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*Katherine*

La prima notte senza Loki è passata lentamente, non ho dormito, non sono riuscita a chiudere occhio, sono rimasta inquieta per tutta la notte, ho fissato il soffitto per ore, ho contato le pecore, ho persino guardato un noiosissimo documentario in televisione che parlava della teoria quantistica, non ho capito nulla di ciò che stavano dicendo ma speravo che mi facesse addormentare, invece non ha funzionato.
Questo posto di notte fa meno paura quando sono tra le sue braccia, adesso che non è qui, qualsiasi ombra mi ricorda un alieno pronto a rapirmi, qualsiasi rumore mi tiene sveglia e allerta, è davvero una sensazione orrenda.
L'ho voluto io, me la sono cercata, Tony voleva fare il turno di guardia la notte e io ho rifiutato, preferisco che si riposi, specialmente dopo che passa tutto il giorno ad allenarmi, non posso pretendere anche questo da lui, ha comunque messo delle persone in corridoio che controlleranno durante la notte e va bene cosi.
La freddezza della stanza non mi aiuta a rilassarmi e il sonno non arriva, spero che Loki non stia facendo stupidaggini ad Asgard e mi auguro che sia discreto nelle sue ricerche.
Prendo il cellulare e controllo l'orario, sono le quattro di notte, fantastico ho la sveglia alle sette, maledizione.
Vado nella chat di Loki e compongo un messaggio, mi sto comportando come una ragazzina in questo momento, ma ho così tanta voglia di parlargli che non mi importa, gli lascio un messaggio che adesso, ovviamente, non può leggere, però gli arriverà non appena tornerà sulla Terra.
"Kat-Sua altezza reale, le comunico ufficialmente che mi manca, sono le quattro di notte qui sulla Terra e non riesco ad addormentarmi, non vedo l'ora di rivederla e di sentire le sue braccia regali intorno a me, mi mancano tanto. Mi manca anche il suo divino sorriso e la sua angelica risata e mi mancano le fossette scolpite agli angoli di quelle labbra meravigliose che sanno quello che fanno, mi mancano soprattutto quelle labbra, davvero tanto, posso assicurarglielo.
Solo le foto che ci raffigurano stanno alleviando la mia attesa e le allegherò subito dopo questo messaggio. Adesso la saluto con la promessa di riempirla di baci non appena poserà un dito sull'umile suolo terrestre. A presto sua altezza reale, orgogliosamente vostra, Lady Katherine-" invio il messaggio e subito dopo gli inoltro le foto che Daisy mi ha mandato.
Sono delle foto stupende che mi piacciono tanto, che guardo in continuazione da quando le ho ricevute, non me ne vergogno, siamo belli insieme e mi piace le sensazioni che provo quando le guardo.
Sarò ridicola o patetica, non mi importa, le custodisco segretamente nella mia galleria e le ammiro ogni volta che ne sento il bisogno.
Sono contenta di aver mandato questo messaggio, so che gli farà piacere quando lo leggerà e ci faremo su qualche risata, ho voluto buttarla sulla comicità perché non mi andava di scrivergli un messaggio triste e strappalacrime, non sono una persona drammatica e non voglio certo diventarlo adesso che mi sta andando tutto bene.
Ho Loki al mio fianco, ho Tony, Bruce, persino Clint...ho Nat, Wanda e tutti gli altri che mi aspettano a New York, ho la mia famiglia a casa che non vedo l'ora di riabbracciare, sono fortunata ad essere circondata da persone così splendide che mi vogliono bene e mi appoggiano nonostante tutto.
Posso solo sperare che questo momento di felicità duri il più a lungo possibile.



Quando la sveglia suona la stacco controvoglia, mi sono addormentata all'alba, quando la luce del Sole entrava dalle finestre, credo di aver dormito per due ore, non di più, in realtà più che dormito posso dire di aver perso i sensi per colpa della stanchezza.
Mi alzo dal letto e vado in bagno a farmi una doccia, ho bisogno di riprendermi e l'acqua sembra una buona soluzione.

Dopo la doccia mi preparo velocemente, prendo il cellulare ed esco dalla mia stanza. Le guardie si avvicinano a me come da protocollo.
Guardia-Buongiorno signorina Katherine, l'accompagniamo per la colazione? –

Kat-Buongiorno, si grazie- mi circondano come fanno sempre e insieme ci incamminiamo verso il piano del ristorante.
Ogni mattina è sempre la stessa storia, le guardie mi circondano e mi accompagnano a fare colazione, non mi parlano, non interagiscono con me, non mi dicono nulla se non "buongiorno", "buona sera" o "libero", sono circondata da uomini armati fino ai denti, vestiti completamente di nero che non spiccicano parola, praticamente mi sento come un pacco pericoloso che viene spostato da una camera all'altra.

In your arms I feel at home / LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora