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Una settimana dopo il mio viaggio ad Asgard sono una persona diversa.
È da una settimana che mi alleno con Strange, ha ringraziato così gli Avengers per il loro aiuto a Londra e io ringrazio loro per averlo aiutato, mi ha letteralmente aperto un mondo, è riuscito ad entrare dentro la mia testa senza problemi, non ha sofferto, non è stato bloccato, non ha avuto crisi o altro.
Strange dice che riesco a mantenere il controllo discretamente, ha usato questa esatta parola, non è molto ma posso reputarla una piccola vittoria, quello che ho capito di lui è che i complimenti li fa solo sotto tortura, sono stata brava in questi ultimi giorni e l'ho capito dal piccolo sorriso che Stephen cercava di nascondere sotto i baffi.
Sono contenta di questo nuovo allenamento e di come Stephen mi spinge verso i miei limiti, sto cercando di superarli, di superarmi ogni giorno sempre di più.
Tony viene a farmi visita per poco tempo durante gli allenamenti, so che è molto impegnato ma trova sempre il tempo per un saluto o per aggiornarsi su come sto e su come sta andando l'allenamento, so anche che è impegnato con Loki, non so se sta bene, non so se è guarito, il fatto che Thor non sia tornato mi fa pensare che ancora non abbiano risolto.
Io non faccio domande, non sto chiedendo niente a Tony e lui non dice niente a me, lo ringrazio per questo, sto cercando di dimenticarlo e chiedere di lui non mi aiuta.
Anche tutti gli altri non mi hanno chiesto niente di lui, non mi hanno chiesto niente del mio viaggio ad Asgard, non si sono per niente interessati, è come se tutti evitassero l'argomento "Loki" con me, come se qualcuno li avesse avvisati, sono sicura che centri Tony con questo e lo ringrazio di nuovo, mi va bene così, se loro non lo nominano mi fanno un grande favore, sto cercando di pensarlo il meno possibile e sono fortunata che i miei allenamenti durino per tutta la mattina così dopo pranzo posso studiare o andare in piscina, avvolte guardo un film o faccio videochiamate con la mia famiglia, faccio tutte cose che mi costringono a pensare ad altro o addirittura a non pensare proprio, è questo quello che mi serve...non pensare.
I ragazzi mi aiutano molto in questo, le sere organizzano sempre qualcosa che mi permette di distrarmi e di svagarmi, è come se ci fosse un accordo silenzioso tra di loro, un accordo che li spinge a proteggermi e ad aiutarmi e sono contenta per questo, qui con loro mi sento veramente al sicuro e non potrei chiedere compagni migliori.

Questa sera dopo una cena sul terrazzo a base di pesce e tanto alcool abbiamo deciso di andare nella sala cinema per vedere un film e mangiare popcorn e altre schifezze, Steve si è lamentato per la sua linea e Nat lo ha preso in giro spalmandogli una barretta al cioccolato in faccia, erano entrambi pieni zeppi di alcool e ovviamente la serata si è sviluppata con un incontro tra i due e con i ragazzi a tifare per uno o per l'altro.
L'incontro non è stato vinto da nessuno, hanno deciso di comune accordo di fermarsi dopo 40 minuti di sfida, erano entrambi esausti e hanno rischiato di farsi male, non per colpa dei pugni ma per colpa del pessimo equilibrio che avevano, barcollavano a destra e a sinistra.
La serata si è conclusa con Wanda e Visione che portano Nat dolorante in camera e io e Bucky che in questo momento stiamo portando Steve in camera sua, anche lui dolorante e ferito, Nat non si è controllata ed è riuscita a graffiarlo facendogli uscire sangue dallo zigomo.

Bucky-Sei più pesante di quanto pensassi-

Steve-Zitto e cammina, sono tutti muscoli questi- dice con un braccio sul collo di Bucky e uno sul mio, non sento tutto questo peso che dice Bucky, il che mi fa pensare che Steve non stia poggiando niente su di me ma tutto su di lui

Kat-Forse è meglio se ti appoggi un altro po' a me-

Steve-E con che coraggio? Sei piccolina rischio di farti male- ha le guance arrossate dalle botte e dal vino

Bucky-In poche parole ti sto trascinando solo io! – si lamenta

Steve-Sei o no l'Avenger più forte? – chiede

Bucky-Certo che lo sono! -

Steve-Allora portami in camera-

Bucky-Mio dio queste parole dette da una donna hanno tutto un altro sapore-

In your arms I feel at home / LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora