familiare lo distrasse da quella preoccupazione, portandolo a sgranare gli occhi.
L'odore avvolgente delle carote  bollite e delle barbabietole gli pizzicó le narici, seguito da quello di un impasto croccante e avvolgente.
Non c'erano dubbi sul fatto che qualcuno stesse cucinando del borsch e dei pirozhki: ormai riconosceva quell'aroma ad occhi chiusi, un aroma che gli fece provare una fitta di nostalgia così acuta da portarlo a ignorare gli acciacchi delle ferite e tentare di alzarsi di colpo.

Le giornate di inverno in cui era rientrato a casa e si era ritrovato un piatto bollente sulla tavola erano state innumerevoli durante la sua adolescenza, ma molto più rare, da quando era diventato un Fatui ed era tornato a casa soltanto una volta al mese o ogni due, ritrovandosi Taucer che saltava sulla sedia per l'impazienza e Tonya e Anton che correvano a stritolarlo. Aveva imparato a far tesoro di quei momenti, e riportarli alla mente così all'improvviso gli diede la forza di tirarsi in piedi, incuriosito da quel profumo: chi è che stava preparando una cosa del genere a Liyue?

-Childe! Fai attenzione, te ne prego.- 

La voce di Zhongli lo raggiunse ancora prima delle sue braccia, che accorsero a sorreggerlo pochi passi dopo, quando Childe ormai si era spostato di qualche metro per la stanza, dirigendosi verso la cucina.
Il suo sguardo si era fatto subito apprensivo, mentre stringeva appena la presa su di lui, quasi avesse paura di vederlo crollare a terra. Una leggera aria di rimprovero lo portò a inarcare le sopracciglia poco dopo, quando notò il piccolo ghigno beffardo che increspò le labbra di Childe.

-Non mi sembra il caso di ridere. Potevi farti male.- lo ammonì l'uomo, facendo ridere piano Childe.

-Sono più resistente di quanto tu creda.- ribatté il Fatui, accettando tuttavia di buon grado il sostegno di Zhongli, le sue braccia forti che lo agevolarono nella camminata al di fuori della camera.

-Lo so.- commentò Zhongli, sforzandosi di sorridere, senza tuttavia riuscire a celare una leggera malinconia nello sguardo, la stessa che l'aveva velato quando lo aveva visto crollare. -Ma per un attimo, oggi ho avuto paura che non fosse così.-

-Uhm..cosa c'è per pranzo? Mi è sembrato di sentire un certo profumino..- decise di cambiare argomento Childe, impiegando una particolare cautela nel posare i piedi a terra e avanzare poco per volta, sporgendosi incuriosito al di là della porta. Non voleva sminuire di certo la preoccupazione di Zhongli, ma neppure continuare a farlo vivere nell'angoscia: ora era in grado di stare in piedi, di sentire i raggi del sole di mezzogiorno sul volto e di pensare a qualcosa che non riguardasse necessariamente la precedente battaglia.

-Oh, adesso lo vedrai da te.- rispose Zhongli, distendendo visibilmente l'espressione del vivo. 

A Childe bastarono pochi altri secondi prima di mettere piede nella sala da pranzo dell'uomo e sgranare gli occhi, notando la tavola imbandita, decine di pirozhki fumanti sistemati sui piatti e ciotole di pelmeni e borsch, pietanze di cui aveva parlato a Zhongli numerose volte, ma che di certo non si era aspettato di trovare di fronte a sé improvvisamente.