Devo scusarmi con tante persone, si sono spaventati tanto e devo chiedere scusa, sono stata così irresponsabile, so di aver sbagliato a sparire così, conoscendo i fatti precedenti dovevo comunque pensarci, andare di là senza nemmeno lasciare un biglietto o mandare un messaggio...sono stata stupida. Chiamo Tony al telefono, voglio sapere dove si trova per raggiungerlo e chiedergli scusa
Tony-Pronto? -
Kat-Tony sono io Kat-
Tony-Lo so chi sei- è arrabbiato, immaginavo
Kat-Ehm, dove sei? Vorrei parlarti-
Tony-Da Loki-
Kat-Ok, allora vengo lì, tanto sto andando in camera mia-
Tony-Come vuoi- chiude la chiamata, non mi dà nemmeno il tempo di dire ciao o altro, è arrabbiato, posso capirlo, ma questo non gli dà il diritto di chiudermi il telefono in faccia, è stato un po' scortese da parte sua.
Quando vado in camera di Loki la porta è aperta, busso mentre entro, Thor e Tony sono con lui e quando entro mi guardano, Thor mi sorride salutandomi, Loki accenna leggermente ad un saluto mentre Tony non dice nulla, mi guarda e basta.
Kat-Ciao, ehm Tony possiamo parlare? -
Tony-Dimmi- sta fermo lì vicino al letto di Loki
Kat-Di qua- indico il corridoio, lui fa dei passi lenti, si prende tutto il tempo del mondo, viene verso di me con la schiena dritta e il volto tirato, come a sottolineare la sua superiorità, può funzionare con gli altri, ma non funziona con me Tony Stark.
Tony-Cosa c'è? -
Kat-Mi dispiace-
Tony-Ti dispiace, bene- unisce le mani a sé quasi in un applauso, sembra che mi stia prendendo in giro.
Kat-Non dovevo sparire in quel modo, mi dispiace di non aver lasciato un biglietto, o di non averti scritto un messaggio e mi dispiace di avervi fatto spaventare- mi guarda serio
Tony-Ci siamo spaventati tutti da morire, pensavamo che ti avessero preso, lo sai che ci hanno già provato-
Kat-Si, lo so e mi dispiace tanto per questo ma non posso vederti così con me-
Tony-Così come? -
Kat-Freddo e arrabbiato, non lo sei mai stato- ammetto
Tony-Volevo essere arrabbiato, ma non ci riesco, sono solo preoccupato-
Kat-Di cosa? -
Tony-Del fatto che non stai attenta alla tua incolumità, anche rimanere da sola in una stanza, con Loki inerme lì che non poteva nemmeno proteggerti è da sconsiderati, possibile che non capisci che devi stare attenta? - torna ad agitarsi e io lo seguo
Kat-E cosa devo fare di più? Non ho capito devi mettermi delle guardie del corpo giorno e notte?-
Tony-Non è male come idea- dice pensandoci
Kat-Tony! Non mi servono-
Tony-Forse si-
Kat-No, non le voglio, stavo scherzando non era un'idea-
Tony-Posso anche aspettare e non dartele subito, ma devi promettermi di rimanere nella tua camera, questa qui è stata modificata apposta per te, è diversa rispetto a tutte le altre, non passerà nessuno da quelle finestre o da quella porta a meno che io non voglia il contrario, se vuoi passare una notte con un avengers invitalo nella tua camera e non andare nella loro quando sono inermi!- apro gli occhi e la bocca di colpo, come succede nei cartoni quando qualcuno fa o dice qualcosa di scioccante, quel qualcuno però è Tony, e da lui non me la sarei mai aspettata una cosa del genere. Non so che dire, non riesco a parlare, la delusione e l'imbarazzo prendono vita in me, Tony si accorge di quello che ha detto e cambia espressione, mi guarda con il senso di colpa stampato in faccia e mi scende una lacrima, non mi ha mai parlato così, non ha mai usato questo tono con me.
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In your arms I feel at home / Loki
FanfictionKatherine Graves, 23 anni, iscritta al Master di ingegneria ambientale alla Columbia University di New York. La sua vita tutta casa e università cambia in un attimo, quando entra in contatto con una strana pietra che le da un potere mai visto, si tr...